opidum
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martedì 26 maggio 2015
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un film non per tutti
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Che bello!!!!!
sono anni che leggo recensioni su nanni Moretti,Kim Kiduk, Fellini e Sorrentino che più o meno dicono
".......questo non è un film per tutti...........non tutti capiranno questo film....non tutti avranno la sensibilità per capire questo film......."
ecco oggi io sono orgoglioso di poter dire"...........questo film è un capolavoro di action che non tutti apprezzeranno..........".
insomma se vi aspettate di vedere un "transformers" o un "fast and furious" qualsiasi astenetevi.
i motivi per cui non piacerà a tutti sono principalmente da ricercare nei seguenti punti.
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Che bello!!!!!
sono anni che leggo recensioni su nanni Moretti,Kim Kiduk, Fellini e Sorrentino che più o meno dicono
".......questo non è un film per tutti...........non tutti capiranno questo film....non tutti avranno la sensibilità per capire questo film......."
ecco oggi io sono orgoglioso di poter dire"...........questo film è un capolavoro di action che non tutti apprezzeranno..........".
insomma se vi aspettate di vedere un "transformers" o un "fast and furious" qualsiasi astenetevi.
i motivi per cui non piacerà a tutti sono principalmente da ricercare nei seguenti punti.
1) cattivi troppo malati:i cattivi sono tutti o malati o portatori di qualche handicap. questo può disturbare.
2) storia troppo cupa: non dark.cupa . troppo cupa e disperata. da oscar il maestro della fotografia e lo scenografo.
3) troppa azione: effettivamente per due ore si corre in macchina, si spara e si parla pochissimo. la storia è veramente banalissima ma apputo è ampiamente compensata dall'azione forsennata.
4) troppa violenza: in realtà ho vista molta più violenza in serie televisive tipo "dexter " o "il trono di spade" o sul "tg1" delle 20 ma visto che questo è un film indirizzato agli adolescenti si poteva smorzare.
in conclusione questo è un bellissimo film action che consiglio a tutti quelli che amano i film action dove si parla poco e si spara molto e che hanno più di 16 anni .
saluti
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dhany coraucci
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giovedì 4 giugno 2015
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new cyberpunk furibondo e indiavolato
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Ci sono dei momenti in cui anch'io vorrei essere come Furiosa (Charlize Theron), rasarmi i capelli, tingermi la faccia di nero e mettermi alla guida di un blindato indistruttibile che procede imperterrito, scalzando nemici, fanatici e detrattori. Forse anch'io, come lei, porterei con me delle donne giovani e innocenti, da salvare (le mogli e le madri) e sicuramente, come lei, darei ospitalità a un uomo bello e forte (Tom Hardy), che non dice una parola (o quasi), ma solo mi guarda con ammirazione e desiderio e mi protegge da tutti i pericoli. Nel film naturalmente c'è di più, ma non tanto di più.
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Ci sono dei momenti in cui anch'io vorrei essere come Furiosa (Charlize Theron), rasarmi i capelli, tingermi la faccia di nero e mettermi alla guida di un blindato indistruttibile che procede imperterrito, scalzando nemici, fanatici e detrattori. Forse anch'io, come lei, porterei con me delle donne giovani e innocenti, da salvare (le mogli e le madri) e sicuramente, come lei, darei ospitalità a un uomo bello e forte (Tom Hardy), che non dice una parola (o quasi), ma solo mi guarda con ammirazione e desiderio e mi protegge da tutti i pericoli. Nel film naturalmente c'è di più, ma non tanto di più. E' proprio la sua trama ridotta all'osso unita ad un ritmo indiavolato e frenetico a rendere questo quarto capitolo della saga di Mad Max il più bello e potente di tutti, mi sono enormemente divertita! In fuga verso un sole accecante, in una terra riarsa dalla siccità, rossa di giorno e blu di notte, Furiosa che guida con un braccio sano e uno monco (seppure dotato di lucente protesi), è alla ricerca di un paradiso e dietro di lei, nel tentativo di fermarla e di impossessarsi del prezioso “carico”, un esercito di creature selvagge, intubate, dai corpi scarificati, dagli occhi iniettati di sangue, dai trucchi portentosi e dallo spirito cyberpunk: non c'è un attimo di tregua, la lotta è magnifica, è un trionfo di eccessi, di fantasia, di originalità. C'è tutto lo spirito “Mutoid”, il gruppo di scatenati scultori e performer inglesi che da metà degli anni '80, traendo ispirazione proprio dal primo Mad Max hanno stupito tutti con le loro gigantesche sculture e i loro ritmi tribali, ma vi ho intravisto anche la geniale tensione di Duel (1971) e l'elettrizzante “ipertensione” di A 30 Secondi dalla Fine (1985). Il regista George Miller si conferma dunque in una forma smagliante, nonostante siano trascorsi trent'anni dall'esordio della saga che lui stesso ha scritto, diretto e in parte anche prodotto, ma c'è di più: alcune scene sono così spettacolari da rendere quasi superfluo il 3D perché... ti saltano letteralmente addosso!
