Due volte premio Oscar come miglior attore non protagonista, Mahershala Ali è stato una delle scoperte più sorprendenti e silenziose del cinema americano a cavallo tra il 2010 e il 2020.
Figura di spicco nel panorama cinematografico hollywoodiano contemporaneo per la profondità e la coerenza con le quali affronta ogni ruolo, è un interprete della "sottrazione". Non ha bisogno di grandi gesti o monologhi urlati per lasciare il segno. La sua forza sta nella presenza scenica, nella capacità di comunicare emozioni complesse attraverso sguardi, pause e piccoli mutamenti facciali, portando con sé una dignità naturale, anche in quelli che sono i suoi ruoli più oscuri e marginali.
La formazione teatrale ha influenzato notevolmente il suo approccio al mestiere, permettendogli di lavorare molto sull'interiorità del personaggio e cercando sempre l'umanità anche nei panni dei suoi più controversi personaggi. Non si limita a "recitare" un'emozione, ma la incarna con autenticità. Esemplificativo è il suo breve ma potentissimo Juan in Moonlight, dove è un uomo che vive nel crimine, ma offre affetto e protezione a un bambino emarginato. Un paradosso che ha reso Ali credibile e toccante in gran parte tutte le delicate scene in cui appare con il piccolo protagonista, Alex Hibbert. Similmente accade con il suo Don Shirley in Green Book, dove è il colto e raffinato, ma profondamente solo, pianista che, con grazia e dolore trattenuto, Ali impersona rendendo visibile la frattura tra il suo mondo interiore e quello esterno.
Tutte caratteristiche che ha trasportato anche nel piccolo schermo, dove è diventato protagonista di serial sospesi tra memoria e identità come True Detective, con una precisione definita quasi chirurgica dalla critica.
Inquietante, ma affascinante, freddo e profondo, leggero e manipolatore, ironico ma comunque spirituale, Mahershala Ali è un interprete che non cerca spettacolarità, ma la verità del personaggio, bagnandosi di empatia e misura.
Studi
Nato a Oakland, in California, nel 1974, Mahershala Ali cresce all'interno della comunità cristiana di Hayward, essendo sua madre un ministro della Chiesa Battista. Il padre li abbandona molto presto per seguire le sue aspirazioni di ballerino a Broadway, morendo nel 1994.
Iscrittosi al Saint Mary's College of California di Moraga, in California, si laurea nel 1996 in Comunicazione di massa. Seppur molto sportivo, si smarca da un futuro in questo settore sviluppando un interesse particolare per la recitazione, che decide di seguire frequentando il California Shakespeare Theater dopo la laurea. Presosi un anno sabbatico, si iscriverà al corso d'arte drammatica della Tisch School of the Arts, uscendone laureato nel 2000.
La carriera televisiva
Già a partire dal 2001, ha il ruolo ricorrente del Dr. Trey Sanders, un medico legale che lavorava presso l'ufficio del coroner del Massachusetts, in Crossing Jordan, poi partecipa ad altre serie tv come Fantasmi (2002), NYPD - New York Police Department (2002) e CSI - Scena del crimine (2003).
Si guadagna parti secondarie, principalmente in divisa, anche in Codice Matrix (2003-2004, è un agente operativo dell'unità anti-terrorismo del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti), 4400 (2004-2007, interpreta un ex pilota dell'aeronautica militare statunitense, scomparso durante la guerra di Corea negli Anni Cinquanta e misteriosamente riapparso senza essere invecchiato di un giorno), Alphas (2011-2012, è alto funzionario del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti), Treme (2011-2012, dove è un investigatore privato), House of Cards - Gli intrighi del potere (in ben 33 episodi girati tra il 2013 e il 2016 interpreta l'addetto stampa del Congresso, Remy Danton, che diventa un potente lobbista per la società energetica SanCorp, e successivamente capo dello staff della Casa Bianca sotto l'amministrazione Underwood) e Luke Cage (2016, nel quale veste i panni di uno dei più carismatici e tragici villain della Marvel, Cottonmouth, potente boss criminale di Harlem).
