eugen
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giovedì 12 gennaio 2023
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scontato, ma...
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Tipica commmediola realizzata per far ri.incontrare tramite l'amore USA and Great Britain, "NOthing Hill"(Roher Michell, scritto da Richard Curtis, 1999)si situa nel peirodo di glorydays di Hugh Grant, all'epoca fotografato a London anche con una prostituta(tutto fa brodo, con tutto il rispetto per chi fa una professione difficile...)e di Julia Roberts. L'incontro, forse improbabile, tra un'attrcie fatua ma non sciocca made in the USA e un librario(che vende solo travlel's books, insomma libri di viaggio e a cui invece chiedono i bestsellers...)timido, imbarazzato, con un matrimonio fallito alle spalle, anche nql quadro della piccola realta'di Notting Hill, segna in qualche modo la rivalsa dell'ex.
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Tipica commmediola realizzata per far ri.incontrare tramite l'amore USA and Great Britain, "NOthing Hill"(Roher Michell, scritto da Richard Curtis, 1999)si situa nel peirodo di glorydays di Hugh Grant, all'epoca fotografato a London anche con una prostituta(tutto fa brodo, con tutto il rispetto per chi fa una professione difficile...)e di Julia Roberts. L'incontro, forse improbabile, tra un'attrcie fatua ma non sciocca made in the USA e un librario(che vende solo travlel's books, insomma libri di viaggio e a cui invece chiedono i bestsellers...)timido, imbarazzato, con un matrimonio fallito alle spalle, anche nql quadro della piccola realta'di Notting Hill, segna in qualche modo la rivalsa dell'ex.potenza britannica rispetto alla piu'"ricca "(sempre che pero'si prescinda dalla condizione proletaria)ex colonia diventata United States of America; lo fa con due"corifei"di quella che all'epoca era considerata la bellezza e con la fama.e il successo di due personaggi rappresentanti due Stati e due culture vicine.-lontane(come sappiamo le barzellette e le imitazioni, rispettivamente sul "very british"e sull'"american english"non conoscono limiti neppure a livello di buon gusto...) , dove anche la microcomunita'del quartiere londinese non fa che sottolineare in maniera grottesca che comunque lui(id est Hiugh Grant)risalta di piu', e'un po'migliore e piu'ontelligente rispetto alla mediocrita'dominante. Francamente poca cosa, per un successo che, ormai circa(quasi, diremmo meglio) un quarto di secolo fa, era stato travolgente, anche perche'adeguatamente"pliotato". Discreti Ryan Ifnas, il coinqulinao del protagonista, maniaco sessuale gallese(come sottolinea Hugh Grant nel film), le altre/gli altri, ma francamente non si vaa oltre la chiacchera e il diverimento francamente fine a se'stesso, prigioniero di luoghi comuni accennati e non c'e'francamente nulla di niovo, beninteso rispetto all'epoca. El Gato.Eugen
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paolp78
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martedì 31 agosto 2021
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sognante romanticismo moderno
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Commedia romantica di grande successo che si fonda su un’idea non del tutto originale, ma attualizzata ai tempi moderni in modo azzeccatissimo. Prendendo spunto da questo accattivante soggetto, l’ottima sceneggiatura è libera di sbizzarrirsi creando una quantità di situazioni paradossali e quasi inverosimili, ma comunque molto ben riuscite per la loro capacità di divertire e coinvolgere il pubblico.
L’atmosfera leggera e sognante della pellicola permette una completa evasione per tutta la durata del film, che nel complesso risulta straordinariamente piacevole.
La sceneggiatura che è sicuramente uno dei punti di forza della pellicola è firmata dall’inglese Richard Curtis, già campione di incassi con “Quattro matrimoni e un funerale” che sebbene proponesse tutt’altra storia, può essere accomunato a questo film per stile narrativo e atmosfere.