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lupoautarchico
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giovedì 25 giugno 2015
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max è tornato
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In un futuro distopico della nostra epoca le nazioni sono giunte alla distruzione reciproca dei propri territori a causa di gravi conflitti
bellici scatenati dalla corsa sfrenata alle risorse.
Le radiazioni nucleari hanno danneggiato quegli stessi beni naturali per i quali la guerra era iniziata e sconvolto corpi e spiriti di ogni
sopravvissuto.Proprio in questo clima di totale follia si avvia l'azione come nei precedenti episodi con protagonista Max.
Ma chi è Max?Un uomo tormentato dalle conseguenze nefaste dei suoi fallimenti,sensi di colpa che lo assillano a tal punto da costringere se stesso
ad un esilio ancora maggiore di quello in cui il resto dell'umanità ormai vive non per propria scelta.
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In un futuro distopico della nostra epoca le nazioni sono giunte alla distruzione reciproca dei propri territori a causa di gravi conflitti
bellici scatenati dalla corsa sfrenata alle risorse.
Le radiazioni nucleari hanno danneggiato quegli stessi beni naturali per i quali la guerra era iniziata e sconvolto corpi e spiriti di ogni
sopravvissuto.Proprio in questo clima di totale follia si avvia l'azione come nei precedenti episodi con protagonista Max.
Ma chi è Max?Un uomo tormentato dalle conseguenze nefaste dei suoi fallimenti,sensi di colpa che lo assillano a tal punto da costringere se stesso
ad un esilio ancora maggiore di quello in cui il resto dell'umanità ormai vive non per propria scelta.
Anche il suo corpo presenta i segni dell'abbandono,della sconfitta davanti al destino e di un dolore che non può essere alleviato.
L'eroe è caduto,è stato costretto ad accettare la sua fallibilità,la sua debolezza,la sua incapacità.Come ogni eroe dal principio della tradizione
universale della cultura umana anche Max avrà la possibilità di redimersi ma scegliendo,si fa per dire, di sposare la causa altrui costretto ancora una volta dal destino.
Catturato da una delle bande di Immortal Joe(forma di autorità autocratica sul modello di Aunty Entity interpretata nel capitolo precedente da Tina Turner)
si vedrà utilizzato come sacca di sangue da uno dei mastini del crudele signorotto del deserto appenna accennato.
Qualcosa va storto durante la missione di recupero di Furiosa, eroina atipica e compagna di Joe interpretata da Charlize Theron,che cercherà di tutelare
la speranza di una vita più dignitosa per se stessa e le altre mogli della cittadella,donne con corpi non contaminati destinate ad accoppiarsi con Immortan Joe.
Mad Max: Fury Road è proprio la storia di questo inseguimento tra chi cerca di recuperare la propria umanità, tentando di trovare nel deserto i ricordi di un'infanzia
innocente finita troppo presto e l'esercito del brutale Joe, simbolo di un potere basato sulla violenza e il terrore come unici strumenti capaci di riportare
i sopravvissuti ad una forma di civiltà come noi la intendiamo.Lo spettatore è posto nella condizione di scegliere se schierarsi da una parte o dall'altra;
con una costante sicuramente,la convivenza fissa con la follia come compagna assidua della ragione e questo al di là di ogni strada percorribile.