Sulla scia dei suoi due Oscar, avrà il ruolo da protagonista nella terza stagione antologica di True Detective (2019), diventando Wayne Hays, un detective dell'Arkansas State Police, veterano del Vietnam e uomo tormentato da un caso irrisolto che segna la sua vita per oltre trent'anni. Inizialmente, il ruolo di Hays era pensato per un attore bianco. Fu Ali stesso a convincere il creatore, Nic Pizzolatto, a riconsiderare il colore della pelle del personaggio, proponendosi per la parte e pur spiegando di voler essere un personaggio non definito solo dalla razza, ma dalla sua complessità umana.
Ali offrirà una performance magistrale, invecchiando o ringiovanendo nelle tre linee temporali che la serie segue (1980, 1990 e 2015), fino al declino mentale di Hays, ormai affetto da perdite di memoria. Attraverso una variazione di sfumature fisiche, vocali e psicologiche ben distinte, l'attore riesce nell'intento e riceve una nomination agli Emmy come miglior attore protagonista in una miniserie.
A queste presenze catodiche, si aggiungono anche apparizioni in Lie to Me (2009), Law & Order - Unità vittime speciali (2009) e nel film tv L'uomo sbagliato (2010).
Il debutto cinematografico
Più tardivo il suo debutto cinematografico. Nel 2003, esordisce in Making Revolution di Daniel Klein, apparendo in seguito in un piccolo ruolo in Il curioso caso di Benjamin Button (2008) di David Fincher. Affiancherà infatti Taraji P. Henson in molte scene del film come Tizzy, il cuoco della casa di riposo dove Benjamin viene lasciato e che diventerà poi il compagno della madre adottiva, Queenie. Una figura paterna silenziosa ma presente, che contribuisce a creare un ambiente affettuoso e protettivo per del bambino-vecchio nei suoi primi anni di vita.
Dopo Crossing Over (2009) e Predators (2010), viene diretto da Derek Cianfrance nel melodramma Come un tuono (2012), poi passa a John Sayles e al suo G for Sisters (2013). Vittima del razzismo in Supremacy - La razza eletta (2014), entra nel cast di Hunger Games - Il canto della rivolta - Parte 1 (2014) e 2 (2015), come Boggs, un ufficiale militare di alto rango al servizio del Distretto 13 e braccio destro della Presidente Coin.
I due Oscar
Ma è con Moonlight (2016) di Barry Jenkins, che si guadagna il suo primo Oscar come miglior attore non protagonista, poi seguito da un altro Oscar, nella stessa categoria con Green Book (2018) di Peter Farrelly (cui si aggiungerà anche un BAFTA e un Golden Globe). Mahershala Ali è sublime in entrambi i ruoli. Da una parte un pianista di fama mondiale, dall'altra uno spacciatore colto e sensibile, tutt'altro che zotico e gretto come lo stereotipo vuole. Gli antipodi.
Continuerà a offrire intense interpretazioni anche in Il diritto di contare (2016), Roxanne Roxanne (2017) e negli sci-fi Alita - Angelo della battaglia (2019, diretto da Robert Rodriguez) e Il canto del cigno (2021), dove però è il protagonista assoluto. In quest'ultima pellicola, si sdoppierà nel ruolo di Cameron Turner, ma anche in quello del suo clone. Cameron è, infatti, un marito e un padre amorevole, cui viene diagnosticata una malattia terminale. Per proteggere la sua famiglia dal dolore della perdita, accetta di partecipare a un programma sperimentale che prevede la creazione di un clone, identico a lui anche nei ricordi e nella personalità. Il clone, cui verrà dato il nome di Jack, prenderà via via il suo posto nella vita quotidiana, mentre Cameron si ritirerà in un centro isolato per vivere i suoi ultimi giorni.
Si aggiungeranno alla sua filmografia anche i titoli Il mondo dietro di te (2023) e Jurassic World - La rinascita (2025).