Luci ed ombre. Svelato e nascosto. Dentro e fuori, stanze segrete e aste pubbliche.Toccare e non voler toccare.Vedere ed udire.Pezzi ed intero.Diffidenza e fiducia.Tutto il film è permeato da un chiaroscuro di opposti che si attraggono e si intersecano, si cercano, si chiamano e si trovano per poi combinarsi in un meccanismo vincente di ingranaggi che costituisce l'ossatura del film.Un eccezionale Geoffrey Rush, perfettamente calato nel ruolo di un battitore d'asta profesionalmente impeccabile, che tocca a mani nude solo gli oggetti d'arte e vive senza sorta di angoscia in un solitario lusso senza sbavature, che cade vittima dell'inganno ordito dagli unici due amici e dall'unica donna che lo aveva ammaliato.Un inganno che di certo viene avvertito sin dall'inizio, ne viene avvertita l'atmsofera, è palpabile la scivolata, ma fino alla fine rimane il dubbio di chi, come, perchè lo tradirà, rimane il dubbio della relazione tra i suoi nemici. A dire il vero non tutto viene realmente svelato, rimane un margine di scuro negli incastri tra i personaggi oltre il "the end".Uno scuro che però non tiene l'attenzione su di sè, perchè in verità l'attenzione viene catturata tutta dal personaggio di Virgil, non tanto dal dipanarsi della truffa.E' lui il fulcro, il suo sviluppo interiore è quello che affascina davvero.Il suo mondo freddo e rigorso quasi maniacale, ma per lui accettabile, si sfalda sotto il peso dell'amore e della passione, sotto il peso dell'ignoto, perchè Virgil le donne non le conosce, non conosce quelle di carne, conosce solo i ritratti su tela, acquistati truffando alle proprie aste.Ma l'ignoto lo tradisce, come il falsario tradisce l'arte. Però, come afferma Virgil stesso, "Il falsario non resiste alla tentazione di mettere un particolare solo suo in ogni opera che riproduce, è una tentazione troppo forte". E forse per quello, per quel piccolo nascosto punto di verità che c'è in ogni bugia, lui aspetterà il suo amore nella stanza del tempo, in una galleria interminabile di orologi che il tempo sembrano rintoccarlo e renderlo infinito. Una galleria che richiama subito, per la modalità di immagine e per le musiche, quella dei volti di donne della sua collezione privata, quasi a voler sottolineare che la sua donna, la donna di carne mancante tra i quadri, continua a mancare ma che lui la aspetterà per sempre.Una dicotomia di vero/falso fino alla fine, lei ha promesso di amarlo qualunque cosa accada. Lei tornerà?
[+] lascia un commento a miraj »
[ - ] lascia un commento a miraj »
|