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Commedia romantica di grande successo che si fonda su un’idea non del tutto originale, ma attualizzata ai tempi moderni in modo azzeccatissimo. Prendendo spunto da questo accattivante soggetto, l’ottima sceneggiatura è libera di sbizzarrirsi creando una quantità di situazioni paradossali e quasi inverosimili, ma comunque molto ben riuscite per la loro capacità di divertire e coinvolgere il pubblico.
L’atmosfera leggera e sognante della pellicola permette una completa evasione per tutta la durata del film, che nel complesso risulta straordinariamente piacevole.
La sceneggiatura che è sicuramente uno dei punti di forza della pellicola è firmata dall’inglese Richard Curtis, già campione di incassi con “Quattro matrimoni e un funerale” che sebbene proponesse tutt’altra storia, può essere accomunato a questo film per stile narrativo e atmosfere.
Sebbene la storia sia un po’ ripetitiva riproponendo situazioni pressocché simili, una dietro l’altra, deve dirsi che risulta così piacevole da non stancare mai.
La regia di Roger Michell non aggiunge molto, limitandosi a sfruttare la sceneggiatura di Curtis.
Il cast si poggia interamente sulla coppia protagonista, composta da Hugh Grant e Julia Roberts qui già entrambi all’apice della loro carriera. I due divi affermatissimi devono essere incoronati come due delle star più amate e di successo della commedia romantica, di cui questa pellicola rappresenta una delle più riuscite e classiche espressioni.
Quanto alle performance recitative delle due star, entrambi sono così padroni dei rispettivi personaggi che quasi recitano ad occhi chiusi, ottenendo il massimo risultato senza particolari sforzi. Nel resto del cast non si ricordano attori di particolare fama, ma gli interpreti adoperati nei ruoli di contorno funzionano tutti bene, con il gallese Rhys Ifans che lascia maggiormente il segno nella simpatica parte dello strampalato coinquilino di Grant.
Da ricordare la stupenda colonna sonora composta da numerosi brani pop di grande successo, tra cui si ricordano “When you say nothing at all”, composta appositamente per il film da Ronan Keating, e la cover di “Tous les visages de l'amour” di Charles Aznavour, rinominata She, che viene proposta nella versione cantata dallo stesso Aznavour nei titoli di testa ed in quella di Elvis Costello alla fine della pellicola.
La scena finale della conferenza stampa ricorda quella di “Vacanze romane” di William Wyler.
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lorenzodv
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sabato 1 febbraio 2020
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grande equilibrio che può annoiare i saccenti
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La storia è nota e se qualcuno la ignorasse sarebbe meglio non raccontarla, perché la storia in se non è granché eppure ha sviluppato un bellissimo film. Merita qualche parola la descrizione dei personaggi, molto ben caratterizzati.
Anna Scott è una famosa attrice americana, la più in voga del momento, pagata quindici milioni di dollari per una parte da protagonista e Meg Ryan è la sua diretta concorrente. E' interpretata da Julia Roberts, alla quale la parte è subito piaciuta. William Thacker è un uomo inglese di cui la diva si innamora; è ricambiata ma questo non conta perchè tutti sono innamorati di lei.
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La storia è nota e se qualcuno la ignorasse sarebbe meglio non raccontarla, perché la storia in se non è granché eppure ha sviluppato un bellissimo film. Merita qualche parola la descrizione dei personaggi, molto ben caratterizzati.
Anna Scott è una famosa attrice americana, la più in voga del momento, pagata quindici milioni di dollari per una parte da protagonista e Meg Ryan è la sua diretta concorrente. E' interpretata da Julia Roberts, alla quale la parte è subito piaciuta. William Thacker è un uomo inglese di cui la diva si innamora; è ricambiata ma questo non conta perchè tutti sono innamorati di lei. William è imbarazzato alla presenza di Anna quanto pare che lo sia stato Hugh Grant quando gli fu presentata la sua collega e compagna per l'opera. Gli autori giurano che nessuno interpreta se stesso, gli attori recitano una parte da attori come accade talvolta. E a proposito degli attori, il cast è favoloso, anche le comparse sono state reclutate tra gli attori famosi che recitavano negli studi vicini, invece gli abitanti del quartiere sono stati corrotti perché non facessero confusione.
