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di Roberto Manassero
					
			
							Per gli appassionati di sci italiano, c'è un solo sciatore in grado di avvicinare il mito di Alberto Tomba: Kristian Ghedina. Originario di Cortina, velocissimo, potentissimo, Ghedina ha saputo unire la follia del discesista al talento del campione vero. Il film ne racconta la vita e i successi (e pure qualche inevitabile sconfitta) visitando le sue zone, incontra i suoi vecchi compagni di squadra e qualche suo rivale, guidato dalla voce di Paolo De Chiesa, ex sciatore e da anni voce televisiva dello sci. 
Le storie di sci del sottotitolo sono quelle che Ghedina, De Chiesa e altri ospiti del film raccontano nel corso del film, allargando il ritratto di uno sciatore alla rassegna di un intero movimento. Ghedo è così, guascone, disarmante, irresistibile, un po' grezzo, buonissimo.
Il ritratto poi da intimo diventa collettivo: uno sguardo a tutto campo sul mondo dello sci italiano. Ed è come se la personalità strabordante del Ghedo invitasse ad allargare lo sguardo (come faceva Isolde Kostner prima delle discese: guardare le montagne di fronte la rilassava) per accogliere tutti.