jagofilm
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mercoledì 30 novembre 2022
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bello!
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Se La vita è Bella fu il racconto della shoah dal punto di vista di un bambino ebreo, questo è il racconto del nazismo dal punto di vista di un bambino nazista. Bella idea, che ci fa vedere quello spaccato di storia con occhi nuovi, puri, pieni di magia, mistero, fantasia, poesia... e un tocco di ironia. Per una volta, Hitler è un buffo e contraddittorio personaggio, l'ufficiale nazista è un povero disgraziato, per niente convinto, ma che ha deciso di far buon viso a cattivo gioco. I grandi sono caricaturali, il vero dramma si condensa in Scarlett, presa continuamente fra due fuochi... Anche le musiche sono pregevolissime, a cominciare da "I Want to Hold Your Hand" dei Beatles, cantata in tedesco, per non parlare della colonna sonora del grande M.
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Se La vita è Bella fu il racconto della shoah dal punto di vista di un bambino ebreo, questo è il racconto del nazismo dal punto di vista di un bambino nazista. Bella idea, che ci fa vedere quello spaccato di storia con occhi nuovi, puri, pieni di magia, mistero, fantasia, poesia... e un tocco di ironia. Per una volta, Hitler è un buffo e contraddittorio personaggio, l'ufficiale nazista è un povero disgraziato, per niente convinto, ma che ha deciso di far buon viso a cattivo gioco. I grandi sono caricaturali, il vero dramma si condensa in Scarlett, presa continuamente fra due fuochi... Anche le musiche sono pregevolissime, a cominciare da "I Want to Hold Your Hand" dei Beatles, cantata in tedesco, per non parlare della colonna sonora del grande M. Giacchino. Da vedere!
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alfio squillaci
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sabato 18 settembre 2021
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favola nera? insomma...
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L'hanno definito un film da humour nero o favola nera che misura l'impatto della guerra e dei fascismi sugli spiriti innocenti, e hanno citato a (s)proposito Chaplin del "Grande Dittatore" o altre pellicole di Mel Brooks. Un film strano in verità, tutto giocato sul sentimento del contrario; una rappresentazione allegorica del Male, ma tutta dentro i codici di rappresentazione anglosassoni che risalgono forse ai moralities, e che invitano pertanto ad allineare i codici decrittatori con quelli dell'emittente.
In Italia, con tutto il nostro carico di ipocrisa religiosa secolare siamo però adusi a scherzare coi fanti ma a lasciare stare i santi o comunque, detto brutalmente, a non confondere minchie e padrenostri.
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L'hanno definito un film da humour nero o favola nera che misura l'impatto della guerra e dei fascismi sugli spiriti innocenti, e hanno citato a (s)proposito Chaplin del "Grande Dittatore" o altre pellicole di Mel Brooks. Un film strano in verità, tutto giocato sul sentimento del contrario; una rappresentazione allegorica del Male, ma tutta dentro i codici di rappresentazione anglosassoni che risalgono forse ai moralities, e che invitano pertanto ad allineare i codici decrittatori con quelli dell'emittente.
In Italia, con tutto il nostro carico di ipocrisa religiosa secolare siamo però adusi a scherzare coi fanti ma a lasciare stare i santi o comunque, detto brutalmente, a non confondere minchie e padrenostri. Ne viene fuori un film ardito e in bilico sul crinale di rischio dell'equivoco permanente nonostante le buone (e furbe?) intenzioni del regista e interprete neozelandese Taika Waititi.
Per quasi due ore alla fin fine siamo stati in compagnia di nazisti, in un tripudio di simboli nazisti, soldati nazisti e lo stesso Hitler, seppur annegati in una parodia fredda, anzi raggelante. Perciò la pipa che noi vedevamo aveva una scritta immaginaria sotto: "Questa non è una pipa", sembra, o tali erano sicuramente le allusioni ellittiche sottotraccia. Oppure, ecco che altre indicazioni con occhiolino schiacciato dalla regia invitavano a leggere il tutto come involtato tra il virgolettato del "camp" e le allusioni del pop ... Bravo lui il regista e interprete Taika Waititi che sa schettinare su questa sottile lastra di ghiaccio senza, apparentemente, cadere nelle sottostanti acque gelide del velleitarismo più plateale.