Si tratta di una storia romantica in fondo non molto impegnata e tantomeno verosimile dalla quale sorgono innumerevoli momenti brillanti; non solo battute divertenti ma tenerezza, allegria e perfino le fasi malinconiche sono addolcite dalla prontezza dell'azione. In una parola il film è basato sull'equilibrio e non c'è una cosa fuori posto.
Eppure a qualcuno non è piaciuto, a quella critica italiana, fuori dal coro mondiale, che lo ha trovato così poco intellettuale da non meritare nemmeno di essere visto. Va ammesso che l'opera non riguarda problemi globali o religiosi, non tratta di scandali politici, non c'è neppure un morto e l'unica scena di sesso non è né squallida né violenta. Se queste sono colpe sono colpevole anch'io.
L'intero film è assai equilibrato, merita comunque una menzione particolare la cena con gli amici di William, sia per il significato che per il fulgore dei personaggi minori tra i quali spicca Bella interpretata da Gina McKee che non è mezionata nella scheda di MyMovies. La cena è importante perché in quell'occasione la protagonista aliena è trasportata nella società comune e deve mostrare anch'essa le sue debolezze per amalgamarsi con la compagnia; questa esperienza cambierà il suo comportamento nella parte restante della storia.
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fabio
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venerdì 24 agosto 2018
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onesto ma fiacco.
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non succede nulla però con gran classe.
un film che se la gioca sulla simpatia dei protagonisti, beniamini del grande pubblico.
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aldo marchioni
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lunedì 11 gennaio 2016
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scemo
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Scemo che più scemo non si può.
Abbandonato dopo dieci minuti, insopportabile.
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fabio57
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giovedì 10 settembre 2015
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non originale ma carino
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Per quanto non troppo originale la trama,il film è carino e i dialoghi veramente spiritosi,alcune situazioni assolutamente comiche ,Hugh Grant completamente a suo agio nei panni del gentiluomo sempliciotto,goffo ma simpatico e di buoni sentimenti.Jiulia Roberts non fatica ad interpretare se stessa,
Gradevole
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domenico rizzi
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sabato 19 gennaio 2013
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l'amore di una dea per un uomo comune
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Lei è Anna Scott (Julia Roberts) una star del cinema; lui William Thacker (Hugh Grant) un libraio che insegue un sogno imposssibile. Tutti gli altri sono semplicemente di contorno. Stupenda la recitazione di entrambi, tenera la storia, magistrale la colonna sonora. L'amore impossibile diviene, a poco a poco e fra l'incredulità degli stessi protagonisti, una concreta realtà. E' la favola del ragazzo povero che riesce a conquistare la ricca e bellissima principessa, senza snaturare i propri comportamenti, l'amore che trionfa sulla diversità sociale e sull'abissale differenza di ambienti. Per chi è convinto che nulla sia veramente irraggiungibile è una vittoria sfolgorante, purchè si eviti di chiedersi cosa potrebbe avvenire in seguito, dopo che lei avrà rinunciato alla sua carriera cinematografica per fare la mamma.
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Lei è Anna Scott (Julia Roberts) una star del cinema; lui William Thacker (Hugh Grant) un libraio che insegue un sogno imposssibile. Tutti gli altri sono semplicemente di contorno. Stupenda la recitazione di entrambi, tenera la storia, magistrale la colonna sonora. L'amore impossibile diviene, a poco a poco e fra l'incredulità degli stessi protagonisti, una concreta realtà. E' la favola del ragazzo povero che riesce a conquistare la ricca e bellissima principessa, senza snaturare i propri comportamenti, l'amore che trionfa sulla diversità sociale e sull'abissale differenza di ambienti. Per chi è convinto che nulla sia veramente irraggiungibile è una vittoria sfolgorante, purchè si eviti di chiedersi cosa potrebbe avvenire in seguito, dopo che lei avrà rinunciato alla sua carriera cinematografica per fare la mamma. Ma forse, almeno qualche volta, la dedizione reciproca è tale da riuscire a superare qualsiasi ostacolo e Anna non rimpiangerà la propria scelta. Un film edificante, allegro e piacevole, convincente come ne vengono realizzati pochi. Il trionfo di un romanticismo vecchia maniera in una sociètà frenetica fondata sui falsi valori della ricchezza e del successo.
