Un gruppo di nuovi turisti arriva in un resort di lusso della catena White Lotus, questa volta in Thailandia. Tra loro ci sono una coppia composta da un uomo maturo e scorbutico e da una giovane ottimista, ci sono i Ratliff, una famiglia molto abbiente con la figlia però in cerca di spiritualità, e c'è un terzetto di amiche, tra cui un'attrice televisiva di successo. Ci sono poi alcune personalità dell'hotel. Le sorti di quasi tutti loro convergeranno verso una tragica sparatoria. Recensione ❯
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Un feel good movie dallo humour intelligente, che affronta spunti seri con testarda leggerezza. Azione, Commedia - USA2024. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Quando la 93enne Thelma Post viene ingannata da un truffatore telefonico che finge di essere suo nipote, intraprende una pericolosa missione attraverso la città per recuperare ciò che le è stato portato via. Espandi ▽
Thelma Post ha più di novant'anni, è vedova da due, è autonoma ma non cammina più di tanto, anche perché cadere potrebbe risultarle fatale; ci sente solo grazie alle protesi acustiche e la maggior parte delle volte, quando incontra un viso noto, non saprebbe dire con certezza di chi si tratti. La tengono viva uno spirito indomito, una sana curiosità per il presente, e le attenzioni del nipote Daniel. Quando cade vittima di una truffa telefonica, però, la puntura nell'orgoglio è tale che Thelma decide di andarsi a riprendere i soldi che le sono stati rubati, facendo affidamento solo sulla sua determinazione e sullo scooter elettrico di un vecchio amico che vive all'ospizio
«Non pensavo di vivere così a lungo» confessa Thelma a Danny, che si preoccupa per lei e la vorrebbe sempre al sicuro tra le mura di casa. Invece l'età media si è alzata e persino il cinema ha capito che non può più mandare le attrici in pensione a quarant'anni.
L'opera prima di Josh Margolin, ispirata alla figura della vera nonna del regista (e girata nel suo vero appartamento, per le scene che lo prevedono), mette l'anziana signora al centro del racconto e costruisce attorno al suo corpo e alla sua età più che avanzata niente meno che un'action-comedy intelligente e inclusiva. Recensione ❯
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Un dramedy di sei episodi ispirato all'omonimo best seller della pluripremiata autrice Sandra Barneda. Espandi ▽
Gala, una sofisticata esperta di vini di New York, è costretta a fuggire con sua madre Julia e sua figlia Kate a La Muga, un piccolo paese nel nord della Spagna, dopo che il marito accumula ingenti debiti con la criminalità. La serie segue le tre donne mentre cercano di ricostruire le loro vite in un ambiente completamente nuovo, affrontando segreti del passato, conflitti intergenerazionali e sfide personali. Con il tempo, scoprono nuove parti di sé e rafforzano i loro legami familiari, il tutto immerso nella pittoresca campagna spagnola e intrecciato con il mondo del vino.
È davvero bello trovare a giugno un'inaspettata chicca come Tierra de mujeres; la nuova dramedy che riporta in scena Eva Longoria, disponibile su Apple Tv+, è davvero avvincente e brillante, grazie a un mix perfettamente equilibrato di dramma e commedia.
Carmen Maura interpreta Julia con una maestria che dimostra la volontà della produzione di creare un ponte tra le tradizioni narrative statunitensi e il ricco panorama cinematografico spagnolo. La sua interpretazione è magistrale. La serie si distingue anche per la sua eccellente integrazione culturale, che valorizza le diverse origini etniche dei personaggi, rispecchiando le derivazioni narrative. Recensione ❯
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Un viaggio imprevedibile attraverso il tempo e lo spazio che vede protagonisti un gruppo sgangherato di ladri e la loro nuova recluta: un appassionato di storia di 11 anni di nome Kevin. Espandi ▽
Kevin, un undicenne appassionato di storia, si trova catapultato in un'avventura incredibile quando la sua stanza diventa un portale temporale. Insieme a un gruppo di ladri sgangherati guidati da Penelope, viaggia attraverso vari periodi storici, incontrando figure leggendarie e partecipando a eventi straordinari, mentre il gruppo di banditi cerca di sfuggire al Supremo Essere che vuole recuperare la mappa del tempo rubata, e al Male, che la vuole usare per liberarsi dalla sua prigionia.
