Hunger

Film 2008 | Drammatico, 96 min.

Regia di Steve McQueen (II). Un film Da vedere 2008 con Michael Fassbender, Liam Cunningham, Stuart Graham, Brian Milligan, Liam McMahon. Cast completo Genere Drammatico, - Gran Bretagna, Irlanda, 2008, durata 96 minuti. Uscita cinema venerdì 27 aprile 2012 distribuito da Bim Distribuzione. - MYmonetro 4,15 su 26 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 15 aprile 2020

La storia di Bobby Sands, leader del movimento dell'IRA, morto a 27 anni in seguito a uno sciopero della fame. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, In Italia al Box Office Hunger ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 772 mila euro e 75,9 mila euro nel primo weekend.

Hunger è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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2012
Consigliato assolutamente sì!
4,15/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,83
PUBBLICO 3,75
ASSOLUTAMENTE SÌ
Cinema della ferita dolorante, che cerca la provocazione vitale, morale e utile.
Recensione di Marianna Cappi
martedì 24 aprile 2012
Recensione di Marianna Cappi
martedì 24 aprile 2012

Irlanda del Nord, 1981. Il Primo Ministro Margaret Thatcher ha abolito lo statuto speciale di prigioniero politico e considera ogni carcerato paramilitare della resistenza irlandese alla stregua di un criminale comune. I detenuti appartenenti all'IRA danno perciò il via, nella prigione di Maze, allo sciopero "della coperta" e a quello dell'igiene, cui segue una dura repressione da parte delle forze dell'ordine. Il primo marzo, Bobby Sands, leader del movimento, decreta allora l'inizio di uno sciopero totale della fame, che lo condurrà alla morte, insieme a nove compagni, all'età di 27 anni.
Il britannico Steve McQueen ha con l'immagine un rapporto estremamente fisico, che qui porta all'estremo, dal fisico al fisiologico, poiché le armi della contestazioni sono dapprima i rifiuti del corpo e poi il corpo stesso, ultima risorsa a disposizione e ultimo baluardo di libertà: quella di poter scegliere di disporre di sé, della propria vita e della sua fine. Ed è tutto attorno a questo percorso insostenibile del libero arbitrio del protagonista che si muove Hunger, con una struttura originale e studiata, cerebrale, ma che procede verso la nudità (la coltre di neve, poi la coperta poi il lenzuolo/sudario), anzi la scarnificazione, e cerca la provocazione utile, vitale, morale, non quella sterile dello shock immediato e presto dimenticato.
Regista dell'espressività, che dà spazio alla materia e lo toglie alla parola, mettendo il dialogo al centro dell'opera e lì soltanto, nel piano-sequenza di 20 minuti che spezza il silenzio del prima e anticipa quello del dopo, McQueen lascia che il faccia a faccia tra Michael Fassbender e Michael Cunningham dica tutto quello che si può dire sull'argomento: dopo di ché, ancora, la scelta è privata, personale, ma questa volta chiama in causa anche lo spettatore. Da artista della contemporaneità quale è, infatti, Mc Queen non si limita a dipingere sulla tela ma instaura una relazione interattiva con l'altro lato dello schermo. Non è certo un cinema della grande illusione, il suo, se mai è un cinema della ferita dolorante, come avverte una delle prime immagini, quella delle nocche distrutte della guardia carceraria.
Lo stile è tutto ed è posto in evidenza senza remore, perché al servizio di una causa, con la stessa esposizione all'ambiguità o all'incomprensione che affronta il protagonista in scena.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 1 maggio 2012
Writer58

"Verrà il giorno in cui tutta la gente d'Irlanda potrà mostrare il desiderio di libertà. Sarà allora che vedremo sorgere la luna » (The diary of Bobby Sands) Maze, NordIrlanda, 1981. Il corpo di Bobby Sands scheletrito, pieno di ulcere, gli organi che cedono uno per uno, la vista che si annebbia,la coscienza tenuta vigile solo da una determinazione [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 luglio 2012
osteriacinematografo

