Titolo originale | I Want To Go Home |
Anno | 1989 |
Genere | Commedia |
Produzione | Francia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Alain Resnais |
Attori | Gérard Depardieu, Micheline Presle, Adolph Green, Linda Lavin, Laura Benson Geraldine Chaplin, John Ashton, Ludivine Sagnier, François-Eric Gendron, Caroline Sihol, Lucienne Hamon. |
MYmonetro | 3,00 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO SÌ
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Un disegnatore di fumetti americano viene invitato a Parigi da un editore un po' snob che lo tratta come un superstar della cultura. Il vecchio cartoonist è frastornato dagli avvenimenti, e il suo imbarazzo è aumentato dall'umor nero della moglie e della figlia. Più di una volta è tentato di prendere il primo aereo per gli Usa. Poi la madre dell'editore lo introduce alle dolcezze della Francia. Più che di Resnais il film è opera dello sceneggiatore Jules Feiffer, celebre autore di strips che ha assemblato i suoi ricordi degli anni Sessanta.
Joey Wellman, da Cleveland, è una vecchia gloria del disegno a fumetti, ma da anni in patria nessuno io prende più sul serio, a cominciare dalla figlia Elsie che, fuggita a Parigi "con Flaubert", non dà più segni di vita da due anni. Un giorno dalla capitale francese giunge un invito a partecipare ad un'esposizione internazionale di fumetti. Insieme alla sua assistente e convivente Linda, il nostro cartoonist di Cleveland parte per Parigi; non ha mai viaggiato, non sa una parola di francese, ma quel viaggio inatteso gli consentirà almeno di ritrovare la figlia. L'impatto con la capitale francese, così cambiata dai tempi di Un americano a Parigi, si rivela catastrofico. «I want to go home» intona Wellman la prima sera; ma all'inaugurazione dell'esposizione qualcuno (il professor Gauthier - Gérard Depardieu - specialista di Flaubert e fanatico dei fumetti) gli fa una festa così irresistibile che Wellman dimentica per il momento la figlia (non è venuta all'aeroporto né all'esposizione) e accetta di essere ospite dell'eccentrica madre del vulcanico professore nella loro viilla di campagna. In quel magico acquario si lascerà naufragare.
Resnais e Feiffer non toccano il vertice del capolavoro ma hanno realizzato un film gradevole, ricco di trovate intelligenti.
Sauro Borelli
Un film farsesco, intelligente, lieve, animato come una pochade e spiritoso come una commedia spiritosa, serve ad Alain Resnais e al suo sceneggiatore-dialoghista Julius Feiffer, il disegnatore satirico politico e commediografo americano, per parlare senza pedanteria di cose serie: la contrapposizione tra cultura americana dominante e cultura francese resistente alla colonizzazione, la difficoltà di [...] Vai alla recensione »