Domenico Rizzi, scrittore
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daedo23
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sabato 4 giugno 2011
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...surreale ma bello!
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Ogni volta che riguardo questo film mi rendo conto come una commedia "semplice" possa diventare una pellicola fatta di risate, pensieri ma soprattutto di grandi emozioni.
Se posso essere presuntuoso, ritengo Notting Hill un film ben ideato e ben riusciti...luoghi molto azzeccati e attori perfetti; la storia del libraio nel quartiere di Londra è favolosa e da sottolineare gli ottimi dialoghi tra gli interpreti che ci portano a sognare.
Film sicuramente per tutti, in particolare i romantici...colonne sonore meravigliose per un film che non dimenticherò mai!
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renato c.
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domenica 8 maggio 2011
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un bel "pretty woman" (o cenerentola) al contrario
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Stavolta è la star del momento che s'innamora di un modesto libraio che però aveva le prerogrative di essere limpido, spontaneo ed onesto! E' fantasia? senz'altro! Molti dicono:"Si, potrebbe accadere che una diva si innamori temporaneamente di una persona modesta, per quanto semplice, onesta che sia! Ma può durare? Coi riflettori sempre addosso e e con gli attori più famosi del momento con cui è a contatto figurati quanto dura!" Al momento non ricordo di attrici che abbiano rinunciato alla loro carriera per amore salvo Marisa Allasio e Daniela Bianchi ( la fantastica bond-girl di "Dalla Russia con amore"), ma non so come poi sia andata a finire, in ogni caso non hanno fatto più films! Comunque non mi p
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Stavolta è la star del momento che s'innamora di un modesto libraio che però aveva le prerogrative di essere limpido, spontaneo ed onesto! E' fantasia? senz'altro! Molti dicono:"Si, potrebbe accadere che una diva si innamori temporaneamente di una persona modesta, per quanto semplice, onesta che sia! Ma può durare? Coi riflettori sempre addosso e e con gli attori più famosi del momento con cui è a contatto figurati quanto dura!" Al momento non ricordo di attrici che abbiano rinunciato alla loro carriera per amore salvo Marisa Allasio e Daniela Bianchi ( la fantastica bond-girl di "Dalla Russia con amore"), ma non so come poi sia andata a finire, in ogni caso non hanno fatto più films! Comunque non mi pare che i mariti siano stati dei "modesti! In ogni caso sarebbe bello se accadesse! Sempre ottima Julia Roberts, simpaticissimo Hugh Grant specialmente quando si finge giornalista, soprattutto alla conferenza finale! Non era stato male comunque il suo commento di prima"Due volte sono stato messo da parte e ci ho sofferto! Non me la sento che accada una terza volta!" Bello anche il fatto che la diva del momento accetti l'invito a cena di compleanno da una normale famiglia del ceto medio!
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exitplanetdust
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mercoledì 12 maggio 2010
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nothing ill
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La trama si barcamena tra l'assurdo, l'improbabile e lo svenevole; ma lo fa con discreta grazia. E' un filmetto per angustiati operai kracaueriani: soffia una leggera brezza di speranza sulle nostre esistenze, grigie e vacue. Se ci si concede all'oliatissimo ingranaggio narrativo, ci si può perfino divertire, e rimanere soddisfatti del finale, morigerato eppure di grande eleganza formale.
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