George Miller ci riporta drammaticamente attraverso il linguaggio dell'azione alla solitudine delle nostre esistenze e all'attuale emergere nelle nostre società e con
sempre maggiore forza delle pulsioni autodistruttive della razza umana che vede in esse l'unica catarsi possibile alla sua incapacità di risolvere il mistero
dell'esistenza,oggi più di ieri.
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paul8921217
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venerdì 4 settembre 2015
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un ritmo infernale
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Film devastante, frenetico, diretto benissimo e con ogni cosa nel posto giusto. Un inseguimento di due ore mai noioso, con un ritmo perfetto, stupisce la fotografia (il deserto saturo e sanguinante del giorno e la notte del coloro di un fondo oceanico), la follia dei personaggi, il gusto generale con cui è stato messo in scena il film, che poteva rischiare di diventare un banalotto film d'azione e stereotipato, ma che invece dona protagonisti e scene anti-cliche, effetti speciali sorprendenti con pochissima CGI, una colonna sonora infernale e perfetta. Bravissima Charlize Theron nell'interpretazione di Furiosa. Sorprendente.
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jacopo b98
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giovedì 24 dicembre 2015
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un capolavoro che ci porta all'essenza del cinema!
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In un futuro imprecisato la Terra è ridotta ad una landa desolata e desertica, attraversata solo da bande armate di folli a cavallo di colossali vetture. La più importante di esse, comandata dal feroce Immortan Joe (Keays-Byrne), ha sede in una cittadella scavata nella montagna, nella quale egli ricerca disperatamente un erede maschio sano, violentando periodicamente le sue cinque concubine predilette. Fuori dalla cittadella i sudditi vivono allo stato bestiale, attendendo l’acqua e il cibo che talvolta il crudele leader rilascia dalla fortezza. L’Imperatrice Furiosa (Theron) aiuta però le concubine e fuggire e inizia così un inseguimento senza tregua in cui Immortan schiererà tutto il suo esercito di folli.
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In un futuro imprecisato la Terra è ridotta ad una landa desolata e desertica, attraversata solo da bande armate di folli a cavallo di colossali vetture. La più importante di esse, comandata dal feroce Immortan Joe (Keays-Byrne), ha sede in una cittadella scavata nella montagna, nella quale egli ricerca disperatamente un erede maschio sano, violentando periodicamente le sue cinque concubine predilette. Fuori dalla cittadella i sudditi vivono allo stato bestiale, attendendo l’acqua e il cibo che talvolta il crudele leader rilascia dalla fortezza. L’Imperatrice Furiosa (Theron) aiuta però le concubine e fuggire e inizia così un inseguimento senza tregua in cui Immortan schiererà tutto il suo esercito di folli. Furiosa sarà invece aiutata dalla “sacca di sangue” ex-poliziotto Max (Hardy) e dal “figlio della guerra” Nux (Hoult), oltre che da un gruppo di conterranee alla ricerca di una nuova casa. George Miller, assieme a Brendan McCarthy e Nico Lathouris, ha riportato in vita la sua storica saga post-apocalittica, con un’operazione che in realtà sa di più di reboot che non di sequel: ma Fury Road non è solo un nuovo capitolo che ben si inserisce nella continuità temporale della saga, ma un’opera eccezionale, assoluta e autonoma. Infatti la verità è che Mad Max: Fury Road ha ben altre ambizioni che limitarsi a continuare le avventure del poliziotto: esso vuole essere una eccezionale riflessione cinematografica sia sul modo di fare cinema (e Miller impartisce vere e proprie lezioni di regia e storytelling qui, ma ne parleremo dopo), sia uno sguardo possente e inventivo su un futuro apocalittico incerto come non mai. Il film infatti è primordiale