alejazz
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lunedì 14 gennaio 2019
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si può avere una donna per amica?
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Proviamo a ricercare la risposta guardando questo film di Veronesi (pronto sempre a mirare al cuore degli italiani) i cui protagonisti sono Francesco e Claudia due vecchi e cari amici interpretati rispettivamente da Fabio De Luigi e Letizia Casta.
Già il nome è tutto un programma per lui: Francesco. Come il Santo di Assisi, Francesco è praticamente un santo; pronto a sentire la voce di chi gli sta vicino, mansueto, finto autoritario ma che alla fine poi cede…insomma, le caratteristiche già note dei personaggi di De Luigi.
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Proviamo a ricercare la risposta guardando questo film di Veronesi (pronto sempre a mirare al cuore degli italiani) i cui protagonisti sono Francesco e Claudia due vecchi e cari amici interpretati rispettivamente da Fabio De Luigi e Letizia Casta.
Già il nome è tutto un programma per lui: Francesco. Come il Santo di Assisi, Francesco è praticamente un santo; pronto a sentire la voce di chi gli sta vicino, mansueto, finto autoritario ma che alla fine poi cede…insomma, le caratteristiche già note dei personaggi di De Luigi.
Lei, Claudia, invece sembra quasi abusarne dell’amicizia per fare ciò che vuole senza responsabilità e con la massima spensieratezza; non si accorge nemmeno di quanto lui sia innamorato di lei.
E’ la prova evidente di quanto l’amicizia sia più forte dell’amore…se c’è amore nell’amicizia. Potrebbe avere un suono distorto questa considerazione ma è così: la coppia si finge di volersi “solamente” bene ma in realtà si ama. Francesco pensa di innamorarsi e stare bene con una sua collega avvocato Lia (una sempreverde e sensuale Valentina Lodovini) mentre Claudia cerca storie che si rivelano sin da subito deboli e sottili come il rapido flirt avuto col collega Giovanni (Adriano Giallini).
In realtà il bacio tra i due amici sancisce che forse il loro rapporto va ben oltre alla semplice amicizia. Ma quindi si può avere una donna per amica? Scopritelo vedendo questa piacevole pellicola.
Il film apparentemente banale mi ha emozionato e non lo ritengo inutile: il tema è poco affrontato dalla cinematografia italiana.
Discreto il ruolo di attore di De Luigi che cresce sempre di più e si stacca (finalmente) da quell’interpretazione mediocre dei primi film e da quella stupida e demenziale da “scemo del villaggio” di Mai dire Gol. Anzi, ho trovato particolarmente carina e divertente la sua ironia quando deve superare il metal detector dell’aeroporto…”Avete mai visto un aereo dirottato da un ginocchio?! Avete mai visto uno che arriva e minaccia 'Mani in alto: sono armato, ho dell'acciaio nel ginocchio!', ma che ragionamento è?!”.
Ho apprezzato il fatto che la scena finale richiami quella iniziale (la ripresa con lo smartphone) come se facesse da cornice e desse un filo conduttore a tutta la trama.
Per concludere do anche un giudizio positivo a tutto il cast che Veronesi ha scelto tra cui alcuni per i personaggi secondari come Cecilia, la donna condannata per aver evirato il marito, interpretata discretamente da Geppy Cucciari, e l’amica surfista (attrice e comica Virginia Raffaele) che parla ad una velocità di 100000000 parole al secondo senza far capire nulla al povero Francesco.
Cosa mi è piaciuto:
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Il significato del film (morale concreta e delicata)
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divertente la scena dell’aeroporto (finale film)
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il cast
Cosa non mi è piaciuto:
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mi aspettavo un finale diverso con un ritorno della coppia dopo i 7 anni
Consigliata la visione a tutti
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alejazz
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venerdì 11 gennaio 2019
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si può avere una donna per amica?
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Proviamo a ricercare la risposta guardando questo film di Veronesi (pronto sempre a mirare al cuore degli italiani) i cui protagonisti sono Francesco e Claudia due vecchi e cari amici interpretati rispettivamente da Fabio De Luigi e Letizia Casta.