E i Beatles in esordio? E il ballo finale? Ci suggeriscono di metterli in conto estetica pop. Ok. Ma i versi (Lascia che tutto ti accada: bellezza e terrore/Si deve sempre andare:/nessun sentire è mai troppo lontano) di Rilke nei titoli di coda? Ah no, questi in verità mi hanno ricordato quei cartigli appesi nelle anticamere dei dentisti che recano massime dalla "Repubblica" di Platone o altri con l'onnipresente poemetto "Se" di Kipling, e si prestano a tutte le letture ammonitorie sul disordine del mondo e alle migliori intenzioni per contrastarlo, ma che in verità sono quel che sono, povere cose piuttosto midcult. Bischerate.
Negli ultimi tempi esco frustrato dal cinema. Forse preferisco i film frontali o forse, visto che le pellicole che vedo piacciono a tutti (quest'ultima su Mymovies ha avuto il consenso del 93% degli spettatori) tranne che a me, è chiaro segno che sto invecchiando e, come i 90enni col cappello in testa su vecchie Simca, vado contromano nell'autostrada del gusto corrente...
Alfio Squillaci
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mr.rizzus
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lunedì 15 febbraio 2021
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capolavoro
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mr.rizzus
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venerdì 12 febbraio 2021
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wow
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dandy
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mercoledì 10 febbraio 2021
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il coniglio è coraggioso.
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Dal romanzo "Come semi d'autunno"(conosciuto anche come "Il cielo in gabbia"),una commedia surreale e favoleggiante dove il piccolo protagonista diventa lo specchio della follia che lo circonda in uno dei periodi più tragici nel secolo scorso.Il regista(che sceneggia e interpreta niente meno che il Fuhrer immaginario))cita i grandi modelli passati("Il grande dittatore","Vogliamo vivere!")e mantiene sempre un punto di vista di bambino lasciando l'orrore quasi sempre a distanza o puntando sul paradosso e lo humour nero.Il tono è ben bilanciato,in stile Wes Anderson,e i giovanissimi attori sono bravissimi(ma anche la vitale Johansson non è da meno) ma se l'operazione è coraggiosamente azzardata visti i temi(e infatti il clamore mediatico è abbondato) l'attenuazione generale del nazismo così come dei suoi esponenti(c'è anche il capitano ciaciarone che infine si sacrifica per il protagonista) da più l'impressione di timori comerciali che di una scelta voluta.
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Dal romanzo "Come semi d'autunno"(conosciuto anche come "Il cielo in gabbia"),una commedia surreale e favoleggiante dove il piccolo protagonista diventa lo specchio della follia che lo circonda in uno dei periodi più tragici nel secolo scorso.Il regista(che sceneggia e interpreta niente meno che il Fuhrer immaginario))cita i grandi modelli passati("Il grande dittatore","Vogliamo vivere!")e mantiene sempre un punto di vista di bambino lasciando l'orrore quasi sempre a distanza o puntando sul paradosso e lo humour nero.Il tono è ben bilanciato,in stile Wes Anderson,e i giovanissimi attori sono bravissimi(ma anche la vitale Johansson non è da meno) ma se l'operazione è coraggiosamente azzardata visti i temi(e infatti il clamore mediatico è abbondato) l'attenuazione generale del nazismo così come dei suoi esponenti(c'è anche il capitano ciaciarone che infine si sacrifica per il protagonista) da più l'impressione di timori comerciali che di una scelta voluta.E tutto finisce col risultare programmaticamente accomodante per il pubblico,sebbene indiscutibilmente simpatico(divertenti i duetti tra Jojo e Hitler) mentre certe tematiche serie(a partire dal fanatismo inculcato nell'infanzia e maschera per le proprie debolezze interiori) rimangono sulla carta.Oscar per la sceneggiatura originale.Bella colonna sonora a base di hit in versione tedesca dai Beatles a David Bowie.
