Dopo avere frequentato l'Istituto Tecnico di Genova, debuttò poco più che ventenne nel teatro di prosa, prima con Ermete Novelli, e poi in altre compagnie di grido, fino allo scoppio della prima guerra mondiale, alla quale prese parte con il grado di tenente. Al termine del conflitto riprese la sua attività in teatro, dedicandosi alla regia, anche in collaborazione con Guido Salvini. Da questo momento, alternò il lavoro di attore con quello di regista; negli anni Trenta, dopo essere stato primattore con Tatiana Pavlova nel 1933, la sua attività teatrale si fece meno intensa, ma solo per un breve periodo; ricomparve infatti sulla scena nel 1939 e vi rimase per quasi un ventennio, fino al 1957, anno in cui recitò nell'Edipo re di Sofocle (496-406 a.C.), accanto a Vittorio Gassman. Attore molto preparato, di grande forza drammatica e dotato di uno splendido timbro vocale, Picasso debuttò nel cinema fino dai tempi del muto, comparendo in vari film fra il 1914 e il 1925. Fra le sue interpretazioni possiamo ricordare La rinunzia (Alessandro Bona, 1914), La donna nuda (Carmine Gallone, 1914), L'avvenire in agguato, diretto nel 1916 da Giulio Antamoro, Il principe idiota (1919, Eugenio Perego), La mirabile visione di Caramba e La rosa, di Arnaldo Fratelli, entrambi del 1921 e, infine, nel 1925, La via del peccato, di Amleto Palermi. La sua carriera cinematografica continuò anche dopo l'avvento del sonoro; infatti ebbe occasione di lavorare con una certa continuità negli anni che precedettero e seguirono la seconda guerra mondiale. Fra i film più recenti: Noi vivi - Addio, Kira (1986) di Goffredo Alessandrini; Frine, cortigiana d'Oriente (1953) di Mario Bonnard; Enrico Caruso: leggenda di una voce (1951) di Giacomo Gentilomo. Purtroppo, ottenne sempre parti di secondo piano, in cui esplicò le sue notevoli possibilità drammatiche in ruoli di militare o di cattivo. Fu sposato con l'attrice Ginevra Cavaciocchi.