Già il nome è tutto un programma per lui: Francesco. Come il Santo di Assisi, Francesco è praticamente un santo; pronto a sentire la voce di chi gli sta vicino, mansueto, finto autoritario ma che alla fine poi cede…insomma, le caratteristiche già note dei personaggi di De Luigi.
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Proviamo a ricercare la risposta guardando questo film di Veronesi (pronto sempre a mirare al cuore degli italiani) i cui protagonisti sono Francesco e Claudia due vecchi e cari amici interpretati rispettivamente da Fabio De Luigi e Letizia Casta.
Già il nome è tutto un programma per lui: Francesco. Come il Santo di Assisi, Francesco è praticamente un santo; pronto a sentire la voce di chi gli sta vicino, mansueto, finto autoritario ma che alla fine poi cede…insomma, le caratteristiche già note dei personaggi di De Luigi.
Lei, Claudia, invece sembra quasi abusarne dell’amicizia per fare ciò che vuole senza responsabilità e con la massima spensieratezza; non si accorge nemmeno di quanto lui sia innamorato di lei.
E’ la prova evidente di quanto l’amicizia sia più forte dell’amore…se c’è amore nell’amicizia. Potrebbe avere un suono distorto questa considerazione ma è così: la coppia si finge di volersi “solamente” bene ma in realtà si ama. Francesco pensa di innamorarsi e stare bene con una sua collega avvocato Lia (una sempreverde e sensuale Valentina Lodovini) mentre Claudia cerca storie che si rivelano sin da subito deboli e sottili come il rapido flirt avuto col collega Giovanni (Adriano Giallini).
In realtà il bacio tra i due amici sancisce che forse il loro rapporto va ben oltre alla semplice amicizia. Ma quindi si può avere una donna per amica? Scopritelo vedendo questa piacevole pellicola.
Il film apparentemente banale mi ha emozionato e non lo ritengo inutile: il tema è poco affrontato dalla cinematografia italiana.
Discreto il ruolo di attore di De Luigi che cresce sempre di più e si stacca (finalmente) da quell’interpretazione mediocre dei primi film e da quella stupida e demenziale da “scemo del villaggio” di Mai dire Gol. Anzi, ho trovato particolarmente carina e divertente la sua ironia quando deve superare il metal detector dell’aeroporto…”Avete mai visto un aereo dirottato da un ginocchio?! Avete mai visto uno che arriva e minaccia 'Mani in alto: sono armato, ho dell'acciaio nel ginocchio!', ma che ragionamento è?!”.
Ho apprezzato il fatto che la scena finale richiami quella iniziale (la ripresa con lo smartphone) come se facesse da cornice e desse un filo conduttore a tutta la trama.
Per concludere do anche un giudizio positivo a tutto il cast che Veronesi ha scelto tra cui alcuni per i personaggi secondari come Cecilia, la donna condannata per aver evirato il marito, interpretata discretamente da Geppy Cucciari, e l’amica surfista (attrice e comica Virginia Raffaele) che parla ad una velocità di 100000000 parole al secondo senza far capire nulla al povero Francesco.
Cosa mi è piaciuto:
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Il significato del film (morale concreta e delicata)
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divertente la scena dell’aeroporto (finale film)
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il cast
Cosa non mi è piaciuto:
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mi aspettavo un finale diverso con un ritorno della coppia dopo i 7 anni
Consigliata la visione a tutti
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stefano bruzzone
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mercoledì 27 gennaio 2016
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pessimo
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E' una certezza, gli sceneggiatori italiani sono di un livello talmente basso che chiunque, anche un dilettante che abbia visto qualche films nella sua vita, farebbe sicuramente meglio. Anche qui i presupposti ci sono, Veronesi non è proprio uno scarso scarso e De Luigi secondo me è un talento comico mal sfruttato, ma il film è di una pochezza disarmante. Una tarantella di situazioni e personaggi buttati li a mazzo senza un filo logico e un minimo di profondità. Gente che non lavora mai, non mangia mai, non dorme mai..personaggi che sbucano dal nulla senza sapere chi sono e perchè sono sbucati e poi basta con questi/e bellocci/ce che si adoperano per salvare le balene..e che palle! Non si capisce che storia vogliano raccontare, non si capisce come mai la Casta, francese che parla francese, abbia una sorella, la pessima Solarino, tossica che parla romanesco.
