Il regista e attore porta sul grande schermo la vita difficile della Pittsburgh degli anni '50. Disponibile su Infinity.
Netturbino nella Pittsburgh degli anni '50, Troy Maxson combatte ogni giorno contro le ingiustizie sociali e i demoni interiori. Spirito indomabile e ciarliero, ha una moglie, un'amante, un amico inseparabile e due figli di cui non approva le vocazioni. Lyons suona il jazz e Troy canta il blues, Cory pratica il football e Troy gioca a baseball. Chiuso nel recinto che sta costruendo per Rose e in quello che ha innalzato nel cuore, Troy è un'onda implacabile che frange i suoi affetti. Inviso al figlio minore, a cui tarpa le ali per proteggerlo dalle discriminazioni razziali, e persuaso dall'amico a prendere una decisione sulla sua (doppia) vita, confessa alla moglie il tradimento e spalanca tra loro un abisso di dolore. Rimasto solo nel cortile del suo scontento, Troy ricompone i brandelli esistenziali e aspetta la morte.
La parola in questo film è completamente lasciata a una minoranza, di cui fa parte l'attore e il regista.
Il premio Oscar Denzel Washington è infatti il cuore pulsante di Barriere che viene animato dai racconti della raccolta "The Pittsburgh Cycle", un ciclo di drammi sul bisogno di emancipazione sociale della comunità afro-americana, che il regista mescola e incanala nel protagonista che decide di interpretare. Non è la prima volta che il famoso interprete percorre questa strada: anche le altre sue esperienze dietro la macchina da presa (Antwone Fisher, The Great Debaters - Il potere della parola) avevano l'intento di documentare la storia e portare a galla una coscienza politica e territoriale troppe volte fatta tacere. Con una regia senza eccessi Denzel Washington riesce con quest'ultima opera a centrare l'obbiettivo avvalendosi di un cast d'eccezione con Viola Davis e Stephen Henderson in prima fila. Barriere è da oggi disponibile su Infinity.