Dobbiamo parlare

il film si svolge tutto nell’arco di una notte romana presso l’attico dove convivono due fidanzati, lui è uno scrittore, lei è la sua ghostwriter. Qui giungono i loro migliori amici, una coppia sposata, lui cardiochirurgo, lei dermatologa. Mi è sembrato di assistere ad un’opera di teatro ma con il valore aggiunto del giusto ritmo da film con un mix incandescente di dialoghi tra il drammatico e la commedia. Grazie ad una solida sceneggiatura e ad una eccellente prova dei 4 attori (su tutti Fabrizio Bentivoglio) ho assistito davvero ad un gran bel film italiano. Assolutamente consigliata la visione.

Nella vita di coppia succede che arriva all'improvviso un momento in cui si sente la necessità di parlarsi e di dirsi tutto quello che si pensa l'uno dell'altro.
E' il momento della verità, da temere perchè può talvolta provocare la fine di un amore.
Per Linda e Vanni quel momento arriva all'improvviso il giorno del loro anniversario. A scatenarlo è la coppia di loro amici, Costanza ed Alfredo, che stanno ancora insieme per miracolo: borghesi, entrambi medici, con figli già grandi avuti da precedenti matrimoni, e soprattutto che si fanno reciprocamente le corna.
Tutt'altra coppia quella di Linda e Vanni: comunisti, lui scrittore e lei sua aiutante, che vivono un amore intenso che sembrerebbe eterno. [+]

Nella vita di coppia succede che arriva all'improvviso un momento in cui si sente la necessità di parlarsi e di dirsi tutto quello che si pensa l'uno dell'altro.
E' il momento della verità, da temere perchè può talvolta provocare la fine di un amore.
Per Linda e Vanni quel momento arriva all'improvviso il giorno del loro anniversario. A scatenarlo è la coppia di loro amici, Costanza ed Alfredo, che stanno ancora insieme per miracolo: borghesi, entrambi medici, con figli già grandi avuti da precedenti matrimoni, e soprattutto che si fanno reciprocamente le corna.
Tutt'altra coppia quella di Linda e Vanni: comunisti, lui scrittore e lei sua aiutante, che vivono un amore intenso che sembrerebbe eterno.
Così non è: il loro amore non arriva all'alba, dopo una notte di litigi su verità prima tenute nascoste.
Troppo facile dare la colpa agli amici, così diversi, o all'attico in cui vivono pagando un affitto salatissimo in centro a Roma; appartamento che è fonte di continui problemi tecnici: scaldabagno, citofono, serramenti ed impianto elettrico.
La verità è che un vero amore non dovrebbe mai finire citando Riccardo Cocciante: "senza una ragione nè un motivo, senza niente".
Sergio Rubini, regista, si rivolge a tutte le coppie che si amano suggerendo di vivere come i pesci rossi: in silenzio. [-]

Ottimo film per merito di una sceneggiatura impeccabile, per la bravura degli attori e per la felice scelta del Rubini regista di usare l'unità di tempo e di luogo. Un unico piccolo neo, peraltro non rilevato negli altri commenti: (per me) troppo turpiloquio. O.K., oggi si parla così. Ma un po' di misura...

Buona commedia italiana che seguirete fino alla fine perlomeno per vedere come andrà a finire.
Gli attori hanno indubbie capacità recitative,su questo non ci piove,tuttavia mi sembra che il Rubini "regista" abbia caricato eccessivamente in negativo i difetti di ambedue le coppie ed esagerato su alcune situazioni o alcuni comportamenti.
Non che quanto mostrato sia eccessivamente grottesco,ci sta che ognuno abbia i propri limiti  e che spesso si vada avanti per quieto vivere,però in una sola serata si finisce per rinfacciarsi l'impossibile ed il cinismo sembra avere il sopravvento su tutti gli altri sentimenti,anche quelli buoni.
Lo stress di coppia la fa da padrone e compresi citofoni che non funzionano,scaldabagni rotti,riscaldamenti all'acqua di rose ed allagamenti sembra che non si possa godere di un solo attimo di pace. [+]

Buona commedia italiana che seguirete fino alla fine perlomeno per vedere come andrà a finire.
Gli attori hanno indubbie capacità recitative,su questo non ci piove,tuttavia mi sembra che il Rubini "regista" abbia caricato eccessivamente in negativo i difetti di ambedue le coppie ed esagerato su alcune situazioni o alcuni comportamenti.
Non che quanto mostrato sia eccessivamente grottesco,ci sta che ognuno abbia i propri limiti  e che spesso si vada avanti per quieto vivere,però in una sola serata si finisce per rinfacciarsi l'impossibile ed il cinismo sembra avere il sopravvento su tutti gli altri sentimenti,anche quelli buoni.
Lo stress di coppia la fa da padrone e compresi citofoni che non funzionano,scaldabagni rotti,riscaldamenti all'acqua di rose ed allagamenti sembra che non si possa godere di un solo attimo di pace.
I film basati principalmente sui dialoghi e non sugli efffetti speciali o su ambientazioni e costumi che rubano l'occhio,fa sempre piacere poterli gustare e questo è indubbiamente un merito.
Tuttavia la cura dei contenuti diventa indispensabile per potere gridare al capolavoro o al grande film.
Sinceramente,senza voler criticare negativamente quanto visto,finale compreso,mi sembra che semplicemente si potesse fare di più.