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E' una certezza, gli sceneggiatori italiani sono di un livello talmente basso che chiunque, anche un dilettante che abbia visto qualche films nella sua vita, farebbe sicuramente meglio. Anche qui i presupposti ci sono, Veronesi non è proprio uno scarso scarso e De Luigi secondo me è un talento comico mal sfruttato, ma il film è di una pochezza disarmante. Una tarantella di situazioni e personaggi buttati li a mazzo senza un filo logico e un minimo di profondità. Gente che non lavora mai, non mangia mai, non dorme mai..personaggi che sbucano dal nulla senza sapere chi sono e perchè sono sbucati e poi basta con questi/e bellocci/ce che si adoperano per salvare le balene..e che palle! Non si capisce che storia vogliano raccontare, non si capisce come mai la Casta, francese che parla francese, abbia una sorella, la pessima Solarino, tossica che parla romanesco...non si capisce nemmeno tutto il resto del cast a cominciare dall'apparizione di Giannini, figlio, che si scopre essere un violento, per poi sparire nel nulla senza ma e senza se....bah....e cmq la cosa più grave è che non si ride...non si ride mai. Almeno Zalone, sara grezzo e volgare, fa ridere a crepapelle. Non guardatelo.
Voto: 4
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onufrio
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domenica 15 febbraio 2015
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per amore dell'amicizia
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Francesco e Claudia sono due grandi amici, ma Francesco scopre di nutrire per la donna qualcosa di più, pur mai esponendosi; lei, francese, è una ragazza pazzerella amante delle follie, lui è un tipo tranquillo, nonchè un rinomato avvocato come ama sempre dire quando la situazione gli sfugge di mano, il che quasi sempre. Veronesi timbra una simpatica commedia soft, piacevole e briosa arricchita da un cast di personaggi secondari di alto livello ed intrattenimento dalla Scattini a Giannini (figlio), da Lodovini a Solarino, passando per Cucciari e la strepitosa Virginia Raffaele; consideratela una commedia romantica in cui si può anche sorridere.
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enzo70
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sabato 20 dicembre 2014
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buco nell'acqua per veronesi
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Questo film è un vero buco nell’acqua per Veronesi che in genere ci ha abituato a film gradevoli. Lo stereotipo della donna migliore amica viene sbeffeggiato, ma non c’era bisogno di andare al cinema, pagare un biglietto e stare due ore seduti per capirlo. Non si ride, non si sorride, non ci si sorprende mai, tutto va come si che andrà, il solito Fabio De Luigi che non può reggere un film da solo, è una buona spalla ma niente di più e una scontata Letitia Casta. Alla fine del film la domanda che ci si pone è perché produrre un film del genere?
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criticopolis
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lunedì 6 ottobre 2014
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mamma, che cagata
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Giudizio analitico: difficilissimo che possa esistere l'amicizia in generale, figuariamoci quella tra uomo e donna. Se non si attirano sessualmente, o se almeno uno dei due non è attratto in questo senso dall'altro, in genere maschi e femmine non si filano pari. E' una verità scontata, vecchia come il cucco, per ricordare la quale non c'era bisogno di questo film-cagata, che si va ad aggiungere ai tanti, troppi filmetti che il cinema italiano ha partorito. Totalmente inverosimile, con personaggi quasi sempre ridotti a macchiette decorative, l' unica sorpresa positiva viene proprio da dove non ti aspetti: la Casta rivoluziona totalmente la propria immagine, da burroso manichino d'oltralpe si rivela una professionista, capace di rispettare e seguire con impegno anche un copione così modesto.
