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Rassegna stampa di Dario Argento

Dario Argento è un attore italiano, regista, creatore, produttore, scrittore, sceneggiatore, co-sceneggiatore, montatore, musicista, è nato il 7 settembre 1940 a Roma (Italia). Dario Argento ha oggi 83 anni ed è del segno zodiacale Vergine.

TIZIANO SOSSI
MYmovies.it

La sua è una famiglia artistica. Il padre è produttore cinematografico, la madre di origine brasiliana è una celebre fotografa di moda e collabora con il fratello Elio Luxardo (uno dei più grandi fotografi cinematografici negli anni Trenta e Quaranta). Dario è un ragazzo irrequieto e curioso e nei primi anni del Liceo Classico decide di fuggire di casa arrivando a soli 16 anni a Parigi. Dopo un anno di espedienti torna a Roma e comincia a scrivere su "Paese Sera" come critico cinematografico e qualche articolo verrà pubblicato anche dal francese "Cahiers du cinema". Da critico difende i film di genere: i film di serie B, i gialli , gli horror e gli spaghetti-western. Diventa amico di Sergio Leone, Bernardo Bertolucci e Giuseppe Patroni Griffi. Tra le sceneggiature che scrive alla fine degli anni Sessanta troviamo C'era una volta il west (scritto con Leone e Bertolucci), Metti una sera a cena e Un esercito di cinque uomini. Scrive anche la sceneggiatura di L'uccello dalle piume di cristallo che diventa il suo primo film da regista (musiche di Morricone e fotografia di Vittorio Storaro). Il film esce alla chetichella d'estate ma ottiene un enorme successo di pubblico e viene distribuito in tutto il mondo. È uno dei primi gialli italiani, sulle orme di Mario Bava, Fritz Lang e Hitchcock, ad essere completamente ambientato in Italia. La critica si divide, l'uso massiccio di sangue non viene digerito da quella più tradizionale. La trilogia degli animali prosegue con Il gatto a nove code (con l'americano Karl Malden) e Quattro mosche di velluto grigio (dove in un ruolo troviamo Bud Spencer l'allora testimonial dei western all'italiana). Nanni Balestrini scrive con lui un film piuttosto originale ma senza grosso seguito di pubblico, Le cinque giornate (rivisitazione farsesca e in alcuni momenti commovente della storica battaglia di Milano contro gli austriaci) interpretato da Adriano Celentano. Profondo rosso lo riporta sulla strada del giallo ma con grosse venature horror. Musica e immagini si fondono in uno dei più terrorizzanti film della storia del cinema. Con Suspiria diventa definitivamente uno dei cult-registi più apprezzati negli Stati Uniti. Il film è questa volta completamente horror e anche se in Italia lascia perplessi alcuni fan diventa la sua opera di maggior successo in giro per il mondo. Argento ne gira un seguito ideale con Inferno nel 1980 e poi torna al giallo coi pirotecnici Tenebre e Phenomena. Con Opera del 1987 firma tecnicamente un opera da manuale. Nel frattempo cura alcune produzioni come Demoni diretto da Lamberto Bava e Zombi diretto da George Romero (con il quale firma anche Due occhi diabolici). Dalla collaborazione con la figlia Asia (attrice attiva dal 1987) nascono Trauma, La sindrome di Stendhal e Il fantasma dell'opera. Negli anni Novanta riceve vari riconoscimenti tra cui quello dei "Cahiers du cinema". Il 2001 si apre all'insegna di un giallo tradizionale Non ho sonno, che ancora una volta divide la critica, interpretato dal grande attore bergmaniano Max Von Sydow. Questo "ritnro alle origini" si conferma con una pellicola uscita all'inizio del 2004 Il Cartaio che esplora il mondo dei videogames.

BARBARA PALOMBELLI

«Non ho mai voluto incontrare i politici. Ho sempre pensato che mi avrebbero in qualche modo inquinato. Ho perfino rifiutato gli inviti al Quirinale, quando venivano proiettati i miei film: non sono mai andato. Sono sempre stato “un compagno”, voto a sinistra da sempre, ma ho mantenuto la diffidenza che avevo da ragazzo nei confronti del Palazzo. Ho avuto una simpatia per Bettino Craxi quando fece di tutto per salvare la vita al prigioniero Aldo Moro: era possibile e lui fu il solo a capire che c’era la strada per una trattativa. L’unico che posso dire di avere frequentato è proprio Silvio Berlusconi, come produttore. Il nostro primo incontro, in via Rovani a Milano, è indimenticabile. Mi accolse così: “Argento, mi dica quello che vuole, quello di cui ha bisogno. Noi siamo qui per imparare da lei”. Era un industriale eccezionale, mi parlava sempre di suo padre antifascista, della fuga in Svizzera. Erano i tempi in cui giravo Tenebre, con la sua allora fidanzata Veronica Lario, un’autentica comunista bolognese, seria e determinata, molto silenziosa. Puoi non credermi ma io ero sicuro che Berlusconi fosse di sinistra, non un compagno del Pci, ma un socialista convinto sì. Alla prima del film, al cinema Astra, arrivammo all’ultimo, tutti volevano cedergli il posto, ma lui, sportivo, si sedette accanto a me, per terra, con Veronica».
Dario Argento abita da un anno in un eremo degno dei suoi film più celebri: una casa su due piani accanto alla foresta selvatica del parco dell’Insugherata, un’oasi di verde nascosta in una delle valli che costeggiano la via Cassia. Al cancello, entusiasta, mi racconta che è appena rientrato da un periodo in Canada e negli Stati Uniti: ha finito di girare a Vancouver un episodio della serie Masters of Horror, tele-film mozzafiato firmati da grandi, come John Carpenter, George Romero, John Landis. «Il mio episodio, tratto da Jenzfer ,un fumetto americano degli anni Settanta, è terrificante. E la storia all’inverso della Bella e la Bestia, nel senso che la bestia è lei».

News

Convince il film di Stefano Sollima. Emozionante la consegna del Leone d’oro a Tony Leung Chiu-Wai da parte di Ang Lee.
L'iconico maestro dell'horror italiano riceverà uno speciale riconoscimento nella serata dei premi del prossimo 27 marzo.
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