
Dopo il successo di Everything Everywhere All at Once, è protagonista di Colpi d'amore nei panni di un impiegato ordinario che nasconde un segreto. Dall'8 maggio al cinema.
di Francesca Pellegrini
Emigrato nel Nuovo Mondo da bambino, l'attore vietnamita ha vissuto una delle rivincite più straordinarie di Hollywood. Ex ragazzino prodigio degli anni '80, scomparso a lungo dalle scene, è tornato sotto i riflettori con una forza inaspettata in Everything Everywhere All at Once che lo ha consacrato, definitivamente, con l'Oscar. Dall'8 maggio lo vedremo in un ruolo da protagonista nel film Colpi d'amore.
Nato a Saigon da una famiglia di origine cinese con otto figli, vi ha vissuto fino all'età di quattro anni. Il 30 aprile 1975, con la sconfitta dell'Armata della Repubblica del Vietnam del Sud, Quan fuggì insieme al padre e a cinque dei suoi fratelli a Hong Kong, mentre sua madre e gli altri tre fratelli si rifugiarono in Malesia. Dopo un periodo trascorso in un campo profughi, nel 1979 tutta la famiglia fu finalmente riunita e ammessa negli Stati Uniti grazie al Programma di ammissione dei rifugiati.
Primo attore bambino di origine asiatica ad ottenere fama a Hollywood, Ke Huy Quan cominciò la sua carriera a 12 anni nel cappellino da Yankees di Shorty (in originale Short Round): il piccolo assistente-tuttofare del personaggio titolare di Harrison Ford in Indiana Jones e il tempio maledetto, sequel del fortunato franchise ambientato proprio in Oriente.