Il giovane favoloso |
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Un film di Mario Martone.
Con Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis.
continua»
Biografico,
durata 137 min.
- Italia 2014.
- 01 Distribution
uscita giovedì 16 ottobre 2014.
MYMONETRO
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il Germano Meraviglioso
di JonnyLoganFeedback: 32993 | altri commenti e recensioni di JonnyLogan |
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venerdì 15 agosto 2025 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Elio Germano, che non è assolutamente nuovo a mutazioni degne di un Fregoli dei giorni nostri, difficile dimenticare la recente trasformazione in Enrico Berlinguer per la pellicola di Andrea Segre (Berlinguer: La grande ambizione; 2024) e ancor prima la trasformazione nel pittore Reggiano Antonio Ligabue, si trasforma in tal caso nel ribelle Giacomo Leopardi, in maniera al solito totale, imbarazzante per la precisione con la quale viene posta in essere, Mario Martone lo porta a uno sforzo al solito estremo e Germano non diventa Leopardi ma “lo é”, con le medesime fattezze e difficoltà motorie dell’autore de Lo Zibaldone in presenza di tutto il suo pessimismo capace immediatamente di tramutarsi in poesia, pensieri innovativi riguardanti la concezione dubitativa dell’esistenza umana. Ad affiancare Germano, sul quale poggia il nucleo più vivo e centrale della pellicola, Massimo Popolizio nel ruolo dell’austero padre Monaldo, intellettuale devoto e coercitivo verso uno studio che avrebbe potuto portare la già precaria salute del figlio a peggiorare ulteriormente. Martone dal canto proprio aggiunge un’abilità non indifferente nel tentativo di fotografare l’etica e l’epopea Leopardiana rivista tra discorsi colti e sullo sfondo di una Recanati intravista fra le volte di una biblioteca dalle proporzioni Alessandrine, per l’occasione gli eredi della famiglia Leopardi decisero di dare libero accesso alla villa di famiglia, così come le lente peregrinazioni che mai si concedono, o quasi, a vedute in esterna se non per inneggiare alle forze della natura in maniera aulica. Una pellicola che si lascia vedere per cercare di inquadrare meglio una figura che nel corso della pellicola si abbandona alla sola attività per la quale divenne famosa, la Poesia, ma che in realtà era un intellettuale a tutto tondo capace di sfruttare una memoria fotografica (eidetica) per apprendere quante più informazioni di ogni genere e possibili. Piacerà a chi dell’intellettuale mantiene un ricordo meramente scolastico e che qui è invece fotografato nella sua veste maggiormente terrena e sempre senza escluderne l’importanza delle opere. E soprattutto a chi ama le ricostruzioni storiche molto accurate.
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