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Giudizio analitico: difficilissimo che possa esistere l'amicizia in generale, figuariamoci quella tra uomo e donna. Se non si attirano sessualmente, o se almeno uno dei due non è attratto in questo senso dall'altro, in genere maschi e femmine non si filano pari. E' una verità scontata, vecchia come il cucco, per ricordare la quale non c'era bisogno di questo film-cagata, che si va ad aggiungere ai tanti, troppi filmetti che il cinema italiano ha partorito. Totalmente inverosimile, con personaggi quasi sempre ridotti a macchiette decorative, l' unica sorpresa positiva viene proprio da dove non ti aspetti: la Casta rivoluziona totalmente la propria immagine, da burroso manichino d'oltralpe si rivela una professionista, capace di rispettare e seguire con impegno anche un copione così modesto.
Giudizio sintetico: una cagata per amica
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toniozzo
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sabato 16 agosto 2014
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col 5 a settembre!
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Una donna per amica è un film di Giovanni Veronesi del 2014, del genere commedia e interpretato principalmente dall'attore comico Fabio De Luigi e la modella corsa Laetitia Casta.
Ambientato in Puglia, la trama è abbastanza semplice e scorrevole e tratta come punto l'amicizia fra uomo e donna.
Brevemente: Francesco (De Luigi) è un avvocato dalla vita molto incasinata, nelle vicende ha come cliente una pazza scatenata (interpreta da Geppi Cucciari) finita in galera perché ha evirato il marito (LOL) causa presunto (secondo lei) tradimento.
Oltre questa breve (meno male! ) vicenda, egli ha come amica Claudia (la Casta) questa veterinaria molto frivola e libertina e che spesso crea scompiglio alla vita già caotica del suo amico avvocato.
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Una donna per amica è un film di Giovanni Veronesi del 2014, del genere commedia e interpretato principalmente dall'attore comico Fabio De Luigi e la modella corsa Laetitia Casta.
Ambientato in Puglia, la trama è abbastanza semplice e scorrevole e tratta come punto l'amicizia fra uomo e donna.
Brevemente: Francesco (De Luigi) è un avvocato dalla vita molto incasinata, nelle vicende ha come cliente una pazza scatenata (interpreta da Geppi Cucciari) finita in galera perché ha evirato il marito (LOL) causa presunto (secondo lei) tradimento.
Oltre questa breve (meno male! ) vicenda, egli ha come amica Claudia (la Casta) questa veterinaria molto frivola e libertina e che spesso crea scompiglio alla vita già caotica del suo amico avvocato.
Il rapporto è ben definito, anche se sembra più lui pronto a dimostrare di essere veramente amico, che lei!
Anche perché diciamolo, lei è molto egoista e spesso usa le persone (cosa che le rimprovera pure la sorella Anna in uno dei loro consueti incontri.
A tal proposito, sì, ogni tanto Francesco e Claudia (che poi nel film viene italianizzato il suo nome) vanno a trovare questa sua sorella (o sorellastra, non ho ben capito) in questa comunità per tossicodipendenti, in cui essa vive.
Il punto chiave del film è quando Claudia decide così di punto e bianco di sposarsi con Giovanni (Adriano Giannini), perché a quel punto Francesco si rende conto che forse la loro amicizia è qualcosa di più.
Per quanto riguarda attori e attrici presenti nel film, beh De Luigi tiene da solo il film, ergo nulla gli si può dire!
Positiva la prova (anche se abbastanza breve) di Lia (Valentina Lodovini, già molto apprezzata nel film Benvenuti al sud).
Il suo personaggio mi è sembrato comunque un po' possessivo ed egoista, anche se, per come viene trattata... sopratutto quando uscirà di scena... mamma mia che tristezza mi è venuta.
