| Anno | 2024 |
| Genere | Drammatico, Thriller |
| Produzione | Gran Bretagna, USA |
| Regia di | Lucy Forbes |
| Attori | Benedict Cumberbatch, Gaby Hoffmann, Jeff Hephner, McKinley Belcher III Phoebe Nicholls, Amy Louise Pemberton, Donald Sage Mackay, Erika Soto, John Doman, William Hope, Adam Silver (II), José Pimentão, Chloe Claudel, Gerard Monaco, Orlando Norman, Ioachim Ciobanu, Stefan Race. |
| MYmonetro | 3,63 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 5 giugno 2024
Una serie drammatica dai toni thriller che vede come protagonista Benedict Cumberbatch.
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CONSIGLIATO SÌ
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New York, metà anni Ottanta. Vincent è l'autore del tv show di successo per bambini "Good Day Sunshine", ma sta attraversando una crisi professionale e soprattutto privata. Il rapporto con la moglie Cassie e con il figlio di nove anni Edgar è sempre più conflittuale, e la dipendenza crescente da alcol e droghe non fa che peggiorare le cose. Una mattina, Edgar viene lasciato andare da solo a scuola ma di lui si perdono le tracce.
Nonostante gli sforzi del detective Ledroit, le ricerche della polizia non portano alla risoluzione del caso, e allora Vincent decide di introdurre il pupazzo Eric disegnato dal figlio come nuovo personaggio del suo programma televisivo, sperando che Edgar possa vederlo e tornare a casa.
Cumberbatch incarna le asprezze e le fragilità di un padre di fronte alla sparizione del figlio. Ma tra dramma familiare, crime story e critica sociale, la miniserie riunisce troppi temi senza riuscire ad approfondirli.
Al centro della miniserie britannica scritta da Abi Morgan (già sceneggiatrice di titoli quali Sex Traffic, The Hour, The Iron Lady, Shame, River) e diretta da Lucy Forbes (The End of the F***ing World) c'è la relazione padre-figlio. Vincent (Benedict Cumberbatch) è un genitore irascibile e fin troppo esigente, e non riesce a instaurare con Edgar un legame basato sulla fiducia amorevole e sul sostegno incondizionato. A sua volta, è rimasto in pessimi rapporti con i propri genitori, una ricca coppia che lo ha cresciuto nell'indifferenza e riempiendolo di farmaci sin da piccolo per curarne alcuni problemi psichiatrici.
Il Muppet gigante e peloso disegnato da Edgar (Ivan Morris Howe) diventa una sorta di tramite tra quest'ultimo e suo padre. Da un lato, un sostitutivo della figura paterna e un modo per conquistare la stima e l'affetto del genitore; dall'altro, una rappresentazione mostrificata della coscienza che appare a Vincent in forma allucinatoria (visibile solo a lui e agli spettatori) mettendolo di fronte ai suoi sbagli e al tempo stesso spronandolo a ritrovare il figlio scomparso.
Cumberbatch è come al solito eccellente nel cucirsi addosso un personaggio odioso e disperato, che vede crollare il proprio nucleo familiare, tra le continue liti con la moglie Cassie (Gaby Hoffmann) e la sparizione del figlio. Attorno al protagonista e alla trama principale si muovono altre, troppe linee narrative e tematiche: la discriminazione razziale e sessuale con cui il detective Ledroit, nero e gay, deve fare i conti mentre conduce le indagini, riaprendo il caso di un ragazzino afroamericano ucciso in circostanze mai chiarite; la pedofilia e lo sfruttamento della prostituzione; il malaffare e la corruzione della politica; la povertà e l'emarginazione sociale dei senzatetto.
Mentre l'elemento di mistero (che fine ha fatto Edgar?) si scioglie a metà serie, i filoni del racconto vengono portati avanti fino alla fine senza però la profondità di scrittura necessaria ad esplorare davvero gli argomenti trattati e a sviluppare con originalità il potenziale della storia.
Un Film bellissimo. Uno "spacco" reale della realt?, delle sue vere storie di uomini, donne, bambini e famiglie. Senza ipocrisie di facciata evidenzia il "mostro" che ? in tutti noi, cio? la parte peggiore di noi, egoistica ed individualista che non riusciamo ad espellere dal nostro quotidiano. Ma finalmente il finale (stupendo..) ci fa comprendere che se guardiamo nel nostro animo, in noi stessi, [...] Vai alla recensione »
Una serie tv ottima rovinata da una regia inconcludente non sono andato oltre il secondo episodio.
Bella, coinvolgente; tanti i temi :relazioni familiari, amicizia, paure, dipendenze. Questa serie mi e' piaciuta molto, Cumberbatch e' un attore straordinario. Mi piace la New York degli anni '80, le musiche, i vestiti... ti sembra di essere li', nel passato, a sbirciare i problemi e la vita di allora.Una bella storia, da vedere.