Domani andrà meglio

Una giovane donna possiede un antico comò di famiglia di cui non vorrebbe assolutamente disfarsi, ma nella nuova casa non riesce a trovargli un posto. Un'amica le consiglia di mettere il mobile in cantina, con una copertura di plastica per conservarlo, ma appena acquistato il rotolo Elisabeth (Jeanne Balibar) incontra un secondo conoscente che è di tutt'altro avviso: sotto la plastica il legno non [...] Vai alla recensione »

Si comincia con qualcosa di assolutamente banale: una ragazza riceve in eredità una cassettiera bruttissima; non può gettarla né venderla perché l'ha ereditata dalla madre; decide di metterla in cantina; esce a comprare dei fogli di plastica per avvolgerla. Da queste azioni del tutto insignificanti e innocenti nascono e si inanellano conflitti, ridicolaggini, tensioni, stravaganze: insomma la vita [...] Vai alla recensione »

Che mal di testa, il lunedì mattina... Risveglio tremendo, con il lavoro che incombe, gli appuntamenti da rispettare, il quotidiano ritmo frenetico di nuovo pronto a travolgerci. E non si può nemmeno dire Domani andrà meglio, come recita il titolo del film di Jeanne Labrune. Anzi, domani andrà forse anche peggio, almeno ai molti protagonisti della pellicola.

Un’apologia della leggerezza, questo è Domani andrà meglio ( ça ira mieux demain, Francia, 2000, 89’). Leggero non significa superficiale né vuoto. Il film di Jeanne Labrune è profondo quel che basta per avere la saggezza di non darlo a vedere. Ed è anche colmo di passioni, perfidie, slanci, solitudini, richieste d’amore. Insomma è colmo di tutte le minime cose che fanno e che "sono" le nostre vite. [...] Vai alla recensione »