Sono fan del regista statunitense da una decina d'anni, da quando l'ho conosciuto con Kill Bill, amore a prima vista, per poi scoprire tutto il suo catalogo cinematografico che ho da subito apprezzato in toto eccetto Pulp Fiction, paradossalmente l'unico dei film di Tarantino che non mi piace, almeno fino ad oggi pensavo fosse l'unico suo film a non piacermi...
Esco stasera dal cinema dopo aver visto The Hatefull Eight ; ci sono da fare delle premesse :
- fotografia stupenda
- regia eccezionale
- scenari fantastici
- colonna sonora da vero Morricone come il compositore italiano non osava da tempo
Ma il film dov'è?
Parliamo prima dei suoi film precedenti e doveroso è il paragone con "Bastardi senza gloria" e "Django", primi film di quella "trilogia della vendetta" che è stata completata proprio con the Hatefull Hate : personalmente ho adorato il primo film (che possiedo in blu ray), che ogni tanto sento l'esigenza di rivedere; mi è abbastanza piaciuto "Django" che già al tempo dell'uscita nelle sale cinematografiche ho trovato di intensità inferiore al primo film della cosidetta "trilogia", poi comprai il DVD ma è ancora imballato da un paio d'anni: a differenza di "Bastardi senza gloria" non ho mai sentito l'esigenza di rivedere Django, primo indizio personale del calo netto del regista.
"Bastardi senza gloria" ha quelle tarantinate che tutti i suoi fan adorano, dialoghi fine a se stessi, incompiuti o criptici o particolarmente acuti, improvvise sparatorie e momenti splatter, ironia violenta e violenza esagerata, tutti aspetti inseriti in una trama solida, una sceneggiatura ben fatta e con uno scopo del film che comunque rimane al di sopra delle pure tarantinate (così come accadeva in Le Iene e Kill Bill) .
"Django" ancora tiene, meno tarantinate, meno acutezza ma reggono la trama ed il messaggio del film che rimane ancora al di sopra, a far da filo conduttore, agli autoesercizi di stile tipici di Tarantino.
The Hatefull Eight manca invece proprio della trama, di un legame tra i personaggi del film che non sia soltanto la sopravvivenza all'interno dell'Emporio, praticamente non c'è uno scopo del film, e non c'è neppure nella forma lievissima e velata con cui si poteva scorgere in "Le iene": in "The Hatefull Eight" ci sono le classiche tarantinate, ci sono i dialoghi alla Tarantino (e per quanto mi riguarda quelli di The Hatefull Eight sono i dialoghi più inutili, meno acuti e meno ironici di tutta la cinematografia del registra), ci sono le autocitazioni dagli altri film (ma a questo punto viene da chiedersi che senso abbiano), ci sono le scene splatter (...fini a se stesse e sempre più cruente, e anche qui vengono da porsi delle domande...). Ma non c'è un senso al di sopra delle singole vicende dei personaggi .
Ho adorato le tarantinate a 20 anni, a 25 anni, in film che, tarantinate a parte, avevano un senso: ora a 32 anni perchè dovrebbe piacermi un film che senso non ha se non quello di un'autocelebrazione del regista fine a se stessa?
Se vi hanno colpito la genialità del tenente interpretato da Brad Pitt in "Bastardi senza gloria" e l'epica vendetta della ragazza ebrea culminata nella strage nel cinema, se vi ha colpito l'epopea di Django, cosa vi è rimasto da "The Hatefull Eight" ? A me nulla .
[+] lascia un commento a ghostwolf »
[ - ] lascia un commento a ghostwolf »
|