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                Quando ormai un annetto fa ho saputo che sarebbe uscita la biografia di Stephen Hawking,sono stato subito incuriosito da ciò che sarebbe potuto uscirne,tuttavia quando ho sentito il nome di Marsh alla regia,mi sono venuti i sudori freddi in quanto consegnare un film del genere nelle mani di un regista pressochè esordiente può essere un'arma a doppio taglio e infatti questo film ne è la riprova. Dalla mia non amo molto i film biografici in quanto penso che siano un pò inutili,nel senso che se voglio sapere la vita di un personaggio famoso vado a leggermi wikipedia non capisco perchè trarne un film,tuttavia ne sono usciti talmente tanti belli (Alì,American Sniper,Hurricane Il Grido dell'Innocenza) che bene o male si compensano con le brutture come potevano essere Ray,Patch Adams o ancora The Imitation Game e altri,quindi le speranze che riponevo in questo film e le paure erano un cinquanta e cinquanta.La Teoria Del Tutto è un film brutto nel suo complesso? No,ma è anche vero che poteva essere mooolto moooolto molto sfruttato meglio,preso a sè è una mediocrata infiocchettata nemmeno troppo bene che si lascia dimenticare dopo poche ore dalla visione.
 Felicity Jones è stata straordinaria e,per quanto mi riguarda è stata lei a sorreggere tutte le altre interpretazioni,Eddie Redmayne non è un attore ma un'imitatore di bassa lega e per tutto il film imita per l'appunto Stephen Hawking utilizzando i soliti trucchetti che ogni attore conosce senza metterci mai l'anima in ciò che fa,il resto del cast per quanto mi riguarda quasi non esiste.
 Marsh ha messo in gioco una regia e una fotografia televisive,sicuramente migliori di quella di certa robaccia italiana basata sulla vita del papa o merdate così ma comunque non cinematografica,buona per la tv via cavo ma non per il maxischermo della sala o per la celluloide,tuttavia Marsh ha avuto dei momenti abbastanza felici soprattutto quando valorizza i personaggi e nel complesso registicamente e fotograficamente il film si lascia guardare,il vero problema del film è la sceneggiatura,lo script,melenso,cerchiobottista e televisivo un'altra volta non valorizza assolutamente il personaggio di Stephen Hawking che sarebbe potuto essere un paraplegico qualsiasi che non sarebbe cambiato nulla. Ci sono pochi accenni alla carriera lavorativa del protagonista che era la parte che io speravo approfondissero,invece il tutto si riduce ad una spiegazione appunto della teoria del tutto raffazzonata e molto poco esaustiva,il film come dicevo è sorretto da Felicity Jones che con la sua presenza sia fisica che attoriale risolleva anche l'interpretazione di quel cane di Redmayne (cane in tono sarcastico sia chiaro) che per tutto il tempo fa versacci e risulta veramente insopportabile,inoltre un difetto presente in tutti i film biografici o quasi è di mitizzare il protagonista della vicenda come un santo cosa che,essendo un essere umano è altamente improbabile.
 La Teoria del Tutto è un film di largo consumo,che cerca di catturare il cuore del pubblico mainstream con soluzioni non sempre ottime e che risulta insopportabile per lo spettatore più formato al vero cinema o al critico che almeno di questi tempi dal cinema si aspetta qualcosa di più complesso,specialmente quando si parla di un personaggio straordinario come Stephen Hawking.Voto 6/10
 
 
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