 Irlanda del nord, anni 70. Margaret Thatcher, primo ministro d’Inghilterra, ha abolito lo status di prigioniero politico, e i detenuti appartenenti all’IRA debbono sottostare al regime carcerario ordinario, subendo la sorte e la destinazione dei criminali comuni. In seguito a tal decisione, i membri della resistenza armata irlandese detenuti a Long Kesh –più noto [...] Vai alla recensione »

lunedì 30 aprile 2012
tiamaster

"Hunger" è un film molto difficile da recensire,in quanto è praticamente impossibile parlarne senza prendere in considerazione il lato storico e politico.Di fatto hunger è un capolavoro,sia dal aspetto cinematografico (una pellicola che è puro cinema,memorabile il discorso tra il prete e Bobby Sands interpretato da un fassbender STRAORDINARIO) sia da quello emotivo [...] Vai alla recensione »

martedì 24 aprile 2012
MicheleR

 Esordio molto impegnativo del regista Steve McQueen. L’argomento trattato è la ribellione in carcere dei militanti dell’IRA negli anni ’80 e soprattutto del loro sciopero della fame che porterà alla morte di alcuni di essi, a cominciare dal loro capo, il purtroppo celebre Bobby Sands. E su di lui si impernia il film e l’intero racconto.

lunedì 30 aprile 2012
diomede917

Il cinema ci aveva già fatto conoscere le vicissitudini di Bobby Sands nel commovente Una Scelta d’amore dove la sua storia era rappresentata dal punto di vista di una madre orgogliosa e battagliera. Hunger invece entra dentro la storia sia quella con la s minuscola che quella con la S. Il debuttante Steve Mc Queen la prende alla larga, prima ci fa conoscere come si viveva nel 1980.

giovedì 27 settembre 2012
Ashtray_Bliss

Hunger significa ''fame'' ma il film non si limita a riferirsi alla fame come istinto umano, quella che Bobby Sandsha volutamente deciso di combattere, ma il film si riferisce anche alla fame per la giustizia e fame per quell'ideale di liberta' che Bobby vuole portare avanti a tutti i costi, anche, o forse sopratutto, al costo di sacrificarsi.

giovedì 3 maggio 2012
pepito1948

Un carceriere della prigione di Maze in Ulster conduce una vita normale, tra celie con i compagni, ordinari atti quotidiani in famiglia,  qualche misura di autodifesa (il controllo sotto la propria macchina), ma ha un problema; le sue nocche sanguinano perennemente, le ferite non si chiudono, come quelle delle vittime delle sue violenze, finchè qualcuno decide che è arrivata la sua [...] Vai alla recensione »

martedì 1 maggio 2012
donni romani

Prima collaborazione Mc Queen - Fassbender tre anni prima di Shame (Hunger è infatti del 2008), Camera d'Oro a Cannes e manifesto dichiarato dello stile Mc Queen, visivo, fisico, inquietante e spiazzante. Il film segue la storia di Bobby Sands, esponente della lotta per l'indipendenza irlandese, in carcere negli Anni Ottanta quando Margareth Thatcher abolì lo status di prigioniero [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 ottobre 2013
ClaudioFedele93

Il senso di concreto disturbo, accompagnato daldisgusto e dalla curiosità, che lascia Hunger nello spettatore è la dimostrazione che il messaggio che voleva mandare McQueen è arrivato dritto al cuore e che nulla è stato vano. Potente ed allo stesso tempo capace di dipingere alla perfezione un quadro storico ancora molto recente e doloroso, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 9 maggio 2012
Hidalgo

Arrivato in Italia con 4 anni di ritardo, Hunger,  film d'esordio di Steve McQuenn, maniaco della cinepresa, è un capolavoro di stile, di tecnica cinematografica. Un'opera d'arte di cruda bellezza, estremamente realistico nella sua violenza fisica e mentale ma mai gratuita, mai fine a se stessa. Girato con un budget ridotissimo, "accompagnato" da una regia [...] Vai alla recensione »

martedì 15 maggio 2012
Salvatore Marfella

Film d'esordio del regista di videoclip Steve McQueen (omonimo dell'attore scomparso nel 1980). Basato quasi essenzialmente sul Corpo e le sue ferite, il film narra l'odissea di Bobby Sands (un ottimo Fassbender), Cristo moderno che va intrepido incontro ad una morte terribile e dolorosa. Un film quasi "biologico" più che politico nella sua osservazione delle ferite del [...] Vai alla recensione »

lunedì 30 aprile 2012
sharkcrew

Hunger è il primo film del videoartista Steve McQueen, girato nel 2008 ma arrivato in italia solo nel 2012 sulla scia del successo di Shame. La storia è abbastanza impegnativa, biografia di Bobby Sands attivista nordirlandese morto in carcere dopo uno sciopero della fame, ma essa sembra  solo un pretesto per fare della video arte, si passa infatti da un montaggio frenetico a un lungo [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 maggio 2013
Filippo Catani

Irlanda del Nord 1981. Per protestare contro il governo inglese che si rifiutava di riconoscere loro lo status di prigionieri politici, i detenuti affiliati all'IRA decidono di mettere in atto varie forme di protesta da quella di indossare l'uniforme a quella dello sporco. Visto il fallimento di questi tentativi, Bobby Sands deciderà di attuare la protesta più estrema: lo sciopero [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 maggio 2012
Flyanto

 Film in cui viene racontata la reale rivolta portata avanti in carcere da un gruppo di alcuni esponenti dell' Ira al fine di venire riconosciuti dal Governo Britannico come prigionieri politici. Una lotta inutile perchè a loro non verrà mai concesso quanto richiesto e pertanto la loro ostinazione a contrarre lo sciopero della fame li porterà dritti alla morte.

giovedì 10 aprile 2014
Barolo

Difficile fare una valutazione di un film difficile, insolito, molto troppo realistico. Qualcuno ha detto un pugno nello stomaco e mi sembra la definizione più calzante. Cruento, violento, brutale e chi più ne ha più ne metta. Il dialogo tra vittima e sacerdote che è forse l'essenza del film è asciutto, essenziale senza che la telecamera si sposti e senza che i protagonisti cambino postura o espressioni. [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 maggio 2013
kimkiduk

Ero a Firenze, mi dissero: tu ami il cinema mi hanno detto che oggi proiettano Hunger, ma attento è difficile e molto forte. Andai subito, era ancora sottotitolato perchè conoscevo McQueen e Fassbender perchè ero stato a Venezia ed avevo visto Shame. Sono rimasto completamente rapito e la domanda dentro di me è stata: per far arrivare questo film fatto 3 anni prima McQueen [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 maggio 2012
estrellaroja

Opera d’esordio del regista Steve McQueen, che mette il suo talento iconografico al servizio di una storia “vera” e di grande spessore (a differenza della sua seconda opera “Shame”, che avevo trovato invece un po’ scollata e fine a sé stessa), ne esce un film bellissimo e potentissimo (e mi rendo conto che aveevo utilizzato questo aggettivo per descrivere il cinema di questo regista anche per il suo [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 dicembre 2014
angelo umana

      Ottimo film: più che prendere posizione sulle lotte (o sulle bombe) dell’IRA, dell’Ulster Defense Association o dei Soldati della Libertà, più che dare giudizi sui loro attentati, ovviamente definiti “crimini spaventosi” dalla Thatcher, si sofferma per una buona metà sul decorso dello [...] Vai alla recensione »

mercoledì 20 febbraio 2013
stefanoadm

Film di corpi in lotta ed esistenze grame, di giorni miserabili vissuti per lavoro (la guardia carceraria) o per appartenenza politica (i detenuti indipendentisti). “Hunger” prende atto di tutto ma non giudica nulla, evita ammiccamenti in sostegno alla causa irlandese, tipici di tanta filmografia a tema, ma mostra anche, senza renitenze, la violenza degli aguzzini.

giovedì 12 novembre 2020
JonnyLogan

Nel 1981, in Irlanda del Nord, nel carcere di Long Kesh, i detenuti repubblicani sono, per scelta del governo Inglese, trattati alla stregua di criminali comuni, per questa ragione il loro capo carismatico Bobby Sands decide di attuare differenti forme di protesta che saranno soffocate nella violenza perpetrata dalle guardie carcerarie. Per sensibilizzare l’opinione pubblica Bobby, e altri [...] Vai alla recensione »

domenica 29 marzo 2020
Luca Scialo

A due anni dall'insediamento, la Lady di ferro britannica Margaret Tatcher intraprende una dura battaglia contro i repubblicani nordirlandesi detenuti. Sottraendo loro lo status di prigionieri politici e trattandoli alla stregua di ordinali criminali.Ciò porterà ad una dura protesta, chiamata "delle coperte e dell'igiene", con i detenuti che tengono volutamente sporche le loro celle e rilasciano l'urina [...] Vai alla recensione »

mercoledì 18 maggio 2016
khaleb83

Un film coraggioso ma non, come si potrebbe pensare, per la scelta del tema di per sé: sparare a zero sul governo Thatcher è fin troppo facile per esser degno di nota. Hunger è coraggioso per come sceglie di porre la sua storia, nella maniera più difficile e complessa possibile ma riuscendo a soddisfare a pieno ogni aspettativa laddove non superandola.

sabato 26 aprile 2014
rita branca

    Hunger  (2008) film di Steve McQueen con Michael Fassbender, Liam Cunningham, Stuart Graham, Brian Milligan, Liam McMahon, Helen Madden, Des McAleer, Helena Bereen, Laine Megaw, Karen Hassan, Frank McCusker, Lalor Roddy, Geoff Gatt, Rory Mullen, Ben Peel, Paddy Jenkins   Film intensamente drammatico e pluripremiato dell’esordiente regista Steve McQueen, che con [...] Vai alla recensione »

mercoledì 26 marzo 2014
jacopo b98

 Durante gli anni del governo Thatcher, nella prigione irlandese di The Maze, molti attivisti dell’IRA furono incarcerati. Lì misero in scena violente proteste come quella dello sporco, represse in modo ancora più violento dalle guardie carcerarie. Tra i detenuti c’è anche Bobby Sands (Fassbender) che guiderà lo sciopero della fame di oltre settantacinque [...] Vai alla recensione »

mercoledì 24 ottobre 2012
Tanus78

Gran bel film, distribuito con appena quattro anni di ritardo in Italia ma fa niente. E' l'opera prima di McQueen, mentre il suo secondo film "Shame" è stato maggiormente pubblicizzato grazie alla fama nel frattempo acquisita dall'attore feticcio Fassbender e alla tematica più pruriginosa. In entrambe le opere ma a mio avviso maggiormente in "Hunger" comunque [...] Vai alla recensione »

domenica 13 maggio 2012
marica romolini

Irlanda del Nord. Con straniante effetto di controcampo per chi provenga dalla lunga soggettiva intimista di Iron Lady, la voce della Tatcher annuncia alla radio l'abolizione dello status di prigioniero politico per i detenuti dell'IRA. È l'inizio di una serie di proteste - la 'blanket protest', la 'dirty protest' e due scioperi della fame - che porta alla morte, [...] Vai alla recensione »

domenica 3 novembre 2013
gianleo67

Storia dei detenuti politici dell'IRA prigionieri di un carcere britannico Nord Irlandese nel 1981, anno in cui suscitò particolare clamore presso l'opinione pubblica internazionale la cosidetta protesta delle 'coperte' e della 'sozzura' (i detenuti rifiutavano le divise carcerarie coprendosi solo con un plaid di lana e rifiutavano di lavarsi ricoprendo le pareti delle [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 aprile 2012
irene

Io sfido tutti quelli che vedranno questo film (e spero davvero siano il più possibile) a rimanere indifferenti di fronte alla storia raccontata. Li sfido a non provare un brivido correre lungo la schiena di fronte alla crudezza delle immagini, ma anche alla pacata, limpida, serena determinazione che brilla negli occhi del Bobby Sands di Michael Fassbender.

domenica 13 maggio 2012
astromelia

...molte o nessuna parola ,sarebbe lo stesso,davanti a questi film tratti da storie realmente accadute mi piace stare in contemplazione come davanti ad un quadro di rara bellezza,tanta magnificenza in una tragedia umana,trattata con raffinata tecnica registica,fassbender-mc queen binomio imprescindibile,ancora fassbender strepitoso,attore capace di darsi totalmente alla macchina da presa, pellicola [...] Vai alla recensione »

lunedì 30 aprile 2012
SILVIA63

Film drammatico, molto coinvolgente con scene talmente crudeli che ti fanno stare male. Fassbender e' straordinario!

giovedì 5 aprile 2012
viaggiatore77

Nudo e crudo ... come il protagonista ... come la battaglia che porta avanti. Certo il film sa scioccare, rappresentando la disintegrazione fisica di un gruppo di prigionieri irlandesi che difendono l'integrità delle proprie idee; ma la forza del film non sono solo le immagini crude ... ci sono dialoghi intensi che fanno riflettere; strepitoso quello tra il protagonista e il prete che tenta di convincerlo [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 marzo 2012
paride86

Il bravissimo Michael Fassbender in un film che spiazza per semplicità e intensità. Le ultime settimane di Bobby Sands sono raccontate con vivida sofferenza e altrettanto chiaro rigore idealista. Steve McQueen è sicuramente un regista da tenere d'occhio.

giovedì 24 novembre 2011
phjele

hunger è un film che si guarda non solo con gli occhi, è un film di pancia, crudo, vero, reale. certamente l'argomento poteva prestarsi ad una sceneggiatura e ad un ritmo più incalzanti per lo spettatore, ma si sarebbe perso gran parte del significato profondo e non violento della protesta messa in atto dai prigionieri irlandesi nel carcere di Long Kesh.

martedì 24 aprile 2012
Alex2044

Ho visto il film nel 2008 al Torino Film Festival. Lo ricordo come un ottimo film teso e coinvolgente un vero pugno nello stomaco che però può avere effetti benefici. Resta il rammarico che ancora una volta la distribuzione si sia mostrata miope ,mettendolo nel cassetto, per quasi quattro anni. Meglio tardi che mai. M.Fassbender è molto bravo ed anche i comprimari sono all'altezza [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 ottobre 2012
Martino76

Più che parlare della ciò che racconta il film bisognerebbe parlare di come viene raccontato il film. Steve Mcqueen rompe tutti gli schemi, va assolutamente al di là del normale modo di concepire il cinema. Dopo aver visto "Shame" non ho potuto fare a meno di guardare quest'utlimo capolavoro.

lunedì 14 maggio 2012
Daria75

tanto bello quanto straziante

lunedì 14 maggio 2012
no_data

Film tecnicamente ben fatto, e come tale va segnalato, per il resto è secondo me troppo distaccato, freddo, teratologicamente e scatologicamente ossessionato. Virtuosismo inutile la scelta di individuare il protagonista solo dopo 45 minuti circa, fra l'altro fingendo un'opzione che era assai interessante. Tutti i personaggi sono vuoti e sospesi, unico realismo la violenza, evidentemente [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 maggio 2012
belley

All' uscita sala mi sono chiesto " ma McQueen e Fassbender cosa si sono messi in testa?" è stata l'unica cosa che mi avvolgeva. Un'interpretazione resa totalmente unica dai silenzi e dalla trasformazione fisica resa molto più intensa dal pensiero che un attore possa trasformare il suo fisico in un tempo molto più lungo di quello dei funesti 66 gg ( mi auguro) [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 maggio 2012
renato volpone

Siamo nell'Irlanda ribelle al volere della "lady di ferro"', negli anni delle bombe dell'ira e delle proteste dei detenuti che chiedono il riconoscimento di prigionieri politici: la protesta delle coperte e la protesta dello sporco. Bobby Sands guida le proteste e diventa il nostro eroe/antieroe morendo per uno sciopero della fame.

martedì 1 maggio 2012
morena.1983

Un film impegnativo, denso e per certi aspetti pesante, a me è piaciuto perchè molto diverso dai film che siamo abituati a vedere nella sale di questi tempi.

giovedì 14 novembre 2013
iankenobi

Chissa' se il cinema ci regalera' piu' capolavori del genere?sara' dura per mcqueen e fassbender doversi perennemente confrontare con un film cosi. Mi associo con la critica film di immagini,bellissime, il regista sa' dove vuole arrivare e come creare dei momenti di pura poesia pur inquadrando essenzialmenete il dolore o luoghi di dolore come una prigione,ma anche film politico [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 gennaio 2013
d4vidinokb

attore bravissimo ,film lentissimo

giovedì 6 settembre 2012
gianmarco.diroma

"Se Cristo era venuto pe' morì/ quarcheduno l'aveva da ammazzà". Il dialetto romanesco sa veramente essere bruto! Non c'è "Mistero della Fede" che tenga! Oggi su la Repubblica è pubblicato un articolo di Eugenio Scalfari con titolo "Giuda e l'autonomia della politica": nella pagina a lui dedicata, Scalfari utilizza la figura di Giuda per sottolineare come i moventi della politica non debbano (e forse, [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 maggio 2012
Zelos1977

Un film durissimo, indagatore della vita carceraria irlandese, dove i detenuti dell'IRA venivano trattati come bestie. Un forte atto d'accusa contro il pugno duro del governo inglese della Thatcher dei primi anni '80. Fassbender è veramente impagabile nel suo struggente dimagrimento, mai pentito nelle sue azioni di autoflagellazione, fino all'ineluttabile epilogo tragico. La [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 aprile 2014
ultimoboyscout

C'era una volta una guerra civile che squassava con forza e violenza l'Inghilterra, c'era una volta L'Irish Republican Army che voleva cacciare gli inglesi dall'Ulster e riunificarsi con l'Eire. C'era una volta Robert Gerard Sands, detto Bobby, uomo-simbolo di questa lotta contro la (pre)potenza inglese. Il film è il racconto del suo sciopero della fame avvenuto in [...] Vai alla recensione »

mercoledì 26 marzo 2014
cizeta

Primo film del sodalizio artistico McQueen - Fassbender, Hunger è un ritratto crudo della situazione carceraria nell'Irlanda del Nord successivamente al disconoscimento dello status di prigioniero politico da parte di Lady di Ferro Margaret Thatcher. I prigionieri diedero vita a numerose proteste la cui radicalità andò aumentando fino alla scelta dello sciopero della fame [...] Vai alla recensione »

sabato 15 settembre 2012
Lindo

essendo un amante di film realistici, sopratutto se ambientati nei carceri, a mio parere, il film è un polpettone che lascia comunque il segno, non saprei dire se mi è piaciuto o no, sicuramente pesantissimo, dialoghi scarsi, musica totalmente assente, fotografia eccellente, immagini strepitose..vedete..sono combattuto nel esprimere un parere, posso solo dire che non è un film che rivedro' altre volte. com [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 maggio 2012
epidemic

che botta!!!!

sabato 12 maggio 2012
il guju

Nulla sfugge di questo film, la scarsidà di dialoghi e la crudezza del sonoro è interrotto solo da un diologo magistrale che pregna il significato di questo film, un film da non perdere, forte, diretto e schierato. Il terrorista/eroe è un martire che passa e vive il suo calvario, senza sconti e in faccia allo spettatore. Uno schiaffo d'arte vera che vale il disagio di un impatto così deciso, epico. [...] Vai alla recensione »

sabato 5 maggio 2012
angelo umana

  Ottimo film: più che prendere posizione sulle lotte (o sulle bombe) dell’IRA, dell’Ulster Defense Association o dei Soldati della Libertà, più che dare giudizi sui loro attentati, ovviamente definiti “crimini spaventosi” dalla Thatcher, si sofferma per una buona metà sul decorso dello sciopero della fame di Bobby Sands, che dopo 66 giorni [...] Vai alla recensione »

Frasi
Bobby:"Vuole che ragioni sulla moralità di quanto sto per fare, se si tratti o no di suicidio? Intanto lei lo chiama suicidio, io lo chiamo omicidio e fa un'altra piccola differenza tra noi due! Siamo entrambi cattolici, entrambi repubblicani ma mentre lei pescava di frodo sù a Kilrea la mia casa veniva bruciata a Rathcoole. Siamo simili per molti aspetti ma la vita e le esperienze hanno plasmato le nostre idee in modo diverso...Io ho la mia idea e nella sua semplicità c'è tutta la sua forza."
Padre Dominic:"Quindi a che servirebbe la tua morte? A mettere sotto i riflettori l'intransigenza inglese? A che cazzo serve? Tutto il mondo sa come sono gli inglesi... hanno un curriculum di merda lungo centinaia di anni!"
Dialogo tra Padre Dominic Moran (Liam Cunningham) - Bobby Sands (Michael Fassbender)
dal film Hunger - a cura di Maurizio Deguardi
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Boris Sollazzo
Liberazione

Abbiamo passato anni a chiederci cosa mai avesse fatto Margareth Thatcher per essere definita, con ammirazione, lady di ferro, dopo aver messo in ginocchio gli inglesi. Poi andiamo in sala e ci ricordiamo che è grazie a lei e all'odio sociale che ha suscitato se, da Loach a Frears, la cinematografia inglese ha regalato piccole e grandi perle negli ultimi decenni.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Il più bel film politico dell’anno, e forse del decennio, è anche il più grande film religioso dell’anno, e forse del decennio. Si tratta di Hunger, cioè Fame, esordio-capolavoro di Steve McQueen (da domani in sala), il regista inglese di Shame. Che aveva già vinto la caméra d’or a Cannes nel 2008 con questo film dedicato al lungo sciopero della fame condotto da Bobby Sands e da un gruppo di altri [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Se «Shame» vi aveva scioccato o scandalizzato, «Hunger», il primo film del videoartista Steve McQueen (fatto uscire dopo il successo del secondo) potrebbe darvi il colpo di grazia. Mai visto, infatti, anche in ambito di cinema indipendente o underground, un biopic più martellante, violento, estremo di questa ricostruzione del martirio di Bobby Sands, combattente dell’Ira morto in prigione nell’81. Vai alla recensione »

Cristina Piccino
Il Manifesto

A aprire il Certain regard, Thierry Frémaux ha voluto Hunger di Steve McQueen, uno dei protagonisti della scena artistica contemporanea inglese che per il suo esordio da regista ha scelto una storia dura, la morte in galera di Bobby Sands, leader del movimento per l'Irlanda indipendente e repubblicana. Nelle interviste McQueen, racconta che Bobby Sands faceva parte della sua memoria di ragazzino come [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Lo slogan dovrebbe essere: se vi è piaciuto Shame, non perdetevi Hunger. Fuorviante: raramente si sono visti due film più diversi. Personalmente non abbiamo affatto amato Shame, visto in concorso a Venezia 2011, mentre riteniamo Hunger un grande film. Li firma entrambi Steve McQueen, solo omonimo del celebre divo. McQueen viene dalle arti visive, è inglese di origini africane, somiglia come una goccia [...] Vai alla recensione »

Dennis Lim
The New York Times

“HUNGER,” the first feature film by the British artist Steve McQueen, recounts the final weeks of Bobby Sands, the imprisoned Irish nationalist who died in 1981, 66 days into a hunger strike. But the movie, which does not examine the arc of Sands’s life or the history of the Troubles in Northern Ireland, is far from a conventional docudrama or issue movie.

Alessandra Levantesi
La Stampa

Opera prima del video artista afro-inglese Steve McQueen, il telentoso autore di Shame, Hunger è ambientato nel 1981, nel carcere di Long Kesh, Belfast; e precisamente nel Blocco H, dove i detenuti dell’Ira protestano in maniera dura per vedersi restituito lo stato di prigionieri politici che una legge del 1976, equiparandoli ai criminali comuni, gli ha negato.

Jacques Mandelbaum
Le Monde

"Hunger" : Bobby Sands, corps perdu En 1981, dans la prison de Maze en Irlande du Nord, les détenus de l'IRA, refusant de porter l'uniforme des droits communs, vivent nus sous des couvertures depuis cinq ans. Ils mènent aussi une grève de l'hygiène pour protester contre le refus du gouvernement conservateur britannique de rétablir leur statut de prisonniers politiques.

Roberto Escobar
\

È la morte quello che cerca Bobby Sands (Michael Fassbender)? Steso su un letto d'infermeria nella prigione di Long Kesh, in Irlanda del Nord, il militante repubblicano sta portando alle conseguenze estreme lo sciopero della fame contro l'umiliante regime carcerario voluto dal governo britannico per lui e per i suoi compagni. Siamo nella primavera del 1981, e Margaret Thatcher è nel pieno del suo potere [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Quelli di Steve McQueen sono sempre viaggi “oltre”. Il suo compagno di percorso, come nel più recente Shame, è anche in questo caso Michael Fassbender un volto, ma soprattutto un corpo da "lavorare", da scarnificare, da sacrificare. Shame era il racconto di una devastante ossessione sessuale, cronaca inventata ma assolutamente verosimile; al centro di Hunger (precedente di tre anni, anche se distribuito [...] Vai alla recensione »

Joe Morgenstern
Wall Street Journal

Michael Fassbender è il protagonista del sensazionale film di debutto dell’artista britannico Steve McQueen, che racconta l’ultimo mese di vita di Bobby Sands. L’attivista dell’Ira, in Irlanda del Nord nel 1981, cominciò uno sciopero della fame per protestare contro la decisione delle autorità britanniche di non riconoscere a lui e ad altri ragazzi detenuti con lui, lo status di prigionieri politici. [...] Vai alla recensione »

Alessandro Beretta
Rolling Stone

Sono nudi, malmenati e affamati, ridotti al minimo dell’esistenza fisica e al massimo della loro presenza simbolica Sul finire degli anni '70, i militanti incarcerati dell’IRA provarono prima con la protesta "delle coperte”, rifiutando di indossare le divise del penitenziario, poi con quella "dello sporco”, lasciando le loro deiezioni in cella, a ottenere lo status di prigionieri politici.

Joe Morgenstern
Wall Street Journal

Michael Fassbender è il protagonista del sensazionale film di debutto dell’artista britannico Steve McQueen, che racconta l’ultimo mese di vita di Bobby Sands. La preoccupazione maggiore di McQueen non sembra tanto il contesto politico, quanto le immagini che testimoniano le terribili condizioni in cui erano costretti i prigionieri nel carcere di Belfast e la ferrea volontà di Bobby Sands.

Peter Travers
Rolling Stone

Once upon a better time, there were audiences who looked for hardscrabble movies that pushed them out of their comfort zones into uncharted territory. Hunger is such a movie. It's an artistic triumph that asks us to enter the H blocks of Northern Ireland's Maze prison, circa 1981, and watch IRA prisoner Bobby Sands (Michael Fassbender) lead a hunger strike that will leave him skeletal and dead at the [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Crudo, violentissirno film denuncia del provocatorio regista inglese Steve McQueen, che riscostruisce una pagina nerissima della recente storia carceraria. Siamo a Long Kesh (Irlanda del Nord) nel 1981. Che inferno il braccio speciale dei detenuti politici dell’Ira. Dopo che una rivolta è stata sedata dai manganelli i reclusi guidati da Bobby Sands (Michael Fasshender) decidono lo sciopero della fame. [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Non c’è pietà per gli irlandesi detenuti a Long Kesh, alias Il Labirinto, nel 1981: le torture dei carcerieri inglesi, le vendette incrociate dell’IRA, l’inumanità eletta a regola di (non) vita. Bobby Sands si consuma, ma la sua fame non saziata diviene brama visuale e cifra stilistica in Hunger, l’opera prima di Steve McQueen del 2008 finalmente nelle nostre sale con Bim.

