Il ponte delle spie |
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Un film di Steven Spielberg.
Con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Sebastian Koch.
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Titolo originale Bridge of Spies.
Thriller,
Ratings: Kids+16,
durata 140 min.
- USA 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita mercoledì 16 dicembre 2015.
MYMONETRO
Il ponte delle spie
valutazione media:
3,60
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Una Spy story senza "brivido"di mtom83Feedback: 1355 | altri commenti e recensioni di mtom83 |
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mercoledì 2 marzo 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Personalmente sono rimasto molto deluso dal film di Spielberg: una buona occasione per parlare della guerra fredda e del contesto americano negli anni '50 viene gettata abbastanza malamente in un film piatto, che scorre abbastanza monotono senza particolari momenti memorabili. La prima parte del film potrebbe prendere le caratteristiche di un thriller ambientato nelle aule di un tribunale, ma questa prima ora scorre senza grandi emozioni - nessun dubbio processuale, figura della spia sovietica abbastanza piatta e monocorde, pochi accenni e banali al contesto americano anni '50- la seconda vira verso una spy-story ambientata a Berlino, ma anche in questo caso gli elementi di un genere cinematografico -il cinema di spionaggio appunto- vengono trascurati, lasciando il campo ad una narrazione piatta, dove non c'è mai realmente il timore che il protagonista- un Tom Hanks piuttosto giù di corda nel ruolo di un avvocato newyorkese fin troppo a suo agio in mezzo ad una guerra di spionaggio - porti a termine la sua missione. In questa "storia già scritta" entra anche la veramente poco credibile figura di una CIA macchiettistica cui sfugge di mano ogni situazione. Dispiace, perchè lo sguardo di Spielberg di "Munich" e "Salvate il soldato Ryan", carico di dubbi filosofici - anche se talvolta retorici - sul valore del singolo rispetto alla collettività e viceversa qua si perde in una celebrazione piuttosto stagnante del valore americano delle libertà individuali e dell'eroismo dell'uomo comune, finendo per rappresentare una realtà piatta e senza sfaccettature quale tra l'altro sicuramente non è stata la Guerra Fredda; sicuramente meglio ha fatto Clooney con "Good night and good luck" (2005).
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