La solita commedia - Inferno

Film 2015 | Commedia, +13 95 min.

Regia di Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli. Un film con Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli, Giordano De Plano, Tea Falco, Marco Foschi. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2015, durata 95 minuti. Uscita cinema giovedì 19 marzo 2015 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,39 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento domenica 22 marzo 2015

Dopo un incontro tra Dio e Lucifero, a Dante Alighieri viene affidato l'incarico di catalogare i nuovi peccati sulla Terra. In Italia al Box Office La solita commedia - Inferno ha incassato 738 mila euro .

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Consigliato nì!
2,39/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,33
PUBBLICO 2,85
CONSIGLIATO NÌ
I Soliti idioti si divertono nello stilare le nuove categorie di peccatori, ma la presa in giro spesso gira a vuoto.
Recensione di Dario Zonta
Recensione di Dario Zonta

Le cose stanno così: l'inferno non riesce più ad accogliere le figure della contemporaneità. I nuovi peccatori non si sentono rappresentati, non trovano posto tra i gironi infiammati e stracolmi perché le loro malefatte non sono state catalogate e previste. Ad esempio: dove possiamo mettere un hacker (sempre che sia un peccato degno dell'inferno), un tossico della tecnologia e dei devices, un consumatore internettaro di immagini porno, un salta file, un bestemmiatore da traffico? Sono solo alcuni esempi di figuranti che vorrebbero un posto al sole delle fiamme dell'inferno, ma che non trovano la platea idea per l'iterazione eterna della loro performance attoriale. Il diavolo (che non veste più Prada, ma che lo stesso è molto cool e giusto) chiede un'audizione al Padre Eterno che ha da poco superato la dipendenza da pubblicità del caffè per cadere nell'abuso di psicofarmaci e superalcolici pregiati. Distratto e confuso, riceve le lamentele del signore degli inferi che in sostanza chiede un ammodernamento dell'inferno. Il Padre convoca il parlamento dei santi, un'accozzaglia litigiosa di personalità invidiose, dal quale esce l'idea di spedire Dante giù per studiare le nuove categorie dei peccati e farne una relazione dettagliata. Questo accade. Virgilio è un precario italiano senz'arte né parte che lavora in un supermercato e che controvoglia scorta Dante nel marasma del vivere quotidiano: l'inferno in terra. Tutto lo scibile del violento e ridicolo orrore nostrano, ovvero italiano, dal bar alle otto del mattino al traffico nell'ora di punta, dal molestatore di chi ha fretta al tecno incontinente, dall'adoratore della bruttezza al maniaco dell'ordine della pulizia... tutti gli uni contro gli altri in una giostra delle atrocità in cui ci si sguazza e ci si diverte.
La coppia televisiva dei Soliti idioti dopo essersi fatti bini e trini, si sono ora moltiplicati all'infinito trasformandosi nei tantissimi personaggi di questa "solita commedia". In un film apparentemente corale, Biggio è Virgilio, Lucifero, S. Ambrogio, modella telefonia afro, Simone maniaco della pulizia... mentre Mandelli è Dante, Minosse, S. Francesco, architetto ministero della bruttezza, Francesco fila al supermercato... Agli altri pochi astanti, ruoli più o meno importanti. Dunque, una saga infinita di trasformismi che dopo un po' stanca. Il vecchio Dante avrebbe volentieri sbattuto Biggio e Mandelli direttamente nel girone degli ingordi. Si vede che si sono divertiti nello stilare le nuove categorie di peccatori (anche se spesso non molto azzeccati, come quando Benigni faceva dire al suo personaggio che il vero problema a Palermo era il traffico...), ma questa presa in giro spesso gira a vuoto.
Ora, in un film in cui Dio è un alcolista, Gesù è un adolescente perditempo, la Madonna una gentile casalinga, i santi una manica di sguaiati arrivisti, Lucifero un performer spinto, Virgilio un precario rintronato e Dante un figurina da Treccani... è chiaro che l'uditorio si trova ad essere diviso, e così anche il "critico". Insomma, queste operazioni sono sempre difficili da trattare perché si è costretti (e questa è la cosa fastidiosa) a dover ricoprire dei ruoli che il film stesso già prefigura, senza lasciare vie terze ed altre. Se lo si attacca si rischia di passare per dei moralisti e dei bacchettoni; se lo si difende, oppure lo si esalta, si fa la parte di quelli che la sanno lunga, che hanno capito che la commedia blasfema e idiota è la vera chiave per rappresentare il nostro italico tempo. C'è una via di mezzo? Beh, se c'è, noi l'abbiamo persa, come quelli che si son ritrovati per una selva oscura che la dritta via era smarrita.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 3 agosto 2015
ARISTOTELES

Forse è una parodia della vita moderna e dello stress a cui siamo sottoposti. Forse è una parodia sulla religione cristiana. Forse è un film comico. Di sicuro dietro la velata trama di Dante che torna per aggiornare gironi e peccatori ,che in partenza è un'ottima idea,si nascondono sketch in stile tv ed il tutto non funziona.

