The Hateful Eight |
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Un film di Quentin Tarantino.
Con Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demián Bichir.
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Titolo originale The Hateful Eight.
Western,
Ratings: Kids+16,
durata 167 min.
- USA 2015.
- 01 Distribution
uscita giovedì 4 febbraio 2016.
MYMONETRO
The Hateful Eight
valutazione media:
3,46
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La summa dei suoi film precedentidi Jack BeauregardFeedback: 2407 | altri commenti e recensioni di Jack Beauregard |
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martedì 16 febbraio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L'ottavo film di tarantino potrebbe essere considerato quasi una summa dei suoi precedenti, con particolare riferimento al primo, Le Jene. Di questo riprende apparentemente la struttura narrativa, anche se in maniera marcatamente più teatrale (non si può non pensare ad agata christie ed al suo "trappola per topi"), ma in realtà se ne discosta: le jene non è un film a sorpresa per lo spettatore, the hateful eight è in fin dei conti un whodunit. Gli altri tratti comuni con le precedenti opere del regista sono soprattutto la consueta verbosità dei dialoghi (anche se meno dispersivi e inutili rispetto ad es. a Jackie Brown), la presenza degli stessi attori, diretti sempre in maniera sublime (Jackson, Russell e Roth insuperabili, ma anche la povera Jason Lee che ha avuto, se non altro, il coraggio di interpretare una parte con primi piani al limite del ripugnante) e, infine, l'eccellente maestria nell'utilizzo della mdp (specialmente negli interni). Immancabile ovviamente anche la presenza di scene estremamente violente, a mio avviso eccessive a livello visivo, quasi a dover/voler accontentare una determinata fascia di pubblico che sembra apprezzare principalmente questi momenti ad alto tasso ematico. Un passo indietro, secondo me più che apprezzabile, viene fatto invece a livello di contenuti. Molti hanno parlato di film politico, ma temi come quelli del razzismo, che erano l'asse centrale nel precedente Django e toccavano da vicino Bastardi senza gloria (con esiti tutt'altro che lusinghieri), qui vengono inseriti in un'ottica piu trasversale e un po' superficiale, rappresentando quasi solo che un mero pretesto per "giustificare" le azioni violente o la prolissità di qualche dialogo. Il film comunque, nonostante la durata vicina alle tre ore, non annoia mai, tarantino riesce a mantenere sempre la tensione a un livello piu che adeguato, il ritmo apparentemente lento è movimentato dai continui cambi di inquadratura e di messa a fuoco tra primi piani e sfondi, sfruttando a pieno, soprattutto negli interni, le caratteristiche del 70 mm. Ho trovato invece piuttosto arbitraria e non del tutto sensata la suddivisione in capitoli e, certamente non memorabili, sia l'utilizzo del flash back che della voice over, sicuramente non a livello degli illustri precedenti (l'ineguagliabile Pulp Fiction su tutti). Contrariamente a quanto ho sempre sostenuto, e cioè che tarantino lo si ama o lo si odia, senza mezze misure, questo ultimo film non mi ha certamente incantato, ma neanche deluso. Togliendo un po' di sangue e perdonando qualche caduta di stile qua e là (anche se la storia del pompino non si sa se sia vera oppure no, non rappresenta comunque uno dei momenti più "alti" del suo cinema, mentre è ottima la trovata delle lettera di lincoln), mi sentirei di annoverare questo the hateful eight tra quelli riusciti, in linea con i suoi migliori, anche se lontanissimo dai primi due capolavori e da KB vol.1.
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