Liberamente ispirato a Cain e Manfred di George Gordon Byron, il film è una rilettura dell'autore e regista Marco Filiberti strutturata come una morality play in un unico arco narrativo, che ruota intorno a un gruppo di giovani artisti radunati in un antico casale toscano, nel quale un grande regista, affrancato da molti anni dal sistema produttivo, allestisce prestigiose produzioni teatrali.