In prima serata alle 21:15 un film impeccabile, premiato con il Leone d'argento per la regia a Pablo Trapero.
"Quanto potrà mai durare la democrazia in questo paese?" Al massimo un paio d'anni e si torna indietro. È questo quello che pensano ancora le alte sfere all'indomani della fine di una delle più terribili dittature del dopoguerra, quella argentina. Ne è certo anche Arquimedes Puccio, tranquillo e abitudinario padre di famiglia, che riesuma senza scrupoli l'agghiacciante pratica del sequestro per applicarla ai giovani ricchi del suo vicinato, per conto terzi e per guadagno personale.
L'immediatezza magistrale della regia di Trapero e l'amara ironia che attraversano il film senza interruzioni, garantiscono un risultato impeccabile.
Trapero racconta questa storia stringendo l'obiettivo su Alejandro, il figlio rugbista di Arquimedes, diviso tra l'obbedienza cieca al patriarca e il dissonante rumore di fondo della coscienza e di un'età naturalmente rivolta al futuro.
Il clan andrà in onda stasera in prima serata alle 21:15 su Raitre.