L'uomo senza colpa

Film 2022 | Drammatico, 112 min.

Regia di Ivan Gergolet. Un film Da vedere 2022 con Valentina Carnelutti, Giusi Merli, Livia Rossi, Paolo Rossi, Branko Zavrsan. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2022, durata 112 minuti. Uscita cinema giovedì 22 giugno 2023 distribuito da Arch Distribuzione. - MYmonetro 3,30 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 1 giugno 2023

Il film vede protagonista una vedova in cerca di vendetta per la morte del marito. Un dramma anche ambientale, perchè il vero "cattivo" sembra essere l'amianto. In Italia al Box Office L'uomo senza colpa ha incassato 16,5 mila euro .

Consigliato sì!
3,30/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,10
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Il pregevole film di Gergolet indaga nella psicologia di una vittima e di un aggressore che potenzialmente si trovano a ruoli ribaltati.
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 7 aprile 2023
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 7 aprile 2023

Angela fa parte del personale sanitario di un ospedale triestino. Un giorno scopre che è ricoverato in terapia intensiva Francesco Gorian amico in età giovanile e poi datore di lavoro di suo marito Andrea, morto per esposizione all'amianto. Lo stesso è accaduto al consorte dell'amica Elena che ora sta a sua volta subendo l'attacco dello stesso male. Il figlio di Gorian chiede ad Angela di fare da badante al padre. Angela accetta.

Un film dedicato a tutti coloro che hanno perso la vita a causa dell'amianto in cui si affrontano dinamiche psicologiche di notevole spessore.

Si apre con una sequenza onirica di un processo questa opera prima che ha conseguito meritatamente il premio come miglior film della sezione dedicata al cinema italiano al BIF&ST. A partire da quell'incubo si dipana una vicenda che i due coprotagonisti sostengono con una straordinaria aderenza ai loro personaggi. Valentina Carnelutti ci ha abituato (e non è una definizione riduttiva) ad interpretazioni di una notevole intensità che in questa occasione ripropone delineando anche solo con le espressioni del volto i sentimenti contradditori che attraversano l'animo di Angela.

La donna, come professione ha la missione di aiutare chi è sottoposto alle sue attenzioni al fine di migliorarne lo stato di salute ma per lei questa può essere un'occasione per attuare una sottile vendetta. Ha però di fronte il figlio di lui, un giovane profondamente diverso dal genitore che non deve vedersi caricato delle colpe del padre. Il quale è affidato a Branko Zavrsan che deve recitare solo con il corpo essendogli stato sottratto l'uso della parola a causa della malattia che ha colpito Francesco.

Ecco allora che tutto si concentra inizialmente nello sguardo per poi passare progressivamente alla riacquisizione di una parte della motilità che gli consente gesti limitati ma carichi di rabbia e di volontà di sopraffazione. In parallelo si sviluppa la vicenda dell'amica Elena che, passo dopo passo, perde le proprie facoltà non rinunciando però al desiderio di far valere le proprie ragioni (cosa che il Tribunale non ha fatto).

Le dinamiche che si instaurano tra le dramatis personae di questo, va sottolineato, pregevole film vanno oltre la denuncia di una malversazione consapevole e criminale che ha causato e causa approssimativamente e globalmente più di 100.000 decessi ogni anno. Perché ciò che in parallelo interessa ad Ivan Gergolet è indagare nella psicologia di una vittima e di un aggressore che potenzialmente si trovano a ruoli ribaltati.

La vendetta potrebbe essere l'unico obiettivo di Angela ma le vie per attuarla passano attraverso il contatto diretto con una realtà complessa che prevede anche la presenza dei due figli (la sua e quello di Gorian) di cui una è consapevole di quanto accaduto mentre l'altro lo è solo in parte. L'uso dell'accento triestino e, con misura, dello slavo, potrebbe limitare la distribuzione del film ma chi lo potrà vedere avrà modo di accorgersi come sia funzionale alla localizzazione di una vicenda che si svolge in un'area di confine che potenzia il significato profondo di un film in cui i confini scavati tra le persone trovano una loro inattesa ridefinizione.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 23 giugno 2023
Nicola Falcinella
La Provincia di Como

Il dramma dell'amianto e delle tante morti provocate dalla sua inspirazione in un film sorprendente ed emozionante. È "L'uomo senza colpa", prima pellicola di finzione di Ivan Gergolet, già noto per il documentario "Dancing with Maria" sulla danzatrice argentina Maria Fux del 2014. L'opera aveva ricevuto il premio "Ettore Scola" alla regia del Bifest di Bari e raggiunge ora una diffusione nazionale [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 giugno 2023
Leonardo Lardieri
Sentieri Selvaggi