nelle sue scelte narrative, essendo di fatto il più spettacolare e importante attacco alla diligenza dai tempi di Ombre rosse (1939!): Miller chiude sulla blindo-cisterna i suoi 8 personaggi principali e per quasi due ore i motori non si spengono mai, l’attacco e l’inseguimento non cessa mai, tranne per qualche saltuario rabbocco d’olio e una pausa prima del gran finale, le parole dette non sono molte, a prevalere sono i suoni, i rumori, le esplosioni, gli assalti perfettamente coreografati, una musica rock incessante, spesso eseguita “in diretta” dai folli seguaci di Immortan Joe, rocchettari guerrieri. Eppure, nonostante tutto, il film offre uno straordinario svisceramento dei personaggi, di cui conosciamo il carattere, il passato e l’obiettivo finale, e tutto questo passa tramite sguardi, movimenti, pochissimi dialoghi (scritti “da dio” peraltro). Quindi una narrazione di essenzialità unica, molto implicita, ma assolutamente efficace e coinvolgente: come ha detto Miller lo svisceramento caratteriale e l’azione spettacolare qui avvengono in sincrono. Ogni azione, ogni movimento di macchina diventa quindi non solo fondamentale, ma anche davvero significativo, emozionante, coinvolgente, sia per l’eccezionalità del girato (di spettacolarità superlativa) sia per la continua indagine sui personaggi, sulle loro emozioni. Proprio per questo è un film che va seguito attentamente, per non perdere informazioni preziose che Miller continua a fornirci ininterrottamente ogni secondo per 120 minuti. Il regista si affida inoltre ad un montaggio serrato di ferocia ed impatto unici (grazie anche al sovente sincrono musicale), che riesce a far vedere in 5 minuti quello che in un'altra occasione ne avrebbe richiesti 10. Dal punto di vista registico Miller è instancabile: il ritmo non cessa mai, i movimenti di macchina sono più estremi che in un film di Michael Bay, e il fatto che tutto ciò che si vede nel film sia stato fatto realmente (i velivoli sono reali, come esplosioni, coreografie ed acrobazie) rende tutto davvero impressionante. La cosa che colpisce è che un regista di settant’anni giri in modo più “cazzuto” che un giovincello in erba di trenta e questa è la sostanziale spiegazione del perché egli quest’anno merita un Oscar per la regia. La scelta delle inquadrature è compiuta con cura, dato anche l’innato intento estetico e l’esplicita estetica di natura pittorica (evidente specialmente nelle scene della tempesta di sabbia, una delle sequenze più belle, nel senso di belle da vedere, che io abbia mai visto). La fotografia di John Seale predilige colori bollenti quali il giallo e il rosso, e pare non conoscere le mezze misure, come dimostrano le magnifiche scene notturne, sostanzialmente blu. Indimenticabili le musiche di Junkie XL, di impatto e adeguatezza uniche. Infine per concludere il vero capolavoro del film è la sua incisività dovuta a delle atmosfere eccezionali, stabilite in pratica soltanto con l’uso dell’immagine: tutta la questione della dittatura di Immortan Joe ad esempio non ci viene spiegata assolutamente da nessuno, ma la intuiamo e la comprendiamo vedendo le immagini potenti dei suoi figli deformi, delle sue schiave a cui viene succhiato il latte dai seni, del suo popolo sofferente ed implorante. Stesso discorso vale per gli iconici veicoli, creazioni di genialità visiva assoluta, piene di dettagli ammirevoli che catturano l’attenzione dello spettatore. Infine a livello tematico è una riflessione profetica su un futuro incerto, in cui è sempre più difficile comprendere quale sia la decisione migliore da prendere. E anche in questo si dimostra un’opera eccezionalmente moderna ed attuale, capace, con due sole, esemplari frasi di riassumere tutto il dilemma del nostro tempo. Le riporto in seguito:
Il mondo crollava… e ognuno di noi a suo modo era a pezzi… difficile capire chi fosse più folle: io, o gli altri…
Dove dobbiamo andare, noi che vaghiamo per questa terra devastata in cerca di una versione migliore di noi stessi?
