Titolo originale | Le huitième jour |
Anno | 1996 |
Genere | Fantastico, |
Produzione | Francia |
Durata | 115 minuti |
Regia di | Jaco Van Dormael |
Attori | Miou-Miou, Daniel Auteuil, Pascal Duquenne . |
Uscita | giovedì 3 ottobre 1996 |
Distribuzione | Mikado Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,36 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 21 novembre 2015
L'ottavo giorno della Creazione, il Signore fece le sue cose migliori, probabilmente perché il settimo si riposò. Quel giorno creò i suoi angeli più b... Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes,
CONSIGLIATO SÌ
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L'ottavo giorno della Creazione, il Signore fece le sue cose migliori, probabilmente perché il settimo si riposò. Quel giorno creò i suoi angeli più belli e ce li accostò con l'inganno, facendoci credere che fossero stupidi. "L'ottavo giorno" racconta la storia dell'incontro di un ragazzo down con un uomo normale. Entrambi, alla fine, ottengono ciò che vogliono: il primo la madre, il secondo i figli. Entrambi non sopportano la solitudine e l'abbandono da parte delle persone amate; entrambi spezzano la routine di una vita divenuta ormai insopportabile, per cercare di ricostruirne un senso ricongiungendosi alla propria famiglia, ed entrambi vengono rifiutati dalla vita stessa fino al momento in cui tutte le sovrastrutture crollano per lasciar spazio a una liberatoria quanto insospettabile semplicità. E' un film da cui è difficile prendere le distanze a causa dell'alto tasso di emozioni, eppure può delineare un mondo di esseri umani migliori, e se per operare un tale miracolo è necessario inzupparlo di lacrime, non è così biasimevole, almeno non più dello scomodo imbarazzo di certe scene.
Tiziana Stanzani
L’ottavo giorno della Creazione, il Signore fece le sue cose migliori, probabilmente perché il settimo si riposò. Quel giorno creò i suoi angeli più belli e ce li accostò con l’inganno, facendoci credere che fossero stupidi. "L'ottavo giorno" racconta la storia dell'incontro tra un ragazzo down con un uomo normale, e pure se ancora [...] Vai alla recensione »
Georges è un fantastico ragazzo down,a renderlo vivo sullo schermo è il bravissimo Pascal Duquenne per l’appunto down.Sì potrebbe legittimamente dire che in effetti non è Georges che vediamo e che commuove,ma Pascal che abbiamo visto in altri pregevoli film.Ci troviamo di fronte ad un autentico capolavoro diretto a tutti i popoli di ogni tempo. Chi non ha mai conosciuto direttamente o indirettamente [...] Vai alla recensione »
In "Mongoloid" (1978) i Devo - il cui nome indica la disumanità del mondo, presunto progredito, tecnologico - cantano: "Più felice di me e di te". Ed é così. La vita é un sogno, e i sogni come quello del cinema aiutano a vivere. Questo é un film in cui un uomo della società "normale" prende lezione da un cosiddetto "minorato". Come diceva il protagonista di un film di Billy Wilder, citando le cose [...] Vai alla recensione »
Uno dei più toccanti film mai prodotti. Eppure ci sono dei critici (?)che riescono a trovargli dei difetti. Ne faremmo volentieri a meno di questi pseudo intellettuali che hanno il diritto di penna.
Nello sguardo e nel sorriso di George ci si riappacifica con l'esistenza. Non mancano certo gli ammiccamenti al pubblico, i momenti commoventi ad orologeria, una certa leggerezza compiaciuta. Eppure il film conserva fino in fondo qualcosa di autentico in questa originale storia di formazione. Accusato a torto di essere un lungo e insopportabile ricatto morale, si rivela invece una felice [...] Vai alla recensione »
Un film serio, terribile nella sua denuncia fondamentale: le convenzioni sociali sono spietate con l'individualità. E' diretto molto bene e mantiene una coerenza dall'inizio alla fine. Un po' di comodo l'esito finale. Molto sarcasmo, ma sopratutto tanta tenerezza nei confonti del personaggio più debole, il cui mondo semplice è raffigurato poeticamente.
Aver scelto un mongoloide per interpretare un mongoloide è la decisione cruciale de L'ottavo giorno, anche la più inconsueta: in Rain Man c'era Dustin Hoffman, non un malato di autismo; in Risvegli c'era Robert De Niro, non un malato di encefalite letargica. Ma Pascal Duquenne, benché Down, è un attore di professione, e si vede anche da come costantemente ruba la scena al suo partner Daniel Auteuil, [...] Vai alla recensione »