Standing Army

Film 2010 | Documentario 75 min.

Anno2010
GenereDocumentario
ProduzioneItalia
Durata75 minuti
Regia diThomas Fazi, Enrico Parenti
MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Thomas Fazi, Enrico Parenti. Un film Genere Documentario - Italia, 2010, durata 75 minuti. - MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Standing Army tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento martedì 28 settembre 2010

Consigliato sì!
3,00/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Scheda Home
Critica
Premi
Cinema
Trailer
Come le basi militari americane stanno conquistando il mondo.
Recensione di Nicoletta Dose
Recensione di Nicoletta Dose

Ci sono, si vedono e si fanno sentire. Ma il motivo per cui sono così tante al mondo si perde nell'omertà di un silenzio disciplinato. Sono le basi militari americane; più di 700 insediamenti per i quali il governo Obama ha stanziato oltre 680 miliardi di dollari, una cifra enorme che, spesa in altro modo, farebbe fronte alla crisi economica mondiale dell'età che viviamo. Ma come suggerisce il prezioso documentario di Thomas Fazi e Enrico Parenti, il controllo del traffico con l'estero si poggia proprio sull'installazione strategica, in continua espansione, delle basi statunitensi su territori dove il petrolio detta le regole di mercato. Mentre gli oleodotti si allungano e i civili protestano.
Dopo tre anni di ricerche sul campo, i due registi ci presentano uno scenario preoccupante che ha radici nella seconda guerra mondiale e ramificazioni nel complesso economico-militare statunitense odierno. Documentano tre casi emblematici dell'abuso di potere che ha permesso l'instaurarsi di un'egemonia assolutista, totalmente estranea alla pace o all'anti-belligeranza. La popolazione indigena dell'isola di Diego Garcia nell'Oceano Indiano, deportata alle Mauritius per lasciare spazio alla costruzione di una delle più importanti basi militari della Marina statunitense, conduce una massacrante battaglia legale per riavere le proprie terre. La piccola Okinawa convive con i 25.000 americani di Camp Hansen, addestrati a combattere e a dare sfogo alla propria aggressività (con la conseguenza di numerosi casi di stupri e risse violente), e convinti sostenitori della cultura del 'fast food', imposta in luoghi di tradizione gastronomica molto diversa. Esperienza meno gravosa ma ugualmente allarmante è quella di Vicenza, dove si sono avviati i lavori per la riqualifica dell'aeroporto "Tommaso dal Molin" come campo militare americano. Una scelta ampliamente contestata dagli abitanti della città veneta ma messa ugualmente in atto grazie all'appoggio politico nazionale. I manifestanti, più che determinati sostenitori della pace, di cui sembrano comprenderne l'utopia, si mostrano contrari alla guerra. Esprimono la rabbia contro un militarismo indiscriminato e snaturato della componente umana. Non usano mai la violenza e uno di loro lo dice chiaro: "Siamo la resistenza. Non siamo terroristi". Sono vittime di un sistema potentissimo che, nell'attesa dell'arrivo dei barbari (o di un nuovo motivo per iniziare una guerra), inganna non solo gli indigeni, ma anche gli stessi soldati pronti alla carriera militare. La campagna pubblicitaria per invogliare i giovani a partire per il campo a Diego Garcia sembra uno spot per villaggi vacanze. Ma a cosa vanno incontro questi diciottenni immaturi, spesso solamente abbagliati da un futuro di guadagni assicurati?
Grandi intellettuali e attivisti pacifisti (tra i quali spiccano Noam Chomsky, Gore Vidal, Chalmers Johnson) cercano la risposta a questa domanda. Come il documentario suggerisce, grazie ad uno stile sobrio e convincente (il montaggio è di Desideria Rayner, pluripremiata in passato per L'orchestra di Piazza Vittorio e Improvvisamente l'inverno scorso), la guerra non è mai la soluzione. E se il concetto ci sembra banale e troppo idealista, dobbiamo cominciare a preoccuparci perché vuol dire che abbiamo smesso di resistere.

Sei d'accordo con Nicoletta Dose?
Powered by  
Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati