Dimenticare Venezia

Quando da ragazzo lo vidi non ci capii molto, ma venni attratto dal sofisticato racconto e dall'atmosfera scenica surreale sostenuta da una splendida fotografia e dalla bella colonna musicale che chiudeva il cerchio di un ottimo lavoro. Rivedendolo ancora ne ho potuto apprezzare i contenuti più attuali che mai proposti in modo poetico e diretto senza ipocrisia, BRUSATI dopo "PANE E CIOCCOLATA" ci regala [...] Vai alla recensione »

Il film è la storia di due coppie di omosessuali che si incontrano in una vecchia casa fonte di ricordi di gioventù che riguardano soprattutto l'ottima Melato ed il fratello Erland josephson. I rapporti tra le varie coppie sono fragili e subiscono un ulteriore strappo con la morte di Marta con il fratello Nicky che si isola immerso nei ricordi di infanzia.

Doloroso film sulla memoria che ruota intorno alle vicende di quattro attori principali, tutti omosessuali. Si tratta di un film che gira a vuoto, imperniato di metafore e suggestioni ridondanti e melanconiche che, però, tradiscono molte buone intenzioni del regista. Mariangela Melato è certamente l'attrice più brava del cast.

“Guardare indietro vuol dire amare la morte” mi aveva detto Franco Brusati citando Freud e discorrendo con me, tempo fa, del film uscito ieri a Roma. E aveva proseguito: “L’infanzia, l’adolescenza, gli affetti degli anni verdi possono essere meravigliosi e ricordarli può farci sentire in paradiso; ma guai a vivere solo di quelli e per quelli, guai a legarsi a quei ricordi senza più volersene distaccare; [...] Vai alla recensione »