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Difficile dare un voto . La collocazione è tra le due e le tre stelle.Sarebbe stato sufficiente, forse ,vedere metà film per trovare, nella propria mente ,il senso della vita e della morte. Dopo immagini meravigliose con colori, natura e musica si dipana, invece ,la noiosa vita della famiglia di un pedante uomo americano degli anni' 50.
Tre figli ed una madre\fanciulla ,vittime rassegnate della parola e dei sermoni del padre e della Chiesa ,vivono una vita media, in una cittadina come tante.
Alla morte di uno di loro( che il pubblico fa fatica ad individuare quale sia) inizia il viaggio simbolico del figlio maggiore nella memoria degli anni passati insieme.
Si intrecciano i ricordi della madre e del padre e si arriva ad una situazione finale di difficile comprensione. Eccesso di misticismo, eccesso di manierismo,psicologismo.
il dolore per la perdita , l'umanità ,la rabbia e altri sentimenti umani sono evitati e sostituiti dalla ricerca della spettacolarizzazione .
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