Un esordio folgorante, quello di Benh Zeitlin, in grado di indirizzare positivamente un'intera carriera dietro la macchina da presa. L'esordio in questione ha il titolo di Re della terra selvaggia e il volto della sua piccola attrice protagonista, Quvenzhané Wallis. Nato come film indipendente a bassissimo budget, questo lungometraggio è diventato il caso della stagione cinematografica 2012, ottenendo l'attenzione della critica e numerosi riconoscimenti.
I primi surreali cortometraggi
Nato e cresciuto nel Queens (New York City), Zeitlin, classe 1982, si è laureato presso la Wesleyan University, dove ha realizzato il suo primo cortometraggio di animazione, Egg (2005). Questa surreale interpretazione in stop-motion del capolavoro di Herman Melville, Moby Dick, è nata nell'ambito del "Court 13", un collettivo indipendente di cineasti, artisti e musicisti, fondato nel 2004 dal filmmaker insieme ai compagni di studi. Il nome del collettivo deriva dal campo di squash della Wesleyan University che i giovani utilizzavano per le riprese dei loro cortometraggi. Nel 2006 Zeitlin gira un altro surreale cortometraggio in stop-motion, The Origins of Electricity, in cui due sfortunate lampadine sono costrette a confrontarsi con gli usi distorti dell'elettricità. Tra questi, l'uccisione nel 1903 dell'elefante Topsy, che aveva provocato la morte di tre persone, tra cui un addestratore, nel luna park di Coney Island. L'animale fu condannato a morte tramite elettrocuzione, con una scarica di 6600 volt, su suggerimento di Thomas Edison, che filmò l'operazione nel documentario Electrocuting an Elephant.
Il racconto dell'uragano Katrina
Dopo la laurea Zeitlin, alla ricerca di nuovi stimoli creativi, inizia a viaggiare, stabilendosi per un certo periodo in Europa. La catastrofe dell'uragano Katrina nell'agosto 2005, con il suo migliaio di morti e gli ingenti danni, richiama il regista in patria e lo spinge a trasferirsi a New Orleans sotto l'urgenza di raccontare la tragedia nel cortometraggio Glory at Sea (2008), in cui un gruppo di persone in lutto e un uomo emerso dalle profondità degli inferi costruiscono una barca dalle macerie dell'uragano per salvare i loro cari risucchiati dal mare.
La consacrazione internazionale
È il 2012 l'anno della consacrazione per Zeitlin. Il regista esordisce nel lungometraggio con Re della terra selvaggia, che si afferma come caso cinematografico della stagione. Basato sulla piece teatrale di Lucy Alibar, il film narra il traumatico passaggio all'età adulta di una bambina di sei anni che perde il padre e, rimasta sola, è costretta a fronteggiare le molteplici minacce della terra ostile in cui vive: le paludi del sud della Louisiana. Un coming of age che assume i toni della lotta per la sopravvivenza, in mezzo a una natura capace di dare la vita ma anche di toglierla impietosamente. Documento prezioso delle reali condizioni di vita delle comunità del sud della Louisiana, film indipendente, realizzato con un budget ristretto e attori sconosciuti, Re della terra selvaggia colpisce per lo stile impresso al racconto e per la stupefacente interpretazione di Quvenzhané Wallis, una ragazzina di nove anni scelta durante un casting con 4000 aspiranti interpreti. L'avventura di Re della terra selvaggia è iniziata al Sundance Film Festival 2012, dove il lungometraggio di Zeitlin ha ottenuto i favori della critica, la benedizione di Robert Redford e il Premio della giuria. Poi è arrivata la Camera d'or al festival di Cannes e, dulcis in fundo, le quattro nomination agli Oscar 2013 - miglior film, migliore regia, migliore attrice e migliore sceneggiatura non originale. La Wallis, subito ribattezzata enfant prodige, si è già meritata un primato: è la più piccola attrice protagonista mai candidata agli Academy Awards.
