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Giuseppe Pontiggia

Giuseppe Pontiggia ha lavorato come scrittore, è nato il 25 novembre 1934 a Como (Italia) ed è morto il 27 giugno 2003 all'età di 68 anni a Milano (Italia).

Giuseppe Pontiggia, narratore e saggista, nasce a Como nel 1934. Nel 1956 inizia la collaborazione con il Verri, rivista d'avanguardia diretta da Luciano Anceschi, dove nel 1959 esordisce come narratore pubblicando nei Quaderni il lungo racconto autobiografico La morte in banca. A metà degli anni Sessanta inizia la collaborazione con Adelphi - con la quale pubblica nel 1968 L'arte della fuga - e, in seguito con Mondadori, con la quale collabora, sin dal primo numero nel 1961, alla cura dell'Almanacco dello Specchio. Con L'arte della fuga (1968) lo scrittore si avvicina a moduli neoavanguardistici, segnati da peculiari costruzioni verbali. Successivamente ritorna nel solco della tradizione, affidandosi ad impianti narrativi contrassegnati da un'ironia che sfuma sovente in una sentita amarezza esistenziale: ne sono conferma Il giocatore invisibile (Premio selezione Campiello 1978) storia di una feroce polemica sulle pagine di una rivista di filologia classica e Il raggio d'ombra (1983), storia di un gruppo di comunisti clandestini, traditi nel 1927 da un infiltrato. Più recentemente Pontiggia pubblica due opere interessanti anche sul piano della struttura, organizzate come serie di racconti: La grande sera (1989, Premio Strega) e Vite di uomini non illustri (1993, Premio Super Flaiano 1994), biografie di gente comune, redatte nello stile del referto poliziesco e proposte con la stessa tipologia con cui si scrivono le biografie illustri. La soluzione stilistica adottata da Pontiggia riprende in forme allusive i differenti linguaggi con i quali i personaggi hanno vissuto, unendoli a una felice riproduzione della lingua d'epoca, con le sue diverse inflessioni. Con Nati due volte (2000, Premio Campiello 2001) lo scrittore comasco affronta il delicato tema del rapporto d'un padre col figlio disabile affidandosi ad una scrittura che ha nella sapienza aforistica la propria chiave di volta. Prima persona (2002), raccoglie gli interventi che lo scrittore comasco pubblica sull'inserto culturale del Sole 24 Ore: autentici racconti in miniatura sugli argomenti più svariati. All'attività di scrittore Pontiggia affianca un costante impegno critico con una serie di saggi su temi della narrativa classica e moderna (Pindaro, Lucano, Sallustio, Borges, Gadda, Sinisgalli), raccolti nel 1984 nel volume Il giardino delle Esperidi. Da segnalare anche le successive raccolte di scritti saggistici: Le sabbie immobili (1991, Premio Satira Politica Forte dei Marmi 1992) e L'isola volante (1995, Premio Palazzo al Bosco 1996) ed I contemporanei del futuro (1998, Premio Brancati e Premio Rhegium Julii 1999), opere da cui emerge la stretta connessione tra le due attività, narrativa e saggistica, dello scrittore. La costante ricerca sul linguaggio costituisce una peculiarità dell'opera di Pontiggia dando luogo ad attente revisioni e ampliamenti di alcuni lavori precedenti: è il caso de Il raggio d'ombra (1988, II edizione), L'arte della fuga (1990, II edizione) e La morte in banca (1991, III edizione), fino alla seconda edizione de La grande sera (1995) interamente rinnovata. Giuseppe Pontiggia muore a Milano il 27 giugno 2003.
Courtesy of RAI

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Commedia, (Italia - 1995), 115 min.
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