Advertisement
Lo stile della denuncia

Il venditore di medicine e le forme del cinema civile.
di Roy Menarini

In foto Claudio Santamaria in una scena del film Il venditore di medicine di Antonio Morabito.
Claudio Santamaria (49 anni) 22 luglio 1974, Roma (Italia) - Cancro. Interpreta Bruno nel film di Antonio Morabito Il venditore di medicine.

domenica 4 maggio 2014 - Focus

Uno dei pregiudizi più duri a morire nella cinefilia è quello che distingue il cinema di stile dal cinema di puro contenuto, ascrivendo alla seconda categoria tutti i film di denuncia. Sono tristemente note, infatti, le stroncature polemiche negli anni Sessanta e Settanta ai danni di Petri o Rosi, rei di non mettere "abbastanza cinema" nei loro soggetti di indignazione civile e di non attuare sufficiente "smontaggio" ideologico del linguaggio del potere. Oggi queste dinamiche sono per fortuna superate, e si decide caso per caso. Il venditore di medicine di Antonio Morabito, per esempio - film di grande competenza e di inconsueta autonomia espressiva - possiede uno stile molto riconoscibile pur essendo recepito (a una prima lettura delle recensioni) come opera principalmente di contenuto.

Purtroppo la critica cinematografica oggi sembra avere come unico orizzonte la spiegazione del film, e l'interpretazione dei significati (con l'aggiunta magari dello svelamento di citazioni e allusioni). E lo stile è considerato poco più di un orpello, o un abito con cui il regista veste i messaggi che desidera trasmettere: forse perché sono pochi coloro che hanno le competenze per analizzare la sceneggiatura o la dimensione stilistica di un film.

Al contrario di quel che si pensa, l'aspetto formale del film è la somma dei procedimenti attraverso i quali la storia narrata e i concetti espressi vengono trasformati in materiale espressivo. Lo stile non è solo il "tocco" di regia, ma la risultante complessiva delle operazioni di scrittura, regia, tecnica.

Bene, ne Il venditore di medicine l'intensità di stile permette al film di distinguersi da altre opere similari e spesso adagiate su scelte estetiche inconsistenti. La scelta di farsi guidare da un protagonista certamente sgradevole, la cui mediocrità è solo in parte giustificabile con la ferocia del contesto lavorativo, funziona perfettamente: un film di denuncia guardato dall'alto, con narrazione onnisciente e procedimenti cari alla fiction, avrebbe senza dubbio sortito effetti più anestetizzanti.

Inoltre, Morabito - in sede di regia - punta molto su movimenti di macchina fluidi e corporei, facendo seguire Claudio Santamaria da una camera sempre in movimento, dove l'operatore segue, precede o stringe d'assedio corpo e volto dell'attore. In alcune sequenze, sceglie di osservare le reazioni del personaggio prima di svelare il corpo dell'interlocutore (quando visita l'amico malato, o quando entra nella stanza d'ospedale della moglie), in altre - pensiamo al bel piano-sequenza nella cantina della farmacia - suggerisce il senso del malaffare sepolto tra le carte e nei recessi oscuri del sistema sanitario: niente come la cattiva burocrazia, o l'archiviazione truffaldina, sono alleate dell'illegalità. Inoltre, un buon lavoro sul fuori campo garantisce di evitare la sindrome pedagogica della produzione "civile" più scolastica: il suicidio del collega, le ellissi temporali nell'ultima parte del racconto, e altre scelte "a levare" informazioni invece che a spiegarle secondo la pedante esemplarità delle produzioni Rai/Mediaset.

Il sospetto è che il modello cinematografico possa in questo caso nascondersi nel cinema americano fine anni Settanta (Norman Jewison, Martin Ritt, James Bridges) più che nei film italiani del filone di denuncia. E ciò permette una riuscita ibridazione di forme e di universi in grado di dare maggior forza al tema della distorsione del sistema sanitario e farmaceutico (inter)nazionale. Non solo lo stile serve, ma è l'ossigeno del cinema.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati