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Steve McQueen vince il Gucci Group Award 2008

Hunger: dopo la Caméra d'Or vince il Gucci Award.
di Chiara Renda

Steve McQueen vince a Venezia
Steve McQueen (II) (Steven Rodney McQueen) (54 anni) 9 ottobre 1969, Londra (Gran Bretagna) - Bilancia. Regista del film Hunger.

mercoledì 3 settembre 2008 - News

Steve McQueen vince a Venezia
Come di consueto da tre anni a questa parte la serata del lunedì della Mostra del Cinema di Venezia si trasferisce a Palazzo Grassi, cornice d'eccezione della consegna del Gucci Award, il premio assegnato a un artista di fama internazionale che si è distinto negli ultimi 18 mesi per il suo contributo al mondo del cinema nel ruolo di regista, attore, sceneggiatore o costumista. Questo 1° settembre la scelta della giuria è ricaduta sull'opera più cruda, realistica e impegnata tra le quattro in gara, quella di Steve McQueen, artista britannico che nel suo film Hunger ha scelto di raccontare le ultime sei settimane di vita di Bobby Sands, membro dell'IRA morto in carcere a causa dello sciopero della fame (film già vincitore della Caméra d'Or all'ultimo Festival di Cannes).
Per introdurre il premio, la giuria, composta da Marco Müller, direttore della Mostra, Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, l'artista Jeff Koons, l'attrice Isabelle Huppert e Stefano Pilati, Direttore Creativo di Yves Saint Laurent, ha mostrato alcune immagini di ciascun film: e non c'è dubbio che tra il documentario musicale del vincitore dello scorso anno Julian Schnabel (Lou Reed's Berlin), il ritratto del regista britannico Derek Jarman ad opera di Isaac Julien (Derek), il film sportivo del musicista Adam Yauch (Gunnin' for That #1 Spot), e l'opera vincitrice di Steve McQueen, sia stata quest'ultima l'opera di maggior impatto emotivo per il pubblico. "I candidati al Gucci Group Award 2008 ci hanno sbalordito con le loro singolari forme di espressione attraverso le loro opere cinematografiche", ha detto Marco Müller: "Il lavoro di Steve McQueen con Hunger è coraggioso, lucido e dolorosamente forte nel dimostrare la metamorfosi completa dell'artista in regista". E ha commentato ancora Robert Polet: "Steve McQueen trascende continuamente i limiti delle forme d'arte convenzionali, per questo incarna profondamente lo spirito del Gucci Group Award che riconosce e onora gli artisti visionari che danno vita alla loro arte sullo schermo".
Di fronte a una schiera di fotografi e a una sala raccolta ma gremita di invitati, l'emozionato artista, di viola vestito, ha ringraziato la giuria: "Sono molto felice e onorato di ricevere questo premio da Gucci Group. E il fatto che questo premio riconosca gli sforzi di un artista che ha sconfinato in generi diversi mi fa immensamente piacere". La cerimonia ha visto la presenza di circa 300 invitati internazionali, tra cui molti esponenti del mondo dell'arte e del cinema, come l'affascinante Natalie Portman, giunta dal Lido dopo la presentazione del suo Eve, cortometraggio che la vede nel ruolo di regista.

Steve McQueen
Steve McQueen è un artista britannico. Ha studiato al Chelsea College of Art and Design, al Goldsmiths College, e alla Tisch School dell'Università di New York. McQueen, che compare spesso nelle proprie opere, è noto per i suoi film coinvolgenti ed eclettici nonché per le inquadrature estreme e inaspettate. Si è aggiudicato il Turner Prize nel 1999 per la sua mostra personale presso l'ICA, London Institute of Contemporary Arts, che ha rivelato al pubblico il suo approccio originale e senza compromessi nelle video istallazioni e l'intensità emotiva del suo lavoro.

Marco Müller
Studioso di cinema italiano e orientale, Marco Müller, dopo aver vissuto e studiato in Cina tra il 1974 e il 1977, torna in Italia, dove organizza a Torino con R. Turigliatto, A. Barbera e G. Volpi «Ombre Elettriche», manifestazione cinematografica che proietta per la prima volta nel paese numerosi film cinesi. Chiamato da L. Miccichè a collaborare al Festival di Pesaro, ne diventa direttore nel 1983. Dal 1988 è direttore del Festival di Rotterdam e consulente per la Mostra del cinema di Venezia (1989), negli anni '90 dirige il Festival di Locarno creando nel 1992 la fondazione MonteCinema Verità, esempio unico in Europa di interazione tra fondi pubblici e privati per la produzione di lungometraggi. Dalla fine degli anni ’90 si dedica esclusivamente alla produzione di film con Fabrica Cinema. Dal 2004 è direttore della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia.

Isabelle Huppert
Attrice francese che ha lavorato con i maggiori registi francesi e non solo (Chabrol, Haneke, Ozon), l'algida Isabelle Huppert è la perfetta incarnazione sullo schermo di ruoli ostici, sofferenti, ambigui e con una propensione per la malattia psichica, in netto contrasto con la normalità che pure riesce perfettamente a incarnare. Tra i suoi successi: Un affare di donne, Il buio nella mente, La pianista, Grazie per la cioccolata, Otto donne e un mistero e molti altri.

Franca Sozzani
Direttrice di "Vogue Italia" dal 1988, Franca Sozzani è autrice di molti libri sulla fotografia, il design, l'arte e la moda.

Stefano Pilati
Fashion designer, Stefano Pilati ha lavorato a lungo nel gruppo Prada prima di arrivare al marchio Yves Saint Laurent, del quale oggi è direttore artistico.

Jeff Koons
Uno dei più quotati artisti contemporanei, Jeff Koons è celebre per le sue opere spettacolari, pop, sulla scia di Andy Warhol, composte da materiali innovativi, spesso di colori accesi. I soggetti delle sue opere sono per lo più i prodotti della società consumistica odierna: da Michael Jackson alla Pantera rosa, dai cereali Cheerios a Popeye.

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