Titolo internazionale | Land Legs |
Anno | 2015 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Samuel Collardey |
Attori | Dominique Leborne, Matteo Leborne, Mailys Leborne, Vincent Bessonnet, Claude-Estelle Guitter Patrick d'Assumçao, Sandra Richard, Chantal Leborne, Carole Perineau, Jean-François Leborne, Loulou Moriceau, Marc Brunet, Eléane Le Fèbvre, Hervé Boutin, Dominique Bautreau, Jacques Lebrevelec, Christian Pitra, Anthony Frécourt, Christophe Chauvet, Jessica Tymen, Maryse Tymen, Sabrina Delarue, Véronique Simoneau, Alain Ferré, Tereza Bernardarova. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 9 settembre 2015
Quando la figlia Mailys rimane incinta, Dom capisce di dover fare una scelta che gli cambierà la vita per sempre.
CONSIGLIATO SÌ
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Dominique Leborne ha 38 anni, due figli adolescenti e un'ex compagna con cui ha rotto da un anno. Sin da ragazzo, lavora come pescatore in alto mare, proprio come il padre prima di lui. Dominique ama profondamente il suo lavoro, che lo tiene lontano da terra e dalla famiglia per diversi mesi all'anno. I due figli, Mailys e Matteo, hanno scelto di vivere con lui, piuttosto che con la madre. Ma, quando Mailys rimane incinta a 16 anni, Dominique rischia di perdere la custodia dei ragazzi, a causa delle sue lunghe assenze.
Al suo terzo lungometraggio, il francese Samuel Collardey conferma un'attenzione dal rigore documentario, ma intrisa di profonda sensibilità e tenerezza, verso un mondo ai margini della società capitalista. Ne L'apprendista il suo sguardo si confrontava con la comunità rurale, qui con quella dei pescatori di una cittadina della Loira. Stavolta gli adolescenti sono personaggi secondari, a differenza dei primi due film, ma continuano a svolgere un ruolo chiave, perché muovono le scelte di vita del protagonista e stravolgono i suoi orizzonti.
Quella di Dominique è una paternità difficile perché minata dalla separazione e dalle ristrettezze economiche, ma non sbandata, come tante volte abbiamo visto in opere che raccontano la marginalità. Dominique è un padre pronto a sacrificare le proprie aspirazioni, pur di vedere i suoi figli crescere in onestà e serenità. Non ha molto da donare dal punto di vista materiale, ma sa offrire un esempio di dignità, rettitudine e determinazione di fronte ai "no" della vita, che di certo forgerà il carattere dei suoi ragazzi.
Non ci sono picchi di emozione in questo film e la lentezza di ritmo richiede pazienza, ma è una pazienza ricompensata da una straordinaria prova attoriale, per di più di un non professionista. È negli occhi teneri e decisi di Dominique Leborne - che il regista pedina con discrezione, sia tra le mura domestiche che in alto mare - che è racchiuso il senso e il rigore morale di un film che racconta la vita e le sue asperità, senza negare mai, neppure per un attimo, la speranza.