Simone Corallini esordisce nel lungo con un convincente dramma della solitudine e della diversità. Al cinema.
di Rudy Salvagnini
In una cittadina marchigiana, Orazio è un macellaio molto dedito al suo lavoro. Lo aiuta ogni tanto il fratello minore Gabriele, che, per conto suo, lavora in un ufficio. Entrambi, chi più chi meno, sono affetti da una rara malattia cutanea deturpante i cui effetti sono ben visibili sul viso. Gabriele fa amicizia con una nuova collega, Arianna, che si è trasferita lì da Roma assieme al fidanzato. Quando Gabriele ne parla a cena con Orazio, questi gli dice che di sicuro lei lo prende in giro: non può essere vero che provi interesse per lui. I rapporti tra i due sono un po' tesi. Orazio sembra essersi adattato a una vita solitaria e dedita al lavoro, mentre Gabriele soffre per il suo isolamento e si capisce che è attratto da Arianna. Accetta perciò di uscire con lei e i suoi amici una sera, ma le cose non vanno bene. Perciò se ne va dopo un breve litigio. Arianna lo segue per spiegarsi: il rapporto tra loro sembra in qualche modo approfondirsi.
I due vanno anche insieme a teatro, dopo che Tommaso, il fidanzato di Arianna, le ha dato buca. Mentre Orazio è scettico, Arianna sembra interessarsi sempre più a Gabriele, ma le cose in realtà sono ancora più complicate di quanto sembrano.