Continuando l'esamina dei personaggi, come detto poc'anzi, ho trovato molto gradevole il personaggio della sorella Anna (Valeria Solarino), almeno lei riesce a "sbloccare" entrambi dalla situazione intricante in cui si erano imbarcamerati.
Carine e divertenti pure le brevissime parti di Elga (Monica Scattini) e di Virginia Raffaele!
Il figlio di Giannini al di la del minutaggio nel film, sinceramente mi ha lasciato pochissimo.
Abbastanza macchietta invece le brevi comparsate di Geppi Cucciari.
Ed ecco arrivati alla nota dolente del film, la grossa pecca!
Ovvero la Casta!
Allora il suo personaggio era di un urticante a dir poco, mettici pure il suo accento francese che portava al 90% delle volte a non capirci nulla di cosa volesse dire!!!!
Oltre il fatto che si vede che non è un attrice... forse, ma dico forse nel finale un pochetto si riprende...
Ecco, appunto il finale, a me personale me piaciuto abbastanza, forse è la cosa che mi è piaciuta di più di questo film, a parte le 3 o 4 gag molto divertenti di De Luigi.
Ah dimenticavo, splendida la fotografia e i paesaggio del Salento, veramente ammirevoli!
In conclusione è un film abbastanza gradevole, anche se forse arriva a stento alla sufficienza... perché certi temi potevano essere sfruttati meglio e altri inseriti, visto il tema di fondo.
Però dare due stelle sarebbe stato essere troppo cattivi!
Certo questi tipi di film bisogna guardarli non aspettandoci capolavori o ottime pellicole, se no la maggior parte delle volte si rimane delusi.
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trammina93
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giovedì 7 agosto 2014
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gradevole ma niente di che
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Film che supera la sufficienza però non è un gran che, sicuramente ho visto di meglio. Il punto forte del film è senza dubbio Fabio De Luigi, un attore molto in gamba, capace di farti ridere solo con le espressioni facciali che utilizza. Un paio di scene con lui sono esilaranti, tipo quando fa il test dell'etilometro o quando parla con la tizia superveloce o con la vicina di casa oppure il finale all'aeroporto al metal detector. Un altro punto di forza è la trama, ben studiata, poco banale. All'inizio ti sembra di vedere una di quelle commedie americane in versione italiana, in cui potresti prevedere ogni singola situazione, dove lui è innamorato di lei anche se si dichiarano amici, poi lui le rivela i suoi sentimenti e lei non lo accetta così si separano per poi arrivare sul finire con lei che raggiunge lui, che magari si sta sposando e gli rivela che lo ricambia e vissero felici e contenti.
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Film che supera la sufficienza però non è un gran che, sicuramente ho visto di meglio. Il punto forte del film è senza dubbio Fabio De Luigi, un attore molto in gamba, capace di farti ridere solo con le espressioni facciali che utilizza. Un paio di scene con lui sono esilaranti, tipo quando fa il test dell'etilometro o quando parla con la tizia superveloce o con la vicina di casa oppure il finale all'aeroporto al metal detector. Un altro punto di forza è la trama, ben studiata, poco banale. All'inizio ti sembra di vedere una di quelle commedie americane in versione italiana, in cui potresti prevedere ogni singola situazione, dove lui è innamorato di lei anche se si dichiarano amici, poi lui le rivela i suoi sentimenti e lei non lo accetta così si separano per poi arrivare sul finire con lei che raggiunge lui, che magari si sta sposando e gli rivela che lo ricambia e vissero felici e contenti. Invece andando avanti rimani sorpreso dal non prevedere le situazioni. Mi aspettavo una trama più divertente e invece vedere una trama più seria mi ha deluso le aspettative, anche perchè De Luigi è un gran comico e si addice molto in un film pieno di gag divertenti come La peggior settimana della mia vita o Maschi contro femmine. Mi è piaciuta la scelta di inserire la Lodovini nel film perchè mi piace molto come recita e adoro la sua voce, il suo accento. Virginia Raffaeli anche se ha solo una particina l'ho trovata strepitosa, per quanto il suo ruolo fosse piccolo e da macchietta è stata bravissima. Un'altra cosa che a mio avviso fa perdere punti al film è la scelta di Laetitia Casta al fianco di De Luigi. Recita malissimo (d'altronde lei è stata dapprima fotomodella), non si capisce neanche molto bene quando parla visto che è francese e per giunta, per quanto avesse il ruolo della libertina rubacuori, secondo me non le sta affatto bene perchè non è bella, anzi lo sarebbe se stesse a bocca chiusa, non hanno valorizzato molto la sua bellezza. Per concludere il mio consiglio è di guardare il film senza troppe aspettative, senza aspettarsi un capolavoro o risate a crepapelle, altrimenti non fa per voi.