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shagrath
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lunedì 1 giugno 2015
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medioevo motorizzato
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Tempo fa un futurista disse "la velocità è il ruggito della nostra epoca", citazione che voglio usare per tentare di descrivere quest'opera, su cui non si trovano parole. Una sequenza di due ore di velocità turbiante in una accelerazione ininterrotta, tra i rombi di motori, fiamme chimiche, umorismo nero, crudeltà, furia della guerra, attacchi kamikaze in un allucinante culto della macchina e del valallah, schitarrate elettriche e fucilate; follia, azione e spettacolo grezzo allo stato puro. Quasi un videoclip metal di 120 minuti dove chi si ferma è perduto. Azione, azione e ancora azione. Dialoghi e trama ridotti all'osso, i personaggi parlano e comunicano letteralmente con gli sguardi, non c'è tempo per le parole.
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Tempo fa un futurista disse "la velocità è il ruggito della nostra epoca", citazione che voglio usare per tentare di descrivere quest'opera, su cui non si trovano parole. Una sequenza di due ore di velocità turbiante in una accelerazione ininterrotta, tra i rombi di motori, fiamme chimiche, umorismo nero, crudeltà, furia della guerra, attacchi kamikaze in un allucinante culto della macchina e del valallah, schitarrate elettriche e fucilate; follia, azione e spettacolo grezzo allo stato puro. Quasi un videoclip metal di 120 minuti dove chi si ferma è perduto. Azione, azione e ancora azione. Dialoghi e trama ridotti all'osso, i personaggi parlano e comunicano letteralmente con gli sguardi, non c'è tempo per le parole. E riescono a comunicare divinamente, meglio di mille spiegazioni e disquisizioni superflue, perché il mondo che Miller ci mostra è perfettamente comprensibile e congruente nella sua assoluta pazzia. Quando uscì il primo Mad Max l'umanità aveva paura della guerra atomica. Cos'è invece che ci fa paura oggi? Ed ecco che il mondo "postapocalittico" viene riscritto, reimmaginato, riempito di fanatismi religiosi, indottrinati che scendono in guerra al suono delle chitarre elettriche correndo lungo i deserti, sventolando bandiere e lanciando proclami, esseri umani ridotti a oggetti, forse utili solo come donatori di sangue o incubatrici, schiavi delle macchine e degli assolutismi del potere, dove aleggia sullo sfondo perfino lo spettro della razza perfetta e del culto della personalità elevato all'ennesima potenza. Ma tutto questo viene contrastato dallo spirito invincibile dell'essere umano, che nonostante gli immani stravolgimenti trova ancora una volta la redenzione attraverso lo sbugiardamento delle menzogne e dei misticismi, attraverso la distruzione dei corrotti e dei falsi poteri, per iniziare un nuovo rinascimento. Un film di intrattenimento puro, assolutamente catartico e liberatorio nella sua ruvidezza, film di genere come questo non se ne vedevano da 30 anni.
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dave san
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mercoledì 17 giugno 2015
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cyber-punk di frontiera
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La pellicola si divide in tre parti. Nella parte centrale il manipolo di ribelli si rifocilla e pianifica una specie di ritorno a casa. L’apertura della storia è priva di preamboli e Max (solo alla fine ci rivelerà il suo nome), si trova subito immerso nel caos. Tutta la prima parte è un inseguimento articolato e brutale. La scenografia è impregnata di feticci cyber-punk. Il set è il deserto, percorso e invaso da predatori iper-tatuati, veicoli corazzati al limite del pacchiano. Molti uomini sono mutanti e il popolo è spremuto sino allo stremo. Il cattivo personifica questo mondo come carnefice, ma porta in sé i segni del territorio che governa. I volti e le personalità hanno tratti grotteschi.