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rendere una trama teatrale efficace per il grande schermo non è mai facile in quanto il pubblico è diverso, in questo caso Rubini è stato bravo a tenere i giusti ritmi ed i giusti equilibri. Non mi è piaciuta la recitazione di Bentivoglio, troppo sopra le righe e poco cinematografica. Per il resto è una buona pellicola, a basso budget, ma ricca di contenuto. Consigliato.

L’amicizia interclassista e i rapporti d’amore a tavolino, in un attico di Roma Sergio Rubini ci vuol dire la sua, a modo suo, e se il suo modo di fare e rappresentare mi entusiasma da sempre, qua la scelta dei personaggi non mi convince, dottori e intellettuali poco credibili nelle loro peripezie sentimentali. Pero’ il film e’ divertente.

Non ho mai particolarmente smaniato per Sergio Rubini, ma in questo caso secondo me ha colto nel segno. Film che più claustrofobico non si potrebbe immaginare (interamente girato nel soggiorno di casa dei protagonisti) e ricalcato su "Mariti e mogli" (l'ultimo film girato dal vero Woody Allen prima di essere rapito dagli alieni), conserva tuttavia, a mio parere, una certa originalità. La parte migliore è la sceneggiatura, anche se i riferimenti alla politica risultano un po' (volutamente?) qualunquisti. Recitazioni non sempre impeccabili. Bentivoglio interpreta un ruolo da Michele Placido, lontanissimo dai suoi soliti, ma senza steccare (anche se non fatico a credere che a molti sarà sembrato inguardabile). [+]

Non ho mai particolarmente smaniato per Sergio Rubini, ma in questo caso secondo me ha colto nel segno. Film che più claustrofobico non si potrebbe immaginare (interamente girato nel soggiorno di casa dei protagonisti) e ricalcato su "Mariti e mogli" (l'ultimo film girato dal vero Woody Allen prima di essere rapito dagli alieni), conserva tuttavia, a mio parere, una certa originalità. La parte migliore è la sceneggiatura, anche se i riferimenti alla politica risultano un po' (volutamente?) qualunquisti. Recitazioni non sempre impeccabili. Bentivoglio interpreta un ruolo da Michele Placido, lontanissimo dai suoi soliti, ma senza steccare (anche se non fatico a credere che a molti sarà sembrato inguardabile). Albanese doppia un pesce rosso [sic]. [-]

Film italiano. Sergio Rubini. Un po come la Buy (che non è del film) interpreta quasi sempre se stesso. Vediamo. La storia è semplice. Una nottata in piedi per due coppie. Una stereotipo di destra. L''altra stereotipo di una coppia radical chic di sinistra. Inizio senza alcun particolare interesse. È la fase della messa in scena del tradimento nella coppia di destra. Lui un chirurgo piuttosto burino e volgare, lei una dermatologa interessata solo a soldi, vacanze, sesso e via così . In tutti i sensi. Poi un po'' sembra migliorare. Quando vengono fuori, in modo imprevisto, le contraddizioni nella coppia di sinistra (scrittore lui, aiuto scrittrice del suo compagno lei). Lei è fragile, scontata nelle sue debolezze esistenziali. [+]

Film italiano. Sergio Rubini. Un po come la Buy (che non è del film) interpreta quasi sempre se stesso. Vediamo. La storia è semplice. Una nottata in piedi per due coppie. Una stereotipo di destra. L''altra stereotipo di una coppia radical chic di sinistra. Inizio senza alcun particolare interesse. È la fase della messa in scena del tradimento nella coppia di destra. Lui un chirurgo piuttosto burino e volgare, lei una dermatologa interessata solo a soldi, vacanze, sesso e via così . In tutti i sensi. Poi un po'' sembra migliorare. Quando vengono fuori, in modo imprevisto, le contraddizioni nella coppia di sinistra (scrittore lui, aiuto scrittrice del suo compagno lei). Lei è fragile, scontata nelle sue debolezze esistenziali. Ma un po'' mi piglia. Non capisco dove voglia arrivare Rubini. Poi il finale che non mi aspettavo. Poco comprensibile per me. Ma si sa le donne sono un universo non sempre comprensibile. Tenendo presente che tutto il film è girato all''interno di un appartamento nel volgere di una notte, devo dire che ne esco pensando e ragionandoci su. Si fa per dire. Affronto di nuovo la nebbia. [-]

Film noioso a volte irritante, dal sapore di piatto riscaldato, un acido cinepanettone.

Una scialba e goffa imitazione di CARNAGE di Roman Polanski. Consiglio vivamente di bypassare questo sottoprodotto e riguardare direttamente l''originale. Anche perché Bentivoglio non ha mai recitato così male e la Ragonese invece sembra che non abbia mai recitato. E forse è così! Per finire la Calzone sempre brava e Rubini c''è a chi piace. Si può non vedere!