Friends and Strangers

Film 2021 | Commedia 60 min.

Regia di James Vaughan. Un film con Amelia Conway, Emma Diaz, David Gannon, Poppy Jones, Malcolm Kennard. Genere Commedia - Australia, 2021, durata 60 minuti.

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Ultimo aggiornamento martedì 9 novembre 2021

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Recensione di Luca Pacilio
martedì 9 novembre 2021
Recensione di Luca Pacilio
martedì 9 novembre 2021

Ray - tra tentativi di connettersi all'altro (Alice: una co-protagonista? No), ozioso bighellonare, incontri casuali e non - della natia Sydney è inerte spettatore, un giovane indeciso che vive in modo ambivalente le sue aspirazioni, campione di quella classe agiata che, forte dell'eredità colonialista, del suo privilegio dimentica la genesi: rimozione stilizzata nel fulminante sketch in cui un'escursionista chiede a una guida turistica dove si trovino gli aborigeni e quest'ultima, distratta, lascia cadere la questione. Il legame irrisolto della borghesia bianca con la cultura indigena tanto più si avverte, quanto più del segno nativo le immagini registrano l'assenza: un discorso che incornicia laconicamente i microracconti del film (i disegni dei titoli ritraggono l'insediarsi dei britannici nel paese). Vaughan lo implica alternando momenti di intenso dialogo (Rohmer è dietro l'angolo) ad aperture contemplative sull'eloquente dualismo (natura e cemento) del paesaggio australiano. E mentre la composizione delle inquadrature gioca, irridente, su prospettive e accostamenti inusuali (paradossi del quotidiano, quasi Martin Parr), i colori pastello (l'apertura cita Seurat), come l'accento caricaturale sul rapporto naïf dei ricchi australiani con l'arte, stridono esplicitamente con la nitidezza iperrealista del registro. Con derive che, sembrando allucinatorie, rimarcano il punto di vista ironicamente attivo del regista: come quando una musica atonale conduce una banale conversazione in una dimensione inquietante, salvo scoprire che è diegetica, provenendo dalla casa di un vicino.
Da Film TV, N. 45, 9 novembre 2021

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martedì 9 novembre 2021
Luca Pacilio
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Ray - tra tentativi di connettersi all'altro (Alice: una co-protagonista? No), ozioso bighellonare, incontri casuali e non - della natia Sydney è inerte spettatore, un giovane indeciso che vive in modo ambivalente le sue aspirazioni, campione di quella classe agiata che, forte dell'eredità colonialista, del suo privilegio dimentica la genesi: rimozione stilizzata nel fulminante sketch in cui un'escursionist [...] Vai alla recensione »

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