martedì 31 marzo 2015
Paolo Salvaro

Da dove ha avuto origine questo disastro comico?  Beh, tutto cominciò con  Ugo Fabrizio Giordani  (Troppo belli - 2005).   Pensavamo di aver toccato il fondo con Ugo Fabrizio Giordani, quand'ecco giungere i i fratelli Vanzina (Olè - 2006).  Pensavamo di aver toccato il fondo con i Vanzina, quand'ecco giungere Neri Parenti (Natale a Beverly Hills - [...] Vai alla recensione »

domenica 6 marzo 2016
woody62

  A volte i numeri sono significativi: se la Ditta Biggio & Mandelli nel 2011 ha incassato ben oltre 10 milioni di euro con “I soliti idioti” (e poco meno con il sequel), l'ultima fatica “La solita commedia – Inferno” non ha raggiunto 750,000 euro, un vero flop. In pratica nemmeno i più accesi fan della coppia hanno deciso di spendere i soldi [...] Vai alla recensione »

domenica 6 settembre 2015
ultimoboyscout

Sulla Terra i nuovi peccatori stanno aumentando in maniera esponenziale tra prepotenze di ogni genere e tecnodipendenze assurde. A causa di ciò l'aldilà, struttura fatiscente, disorganizzatissima e nella confusione più totale, è quasi al collasso con le anime che vagano nei vari gironi senza sapere dove andare, così a seguito di un'interrogazione [...] Vai alla recensione »

lunedì 23 marzo 2015
joker 91

il duo si è superato,sono riusciti a fare peggio dei soliti idioti.... nell'Italia lasciata in eredità da Berlusconi questi due attori cercano in ogni film di prendere in giro lo spettatore rappresentando gli individui che esistono per le strade di un paese ormai pieno di idioti.Il duo vorrebbe criticare la società contemporanea con rimandi a personaggi dell'illustre passato. [...] Vai alla recensione »

lunedì 22 agosto 2016
TheMaster

Niente parole per Biggio e Mandelli e niente parole che i loro precedenti lavori,solo tante tante cose cattive per questo filmaccio di serie z. La regia è inetta,senza mordente e piatta all'inverosimile,la sceneggiatura è da lesionati mentali con dialoghi che vorrebbero essere ironici ma che sono solamente stupidi e non fanno ridere mai durante tutta la durata di questa roba.

venerdì 9 ottobre 2015
EvilDevin87

Film, a quanto pare, lontano dalle pressioni dei produttori e nel quale Mandelli e Bigio hanno usufruito di una certa libertà nello scrivere e dirigere il tutto. Il risultato però non lascia trasparire alcun talento e nessuna grande idea, e viene da chiedersi se veramente la non riuscita dei due film precedenti ("I soliti idioti" e "I 2 soliti idioti") fosse stata [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 marzo 2016
parpignol

...ma, sicuramente, un film malriuscito. Ho sentito e letto critiche sferzanti su questo film, che non è né peggiore né migliore di tanti altri, e onestamente ritengo certe critiche decisamente eccessive, e forse anche "pilotate" indirettamente da recensori relativamente famosi che in questi anni spopolano su YouTube, parlando (ma soprattutto sparlando) di cinema.

lunedì 30 marzo 2015
Elisabetta_Salerno

A quarant'anni dalla nascita del ragionier Ugo Fantozzi, il duo dei Soliti Idioti torna a farci ridere -amaramente- dei vizi dell'italiano medio, ritratto impietosamente nella dura lotta per la conquista del caffe' alle otto del mattino, mentre impreca e inveisce bloccato nel traffico o, ancora, intento a guadagnare posizioni nella fila della mitica [...] Vai alla recensione »

domenica 22 marzo 2015
Andrelibero

Fate un gesto di amore verso il vostro cervello, non andate a vederlo! Ogni minuto di questo film è un neurone bruciato! Non lo guarderei nemmeno se mi pagasero il biglietto.

mercoledì 2 marzo 2016
JK_DOM

Mah, non saprei come definire questo film. A tratti è divertente con alcune belle trovate originali, a tratti volgare e ricco di personaggi inutili impersonificati dai due protagonisti, che fanno tutto loro. Biggio e Mandelli sembrano in alcuni tratti di ripercorrere i Soliti Idioti con i vari personaggi che interpretano. Io ritengo che debbano fare nell'ambito di una pellicola soltanto [...] Vai alla recensione »

domenica 1 maggio 2016
uppercut

Non ero andata a vederlo al cinema pensando fosse I soliti idioti 3 e invece è sicuramente il miglior film di Biggio e Mandelli. Basterebbe la citazione parodistica di Trainspotting per elevarlo a miglior commedia dello scorso anno. Geniale. L'ho appena visto in tv e mi ha lasciato la piacevolissima sensazione di essere stata gratificata da un lavoro cinematografico fatto con sincero impegno e una [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 luglio 2015
flashrandom

Secondo me è un capolavoro: ci sono tante e tante scene di puro genio. Oltre ad essere divertentissimo, e arguto, ci sono alcune figure che meriterebbero un film a se stante. In particolare, Minosse e Lucifero valgono un Oscar. Film di genio.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Fulvia Caprara
La Stampa

Il primo aveva incassato 12 milioni di euro, il secondo 9. La scelta più facile sarebbe stata continuare a fare gli idioti. Invece, saggi e beneducati, oltre che notoriamente arguti, Biggio e Mandelli hanno pensato niente di meno che a Dante Alighieri e, nell'immortale cornice della «Divina Commedia», hanno inserito personaggi, o meglio, «mostri» della nostra attualità.

Valerio Caprara
Il Mattino

Al cospetto delle imprese della nuova strana coppia Biggio-Mandelli, qualsiasi approccio potrebbe risultare imbarazzante. Lo strepitoso successo al botteghino della serie «I soliti idioti» sembra parafrasare, infatti, un famigerato dilemma morettiano: mi si nota di più se stronco col sangue agli occhi la loro volgarità efferata o se la esalto con pari incontinenza e accluso sberleffo a critica e pubblico [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Forse non sarebbero dispiaciuti al grande Dino Risi questi azzeccatissirni Mostri del terzo millennio. L'inferno trabocca di peccatori di ultima generazione: dove collocarli? Ci penserà il massimo esperto in materia, Dante Alighieri, guidato nella caotica Milano dall'amico Virgilio. Una commedia spiritosa e insolente degli anticonformisti, scorrettissimi Soliti Idioti, Biggio&Mandelli.

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