Paola Casella
Europa

Un’opera prima impavida e originale che enuclea già l’estetica di McQueen, passato dall’arte visiva al cinema portando con sé un gusto raffinato per la plasticità dei corpi e per la composizione grafica dell’immagine. Il titolo preannuncia una drammatica vicenda della storia recente, lo sciopero intrapreso nel 1981 da numerosi membri dell’Ira che ha portato Bobby Sands e altri nove carcerati a morire [...] Vai alla recensione »

A. O. Scott
The New York Times

With calm, deliberate attention — an approach at once compassionate and dispassionate — “Hunger” explores physical extremity and political extremism. In recreating the atmosphere at the Maze prison in Northern Ireland, where Irish Republican Army militants waged a series of protests against the British authorities in 1981, Steve McQueen, a Turner Prize-winning visual artist and first-time filmmaker, [...] Vai alla recensione »

David Denby
The New Yorker

In "Hunger," the British video artist Steve McQueen has made an imposing feature-length movie that attempts to equal the discipline and fanaticism of his real-world subjects—Irish Republican fighters who, incarcerated in Maze prison, in Northern Ireland, went on a hunger strike in 1981, led by Bobby Sands (Michael Fassbender). Ten of the men, after prolonged self-deprivation, died terrible deaths. Vai alla recensione »

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Ventidue minuti su 96 contengono un lungo e fitto dialogo in carcere, per lo più in campo lungo, tra il patriota irlandese Bobby Sands e un prete cattolico sull'utilità o futilità dello sciopero della fame, dell'ischeletrimento del corpo, un gesto auto-Auschwitz, in qualche modo profetizzato dai ragazzi punk, come unica arma di combattimento possibile in una situazione disperata e disumata come la [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Nel 2008 al festival di Cannes un piccolo film, Hunger, vinceva la Caméra d’Or, il massimo riconoscimento riservato ad un’opera prima, per proseguire con il Discovery Award al festival di Toronto e il Bafta per l’esordio più promettente. Tuttavia forse quel film sarebbe rimasto inedito in Italia se nel frattempo il team creativo davanti e dietro la cinepresa non avesse raggiunto un’improvvisa notorietà [...] Vai alla recensione »

Natalia Aspesi
La Repubblica

Non è la nostra storia, non apre ferite nostre, così per noi Hunger è solo un film durissimo, fatto di silenzio e immagini belle come opere d'arte, appassionante e commovente, che racconta la storia vera di Bobby Sands nell'Irlanda del Nord straziata per decenni da scontri sanguinosi tra cattolici e protestanti, tra lealisti e repubblicani, tra l'esercito britannico e gli appartenenti alla rivoluzionaria [...] Vai alla recensione »

Gary Goldstein
The Los Angeles Times

Life for Irish Republican prisoners during "The Troubles" was grueling, brutal and relentlessly grim. These words also describe British visual artist Steve McQueen's "Hunger," a hard look inside Belfast's Maze Prison and its infamous H-Block around the time of the IRA's 1981 Hunger Strike. McQueen deserves credit for his bold, confident approach to depicting the ordeals of such unyielding inmates [...] Vai alla recensione »

Emanuela Martini
Film TV

… Meglio allora la freddezza programmatica del film che ha aperto il «Certain Regard», Hunger di Steve McQueen (un famoso artista visivo inglese che è al primo film di finzione e che ha solo un'omonimia con l'attore americano), ambientato nei primi anni Ottanta nella prigione di Maze, nell'Irlanda del Nord, dove sono rinchiusi i prigionieri politici dell'Ira che protestano rifiutando la divisa carceraria [...] Vai alla recensione »

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

L'unica transfuga passata con successo dalla videoart alla regia si chiama Miranda July ("Me, You And Everyone We Know" vinse a Cannes la Settimana della Critica nel 2005). Altrettanto bene sa scrivere racconti, quindi dev'essere l'eccezione che conferma la regola. La videoart – oltre ad aver prodotto i metri di pellicola più noiosi che mai sia capitato di vedere (tenuto conto che solitamente durano [...] Vai alla recensione »

NEWS
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venerdì 27 aprile 2012
Tirza Bonifazi

È quella che si può definire una settimana di uscite a scaglioni, con l'arrivo in sala già il martedì di The Rum Diary - Cronache di una passione, adattamento dell'opera letteraria firmata dallo scrittore gonzo Hunter S.

NEWS
mercoledì 3 settembre 2008
Chiara Renda

Steve McQueen vince a Venezia Come di consueto da tre anni a questa parte la serata del lunedì della Mostra del Cinema di Venezia si trasferisce a Palazzo Grassi, cornice d'eccezione della consegna del Gucci Award, il premio assegnato a un artista di [...]

winner
camera d'or
Festival di Cannes
2008
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