La serie riesce a catturare l'attenzione sia dei bambini che degli adulti grazie alla sua capacità di mescolare azione, avventura e humor con un tocco di surrealismo. Rispetta l'eredità del film originale, la arricchisce con una nuova vitalità adatta a un pubblico moderno, e dimostra così che è possibile realizzare un remake che onori l'originale pur innovando e adattandosi ai gusti contemporanei. E soprattutto dimostra, come già faceva il film del 1981, che la storia può essere un'avventura incredibile, capace di farci viaggiare attraverso il tempo senza mai uscire di casa... o al massimo entrando nel nostro armadio. Recensione ❯
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L'animazione brasiliana è ancora forte. E questo film ben giostrato lo dimostra. Animazione, Brasile, India2024. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un film d'animazione brasiliano che racconta di una coppia di topi che tenta di salire sull'Arca di Noè. Espandi ▽
Tito e Vinni sono un duo musicale di scarso successo. Tito è slanciato, Vinni tarchiato e tutti e due sono dei topolini che vivono alla giornata. Il loro mondo, letteralmente, sta per cambiare: Vinni ha carpito di nascosto il dialogo tra Dio e Noè, con la divinità che ammonisce l'uomo della catastrofe che sta per abbattersi su tutti loro. Il Diluvio Universale è imminente, l'Arca deve essere costruita e gli inviti mandati a tutti gli esseri viventi. C'è solo un problema: Tito e Vinni sono due maschi, e sulla gigantesca imbarcazione solo le coppie di animali potranno trovare rifugio.
Machado (anche sceneggiatore) e Di Leo rimpolpano il mito del Diluvio Universale e il viaggio dell'Arca con anacronismi diretti tra riferimenti a TikTok e selfie, imbevono lo spazio ristretto dell'imbarcazione di tensioni riferite allo sfruttamento delle risorse e alla loro ridistribuzione, caratterizzano le varie razze animali con divisioni tra classi meglio attrezzate per sopravvivere e migranti senza alcuna possibilità di farcela.
È una traccia politica, quella del film, che non tira giù l'intrattenimento ma al contrario lo rende più affilato, pregnante, nell'individuare la posta in gioco come un orizzonte collettivo da raggiungere tutti insieme e per tutti. Recensione ❯
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La storia di un cavaliere mongolo si reiventa come performer, Espandi ▽
I paesaggi di una Mongolia stepposa e invernale fanno da sfondo alla storia di Saina,
mandriano alle prese con condizioni climatiche ed economiche che rendono sempre più
insostenibile il suo lavoro e la sua esistenza. Quello della regista Xiaoxuan Jiang è un percorso classico nel cinema d’autore contemporaneo:
lavori notevoli nel cortometraggio, sviluppo di progetti nei lab dei festival internazionali, e infine
un ritorno al luogo natale come spunto per il film d’esordio. La Mongolia, ritratta in un dramma
delicato sulla resilienza, appare quindi filtrata da una prospettiva che si interroga sui
compromessi necessari nella vita; lavoro e passione, persistenza e pragmatismo, autentica
appartenenza e rappresentazione spettacolare. Recensione ❯
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La tecnologia raschia la superficie delle tradizioni, mettendo a nudo gli strappi nel tessuto culturale. Espandi ▽
In tutti i quattro episodi della serie thailandese Tomorrow and I, realizzata per Netflix, riconosciamo una produzione nazionale emergente nella serialità, visibile anche attraverso alcuni errori formali, ma compensati da soggetti estremamente interessanti.
La serie ha un'impronta distopica e una grande capacità introspettiva, sebbene appaia come una versione asiatica di Black Mirror, essa si focalizza su un tipo di racconto decisamente originale e con punti di vista innovativi rispetto alla ormai strutturata e, forse, oggi ripetitiva serie antologica di Charlie Brooker. Primo aspetto che contraddistingue questo prodotto asiatico, anch'esso antologico, è la costante presenza dell'intelligenza artificiale come core narrativo, sia come soggetto degli episodi sia come elemento integrato nelle trame.
La serie affronta temi che, nel mercato occidentale, sono oggi paradossalmente più difficili da esplorare, non tanto per una questione di bigottismo o di possibilità oggettiva di esplorazione, quanto per le differenze di sensibilità e per alcune logiche editoriali e imprenditoriali che ne minano l'analisi fattuale. Recensione ❯
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Un affresco familiare luminoso ed esplosivo. Uno sguardo che vorrebbe contagiare d'amore l'universo. Drammatico, Messico, Danimarca, Francia2023. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una grande famiglia è immersa nei preparativi di una festa. Tra loro c'è anche la piccola Sol che non vede l'ora di vedere suo padre. Espandi ▽
Nella casa-mondo di una famiglia estesa, Lila Avilés mette in scena un inno alla vita, all’amore e all’arte che celebra la gioia dell’esistere senza temere la morte. Un affresco corale in tono di commedia ma a sfondo drammatico che inquadra nell’immersivo formato 4/3 una giornata speciale di una famiglia estesa. Grazie all’adozione del punto di vista della piccola protagonista Sol (la magnifica esordiente Naima Senties), il film adotta l’approccio innocente alle complessità della vita che, filtrata dallo sguardo infantile, ritorna alla sua dimensione giocosa, caoticamente vibrante e straordinariamente magica. Straordinaria e armonica risulta dunque la forza immaginifica di quest’opera, costruita sugli elementi essenziali, in grado di penetrare l’intimità dei gesti e degli sguardi di ciascun personaggio sapientemente scritto, e sulla capacità dell’arte di illuminare anche i momenti più oscuri dell’esistere. Recensione ❯
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Un viaggio indietro nel tempo, emozionante e esteticamente poetico, per rintracciare le radici di una storia d'amore impossibile da dimenticare. Drammatico, Islanda, Gran Bretagna2024. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia d'amore romantica e una malattia che avanza e che rimette tutto in discussione. Espandi ▽
Kristofer è un signore anziano che scopre di avere una malattia neurologica degenerativa. Il medico gli consiglia di chiudere i conti in sospeso, così decide di partire e dall'Islanda prima va a Londra e poi in Giappone alla ricerca di una donna che non ha mai dimenticato. In tutto questo, sua figlia, preoccupata, continua a chiamarlo.
