La vita tutt'altro che tribolata, e anzi molto avventurosa, in America, di Jeremy Slate: sobrio e ottimo attore statunitense che, con stile, ha saputo farsi valere facendo della sua recitazione una ruvida poesia. Perfetto rappresentante del sogno americano, esempio di raffinatezza recitativa e manifesto del cinema anni Cinquanta e della televisione anni Sessanta, più che un interprete è un impasto di colori ruvidi e sanguigni, di quei simboli western che sono entrati nel mito.
Nato lungo la costa dell'Oceano Atlantico, studiò in un'accademia militare, entrando nei marines alla sola età di sedici anni, mentre, a diciotto, partecipò allo Sbarco in Normandia. Dopo la guerra, lavorò come bagnino e istruttore di nuoto, il tutto continuando i suoi studi e laureandosi con il massimo dei voti in inglese alla St. Lawrence University. Presidente del corpo studentesco, editore del giornale dell'ateneo e membro della squadra di football della facoltà, dopo l'istruzione, fu un radiopresentatore eccezionale, prima per la radio del campus e poi per la CBS e per la ABC. Sposò la reginetta del ballo della sua università, dalla quale ebbe poi tre figli e due figlie. Giovane e con una famiglia che cresceva alle spalle, ebbe una promettente carriera nelle Pubbliche Relazioni per l'azienda W.R. Grace e Company, nella quale lavorò per sette anni, prima di trasferirsi in Perù con la famiglia.
Mentre era nel Sud America, si unì a un gruppo di attori professionisti e fu coinvolto nella produzione di "The Rainmaker" alla Professional English Language Theatre di Lima, arrivando a vincere l'equivalente del premio Tony per la sua recitazione. Dopo un anno sul palcoscenico, lasciò definitivamente il suo lavoro da impiegato e si gettò nella piece vincitrice del Premio Pulitzer "Look Homeward" con 254 repliche a Broadway. L'opera teatrale gli permise di entrare nei meccanismi dello Star System (pur non occupando grandi ruoli) e in quelli della prima televisione anni Cinquanta/Sessanta, soprattutto nella serie "The Aquanauts", partecipando, inoltre, a numerosi programmi televisivi popolari come guest-star: "Perry Mason", "Dr. Kildare", "Alfred Hitchcock presenta...".
Cinematograficamente, apparve in Intrigo Internazionale (1959) di Hitchcock, poi fu accanto a Elvis Presley in Cento ragazze e un marinaio (1962). Frankie Avalon gli ruppe una chitarra in testa in Lezioni d'amore alla svedese (1965) con Bob Hope, si reinventerà stupido in Tra moglie e marito (1963) di John Rich con Janet Leigh e Shelley Winters. Mentre saranno più che celebri le sue morti: sparato in Il Grinta (1969), stessa fine anche nello spettacolare I quattro figli di Katie Elder (1965), entrambi di Henry Hathaway. La morte più orribile arriva invece negli anni novanta con Il tagliaerbe di Brett Leonard nel ruolo del sacerdote Francis McKeen che viene bruciato vivo.
Ritiratosi a Malibu, in California, fu autore delle sceneggiature della serie di pellicole Hell's Belle, dove fu anche attore. Sposato e divorziato con l'attrice Tammy Grimes dal 1966 al 1967, cantautore country e western, muore in un ospedale di Los Angeles all'età di 80 anni, a pochi giorni da un intervento chirurgico per un tumore all'esofago.