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liuk!
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domenica 29 giugno 2014
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si ride
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3 stellette e mezza per questo lavoro di Giovanni Veronesi con un ottimo De Luigi, una buona Lodovini e una straziante (e nemmeno bella) Casta.
La storia è leggera, il ritmo abbastanza veloce e buone le ambientazioni (Trani è sempre bella).
Il giudizio positivo lo merita per le battute che, spesso, fanno ridere, raggiungendo il vero obiettivo della commedia brillante.
Da vedere.
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andrea ricca
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lunedì 23 giugno 2014
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commedia garbata con occhio internazionale.
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Avete notato la tendenza di Giovanni Veronesi alla ricerca della visibilità estera? Il desiderio di fare la carriera di Gabriele Muccino? A partire da "Il mio west" un western fuori tempo massimo con con Harvey Keitel e David Bowie, girato con la speranza di essere venduto sul mercato americano, ma sempre con l'impossibile mix del film di genere e di commedia all'italiana. Miscuglio sempre indigesto per il pubblico che vuole essere sicuro del tipo di film che va a vedere.
Tre anni dopo ecco: "Streghe verso Nord" con uno spaesato Mammuccari, Paul Sorvino e Emmanuelle Seigner con tematica di genere horror-fantastico. Tonfo al botteghino e ritorno alla commedia solo italiana con: "Che ne sarà di noi" e poi il trionfo di "Manuale d'amore".
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Avete notato la tendenza di Giovanni Veronesi alla ricerca della visibilità estera? Il desiderio di fare la carriera di Gabriele Muccino? A partire da "Il mio west" un western fuori tempo massimo con con Harvey Keitel e David Bowie, girato con la speranza di essere venduto sul mercato americano, ma sempre con l'impossibile mix del film di genere e di commedia all'italiana. Miscuglio sempre indigesto per il pubblico che vuole essere sicuro del tipo di film che va a vedere.
Tre anni dopo ecco: "Streghe verso Nord" con uno spaesato Mammuccari, Paul Sorvino e Emmanuelle Seigner con tematica di genere horror-fantastico. Tonfo al botteghino e ritorno alla commedia solo italiana con: "Che ne sarà di noi" e poi il trionfo di "Manuale d'amore".
In precedenza anche "Viola bacia tutti" malcelava il desiderio di uscire dalla commedia locale per andare verso l'on the road, con dei giovani in camper attraverso la purtroppo breve Italia, imparagonabile al cosat to cosat degli States.
Ma dopo l'ambientazione internazionale di "Italians" la più grossa cartuccia sparata dal regista è stata la presenza di Robert De Niro , oltre che della Bellucci, nel "Manuale d'amore 3"
Purtroppo il piano non è andato in porto, ma soprattutto perchè ad Hollywood c'è un fortissimo protezionismo della produzione autoctona e dovrebbe accadere solo un miracolo americano con un emulo di Will Smith a prendere il bravo regista sotto la propria egida.
"Una donna per amica" allora ripiega sulla commedia alla Dany Boon, con situazioni più europee, una bella attrice amata in Italia ed all'estero, un De Luigi sempre più ricco di sfumature ed una trama universale alla "Harry ti presento Sally" con due protagonisti per lungo tempo solo amici ma che poi scopriranno di amarsi.Da vedere.
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