Angela (interpretata da un'ispiratissima Valentina Carnelutti) è una fisioterapista in un centro riabilitazione e scopre che tra i degenti c'è un suo amico di infanzia, nonché ex datore di lavoro di suo marito, morto per avvelenamento da amianto. Angela vede in quell'uomo, ridotto per una grave malattia a letto, il primo responsabile della morte del marito e così anche la sua amica del cuore Elena [...] Vai alla recensione »

giovedì 22 giugno 2023
Lidia Saller
Il Giornale

Angela, addetta alle pulizie, incontra Francesco, ricoverato in un reparto di terapia intensiva. L'uomo è responsabile della morte del marito e di molti operai avvelenati dall'amianto. Il figlio, ignaro, la assume come badante. Gergolet costruisce un film eccellente: i dettagli raccontano la storia, le parole (poche) spezzano la tensione nell'aria. Thriller psicologico, Con una recita zione silenziosa, [...] Vai alla recensione »

giovedì 22 giugno 2023
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Un'infermiera scopre che il paziente in terapia intensiva per tumore da amianto è un compagno di scuola. Dedicato ai morti sul lavoro è una chiamata di responsabilità, una denuncia, per fortuna fuori di retorica del cinema di denuncia. Si deve anche a Valeria Carnelutti, capace di interiorità dove sospetto, paura, pietà, indignazione puntano in sala.

domenica 18 giugno 2023
Davide Maria Zazzini
La Rivista del Cinematografo

Presentimenti onirici, morti ed espiazioni in vita. Famiglie falcidiate dall'amianto. L'elaborazione del lutto e la giustizia mancata. Rapporti da ricucire o da strappare: padri e figli, madri e figlie, vecchi amanti, vittime e carnefici. È il microcosmo che punteggiala la prima regia di Ivan Gregolet, dopo una gavetta tra corti e documentari. Un dramma di confine tra Italia e Slovenia.

domenica 18 giugno 2023
Graziarosa Villani
Asbury Movies

Un film-denuncia, ma anche di amicizie fratturate, di solitudine, di rivalsa, di vendetta. Tutto alla ricerca di una agognata serenità interiore. Sullo sfondo nero, o meglio grigio, come il colore di quella polvere che in tanti ebbero la sfortuna di respirare a Monfalcone nei cantieri navali della Fincantieri, si dipanano in L'uomo senza colpa vissuti quotidiani spezzati dalla morte per mesotelioma, [...] Vai alla recensione »

martedì 18 aprile 2023
Fiaba Di Martino
Film TV

Valentina Carnelutti è attrice dal nostro cinema ancora criminalmente sottovalutata: bello allora vederla di nuovo protagonista, in questo film premiato al Bif&st 2023 di Ivan Gergolet - al primo lungo di finzione dopo il doc Dancing with Maria - dove è una donna mangiata dal dolore per la morte prematura del marito, operaio ucciso dall'amianto, che accetta di far da infermiera al colpevole, il datore [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 aprile 2023
Paola Brunetta
Cineforum

Ivan Gergolet, classe 1977, già autore di cortometraggi e documentari tra cui Dancing with Maria (2014), presentato a Venezia nella Settimana Internazionale della Critica, che racconta la vita della danzatrice argentina Maria Fux, firma adesso (2022) il suo primo lungometraggio di finzione, L'uomo senza colpa, vincitore del Premio Ettore Scola per la miglior regia nella sezione ItaliaFilmFest del Bif&st. [...] Vai alla recensione »

mercoledì 5 aprile 2023
Francesco Del Grosso
Cineclandestino

Sin dai primi fotogrammi sui quali sono impresse le immagini di un prologo visivamente suggestivo, magnetico, evocativo e accattivante, si capisce quanto la componente estetico-formale e la regia siano due fattori chiave e qualitativamente caratterizzanti per un esordio come L'uomo senza colpa. Qualità che si vedrà essere espressa tanto nella messa in quadro e nella confezione in generale quanto nella [...] Vai alla recensione »

NEWS
[LINK] FESTIVAL
venerdì 7 aprile 2023
Giancarlo Zappoli

Un'opera dalle dinamiche di notevole spessore. Miglior regia al BIF&ST.Vai all'articolo »

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