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La pellicola si divide in tre parti. Nella parte centrale il manipolo di ribelli si rifocilla e pianifica una specie di ritorno a casa. L’apertura della storia è priva di preamboli e Max (solo alla fine ci rivelerà il suo nome), si trova subito immerso nel caos. Tutta la prima parte è un inseguimento articolato e brutale. La scenografia è impregnata di feticci cyber-punk. Il set è il deserto, percorso e invaso da predatori iper-tatuati, veicoli corazzati al limite del pacchiano. Molti uomini sono mutanti e il popolo è spremuto sino allo stremo. Il cattivo personifica questo mondo come carnefice, ma porta in sé i segni del territorio che governa. I volti e le personalità hanno tratti grotteschi. Questo infonde ilarità a ogni personaggio. L’approfondimento psicologico è assente, niente fa pensare allo scandaglio interiore. Si distingue tra tutti, la regina Furiosa; leader e iniziatrice della rivolta. Una Theron in versione Jena Plissken, con tanto di protesi meccanica. I protagonisti si trascinano dietro il loro passato, nei ripetuti flash, negli sguardi e nei volti assenti, feroci o corrosi. L’incedere degli eventi porterà al compimento di una rivoluzione. George Miller ci offre un poderoso road movie post-apocalittico: serrato, grezzo, strambo e visivamente suggestivo. Supremo per carica di intrattenimento. Gli eroi in campo rompono con un passato doloroso e sfrecceranno letteralmente verso l’emancipazione. Ma si va oltre al semplice film di genere. Diciamo pure che Mad Max è tornato con forza nel XXI secolo.
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williamd
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mercoledì 2 settembre 2015
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film particolarissimo!
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Non avendo visto quel di 20 anni addietro di Mel Gibson, non so quanto il nuovo Fury Road sia diverso o originale rispetto al vecchio Mad Max; ma di certo posso affermare, nella mia ormai non più neofita conoscenza cinematografica, che non ho mai visto un film come questo: in una parola, particolarissimo!
Ambientato in un futuro imprecisato post-apocalittico nel quale la terra non è altro che un immenso territorio arido privo d'acqua, il film - un guerrigliero road movie nel deserto - si concentra sulla furiosa fuga di Max e di Imperatrice Furiosa (di nome e di fatto) dai "Figli della Guerra" capeggiati dal tirannico Immortan Joe.
Dal regista di George Miller il film è davvero unico: due ore di continui inseguimenti, fuoco, fiamme e adrenalina.
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Non avendo visto quel di 20 anni addietro di Mel Gibson, non so quanto il nuovo Fury Road sia diverso o originale rispetto al vecchio Mad Max; ma di certo posso affermare, nella mia ormai non più neofita conoscenza cinematografica, che non ho mai visto un film come questo: in una parola, particolarissimo!
Ambientato in un futuro imprecisato post-apocalittico nel quale la terra non è altro che un immenso territorio arido privo d'acqua, il film - un guerrigliero road movie nel deserto - si concentra sulla furiosa fuga di Max e di Imperatrice Furiosa (di nome e di fatto) dai "Figli della Guerra" capeggiati dal tirannico Immortan Joe.
Dal regista di George Miller il film è davvero unico: due ore di continui inseguimenti, fuoco, fiamme e adrenalina. Quel che ha di veramente particolare questo film secondo me è che non c'è mai più di un attimo di tregua, quando ci si ferma un secondo è già tempo di ripartire in una corsa ancor più accesa. Miller tenta e riesce in questo esperimento di rompere gli schemi convenzionali del cinema, realizzando un prodotto originalissimo.
Egregie le interpretazioni di Charlize Theron e Tom Hardy, coinvolgente colonna sonora e mi arrabbio se il film non vince l'Oscar per il miglior trucco! (Di solito il trucco è un dettaglio che non noto e a cui non do molto peso, ma in questo caso mi ha proprio colpito)
Un film da vedere!!!
