Così l'ha definito il suo mentore Michele Placido, che l'ha diretto nelle sue ultime due pellicole, Il grande sogno e Vallanzasca.
Nato a Roma il 28 luglio 1976, viene lanciato nel mondo del cinema da Mario Monicelli, che lo ha diretto nel suo ultimo lungometraggio, Le rose del deserto (2006). Grazie alla sua versatilità, l'attore romano si divide da anni con successo fra cinema, teatro e televisione. Infatti, se sul palcoscenico ha affrontato testi classici come "Uno sguardo dal ponte" di Arthur Miller e "L'uomo dal fiore in bocca" di Pirandello, sul piccolo schermo ha partecipato alla seconda serie di Elisa di Rivombrosa e a due stagioni de La Squadra.
Certamente i suoi ruoli più interessanti sono quelli interpretati sul grande schermo. Da O' Calabrese, lo studente fuori corso e politicamente impegnato de Il grande sogno a Codino, il camorrista schizzato di Sleepless, ha offerto una serie di brevi quanto incisive performance, come un caricaturista che, in breve tempo, riesce a cogliere le caratteristiche peculiari di un volto. Tra gli ultimi ruoli interpretati quello di Rosario in Vallanzasca, nel quale conferma un talento che ricorda i grandi caratteristi del cinema italiano di un tempo, Tiberio Murgia su tutti. A Natale 2015 è nel film di Pieraccioni Il professor Cenerentolo.