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claudiettino
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domenica 18 ottobre 2020
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il più bel film visto a cinema lo scorso anno
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Piccolo capolavoro.. Una tematica così triste ecorcizzata in questo film così dolce e tenero. Per chi ama il cinema lo consiglio vivamente, una delle rare volte in cui esci dal cinema col sorriso e la soddisfazione di aver visto un buon film a cui pensare ol giorno dopo
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sabato 1 agosto 2020
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prenotazione
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perzi
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domenica 17 maggio 2020
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gioiellino
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Un gioiellino di film. Poetico e feroce al tempo stesso. Un film di luce e colore (la fotografia è di primissimo livello), che scalda il cuore.
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mauridal
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mercoledì 19 febbraio 2020
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rabbit coniglio coraggioso
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un film di di Taika Waititi(alias David Cohen)
Il regista è anche sceneggiatore ed interprete del film, nel personaggio di Hitler , mentre il giovane protagonista ,Roman Griffin è di grande bravura ,interpretando un bambino come JojO detto rabbit, coniglio, per tutti i suoi nazi amici che inizialmente lo colgono spaventato all'ordine di un soldato di uccidere un coniglio per provare il suo coraggio.
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un film di di Taika Waititi(alias David Cohen)
Il regista è anche sceneggiatore ed interprete del film, nel personaggio di Hitler , mentre il giovane protagonista ,Roman Griffin è di grande bravura ,interpretando un bambino come JojO detto rabbit, coniglio, per tutti i suoi nazi amici che inizialmente lo colgono spaventato all'ordine di un soldato di uccidere un coniglio per provare il suo coraggio. Su questa falsariga dell'invenzione tra fantasia e narrazione il film sviluppa il tema della assurdità del nazismo come fenomeno umano più che politico. Non si tratta minimamente di un film storico ,e neanche di un film per bambini anche se racconta una storia di un ragazzino di dieci anni ambientato nella Vienna del '45 alla fine del nazismo e della seconda guerra. La sceneggiatura è tratta da un romanzo , il cielo in gabbia e descrive il bambino JOjO, piccolo infatuato dalla propaganda nazista dell’epoca che diventa volontario della gioventù nazista e preso dall'inconscio desiderio di una figura paterna che non ha, immagina la figura di Hitler come un fantasma amico , che lo accompagna e gli parla nei momenti in cui è da solo o in difficoltà. Quando un regista e il suo film si prefiggono di demolire un personaggio , nel caso, tragico come Hitler e il nazismo come tragica storia, allora le strade narrative sono poche, quella scelta dal regista è la parodia , insieme a momenti di paradosso e di pantomima. L'effetto finale è gradevole con una storia ben fatta quando il ragazzino che scovando nella sua casa una ragazzina ebrea nascosta dalla madre che invece è antirazzista e partigiana, ne diventa amico e addirittura complice , dopo aver fatto fuori l'amico Hitler immaginario . Un paradosso quindi la figura materna , che pur amandolo come un figliolo non rappresenta per lui un esempio da seguire e infatti il piccolo JOjO alla fine si innamora della ragazzina Elsa ebrea nascosta ma che la madre considera come una figlia .Dunque si intrecciano sentimenti e passioni sullo sfondo di vicende e personaggi tragici e talvolta violenti, anche se il tono è smorzato da momenti ironici e istrionici. La chiave umoristica è vincente per questo film che altrimenti avrebbe preso una piega di inaudita tragicità trattando della stessa storia. Il regista invece si è ritagliato una parte comica ,interpretando Hitler con delle pantomime irresistibili. Anche la bella e brava Scarlett Johansson, contribuisce nel ruolo della madre alla riuscita del film. (mauridal)
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matteo
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martedì 18 febbraio 2020
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commedia e poco altro
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Ridicolizzare il nazismo non è impresa ardua, farlo bene e con sagacia si. La critica all’estetica del potere totalitario si ferma alla fumettistica televisiva e a un umorismo da commedia poco impegnata. Il film non incide e raramente mi ha strappato un sorriso. Impresentabile la caricatura di Hitler. Si salva solo il bambino protagonista.
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