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ziogieck
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sabato 23 maggio 2015
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20 minuti ripetuti per 2 ore
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Mi discosto da tutte le recensioni lette e dalle opinioni che ho visto. A mio parere, sono stati 20 minuti ripetuti semplicemente per 2 ore. I dialoghi sono ridotti all'osso, e comprendo che sia stata una scelta del regista, apprezzabile o no, ma anche la trama è ridotta all'osso, e questo è ciò che mi fa sancire che che è solo un film pompato all'eccesso. Inseguimenti, sparatorie, esplosioni, ecco ciò che si vede. 2 ore di puro NULLA. Davvero non riesco a capire come si possa definire tale opera un capolavoro del cinema, quando nulla viene trasmesso al pubblico, tranne una malsana pazzia di ogni personaggio presente, portata all'eccesso, fino a rendere la realtà che viene mostrata, caricaturale e paradossale, rasentando il ridicolo in molte situazioni.
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Mi discosto da tutte le recensioni lette e dalle opinioni che ho visto. A mio parere, sono stati 20 minuti ripetuti semplicemente per 2 ore. I dialoghi sono ridotti all'osso, e comprendo che sia stata una scelta del regista, apprezzabile o no, ma anche la trama è ridotta all'osso, e questo è ciò che mi fa sancire che che è solo un film pompato all'eccesso. Inseguimenti, sparatorie, esplosioni, ecco ciò che si vede. 2 ore di puro NULLA. Davvero non riesco a capire come si possa definire tale opera un capolavoro del cinema, quando nulla viene trasmesso al pubblico, tranne una malsana pazzia di ogni personaggio presente, portata all'eccesso, fino a rendere la realtà che viene mostrata, caricaturale e paradossale, rasentando il ridicolo in molte situazioni. Questo secondo me è un grosso problema di questo film, non riesco a capire cosa voglia essere, se uno spara tutto, un fantascienza, o più che altro uno splatter, che però vuole essere serio. Per quanto mi riguarda, Miller poteva continuare a fare Happy feet 3, o il continuo di Babe maialino in città, e ho detto tutto con questi ultimi 2 titoli.
Unica nota positiva, le interpretazioni brillanti, che riescono a fare stare in piedi il film, di Hardy e della Theron
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[+] devo purtroppo ammettere di essere daccordo
(di capitano nemo)
[ - ] devo purtroppo ammettere di essere daccordo
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mark78
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mercoledì 27 maggio 2015
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max ridotto a un unico istinto : sopravvivere!!!
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Il film è ambientato in futuro non troppo lontano dove non vi è alcuna traccia del mondo precednte all'inverno nucleare, i pochi sopravvissuti vivono in bande e si arrangiano come possono difendendo i propri territori con armi e veicoli di rara immaginazione!
Max (interpretato splendidamente da un Tom Hardy sempre più convincente) è un sopravvissuto solitario che si ritrova per una serie di circostanze ad affiancare e difendere una meravigliosa Charlize Theron nei panni di Fuorisa nel tentativo disperato di sfuggire a Immortal Joe e ai suoi alleati per salvare le mogli e i figli del tiranno e condurli alla Terra Verde con la speranza di ricominciare!
Centoventi minuti di azione fantascienza e tanta tanta adrenalina!
Mad Max :
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Il film è ambientato in futuro non troppo lontano dove non vi è alcuna traccia del mondo precednte all'inverno nucleare, i pochi sopravvissuti vivono in bande e si arrangiano come possono difendendo i propri territori con armi e veicoli di rara immaginazione!
Max (interpretato splendidamente da un Tom Hardy sempre più convincente) è un sopravvissuto solitario che si ritrova per una serie di circostanze ad affiancare e difendere una meravigliosa Charlize Theron nei panni di Fuorisa nel tentativo disperato di sfuggire a Immortal Joe e ai suoi alleati per salvare le mogli e i figli del tiranno e condurli alla Terra Verde con la speranza di ricominciare!
Centoventi minuti di azione fantascienza e tanta tanta adrenalina!
Mad Max : Fury Road è il migliore dei quattro dopo sotto tanti aspetti, vero il primo interceptor ha fatto epoca con un Mel Gibson bello e giovane ma rimane comunque una pellicola mediocre a mio avviso, questo non vi annoierà neanche un istante anzi vi lascerà a bocca aperta per gli effetti speciali e per un sonoro mozzafiato
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