Un viaggio suggestivo nel tempo e in culture lontane e diverse tra loro. Un film esteticamente poetico che parla di amore, memoria, radici, discriminazioni, ritorni, malattia. Propone tutto questo Baltasar Kormákur, nel portare sullo schermo un'intensa storia d'amore in modo garbato, raffinato, a tratti ironico.
La regia salda e convincente di Kormakur è capace di intrecciare sapientemente piani temporali diversi ed evocare, non senza apprezzabili barlumi di ironia, il tepore della nostalgia. Una nostalgia che attraversa cinquant'anni di vita, percorsi secondo un valore che diventa tatuaggio sulla pelle del protagonista: "Coraggio". Recensione ❯
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Per fare amicizia, Maria si unisce a una scuola per modelle molto ambigua. Espandi ▽
Marija ha tredici anni, un problema alla gamba dalla nascita che la costringe a zoppicare, e una vita priva di sbocchi in un paesino rurale della Lituania. Incontra però la coetanea Kristina, il cui sogno è diventare modella: insieme le due si lasceranno incuriosire da una scuola che promette di insegnare loro il mestiere di modelle. L’esordio alla regia della giovane Saule Bliuvaite è di quelli che lasciano il segno. Con uno stile viscerale ma accattivante, Bliuvaite racconta del rapporto tra delle giovani donne e il loro corpo quando quest’ultimo rappresenta l’unica speranza di un destino diverso, portandole ad abusare di se stesse in nome di un ideale fraudolento. Seppur lucido e mai indulgente, il trattamento che la regista fa del materiale non scade mai nello scabroso o nel cinico, lasciando alle due brave interpreti Vesta Matulyte e Ieva Rupeikaite lo spazio per esprimersi come individui a tutto tondo. È un esordio ad effetto da parte di una giovane autrice con esperienza di prima mano nella materia, e capace di essere sufficientemente ammiccante in termini di stile da farsi notare a livello internazionale. Recensione ❯
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Una panoramica di quello che devono vivere gli abitanti a nord di Siracusa, territorio sacrificato sull'altare del progresso. Espandi ▽
Nella costa est della Sicilia, si patiscono le conseguenze dovute alla presenza del polo petrolchimico siracusano che tanto lavoro ma anche tante conseguenze sul versante della salute ha portato agli abitanti.
Un regista francese e un fotografo palermitano uniscono le loro professionalità per dare voce a chi non ne ha o si è stancato di averne. Non ci sono solo le pur indispensabili e giuste proteste in questo film. C'è anche il ricordo di un mondo che è stato cancellato per fare posto ai fumi delle ciminiere. A rievocarlo è Nino, ora non vedente, che, accompagnato dalla moglie, percorre spazi ormai degradati facendo a sua volta spazio però alla memoria di ciò che un tempo li rendeva vivi e abitabili.
La testimonianza più toccante finisce così con l'essere quella di un bambino che alla richiesta della mamma se voglia andare a vedere dove lavora il papà (ovviamente al petrolchimico) risponde: "No. Perché posso anche morire". Recensione ❯
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La saga di Optimus Prime ritorna all'animazione per i più piccoli, tra scorie del passato e incerti tentativi di rinnovamento. Animazione, Avventura, Azione - USA2024. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il primo film sui Transformers completamente animato in computer grafica che racconta le origini del conflitto tra Optimus Prime e Megatron. Espandi ▽
Nel pianeta Cybertron il sacrificio di Primus consente a tutti i Transformers – alieni dalle sembianze di robot mutaforma - di usufruire dell’Energon per potersi sviluppare. Almeno fino alla guerra con i Quintessenziani, che massacrano i Prime, guerrieri di élite e protettori di Cybertron: a sopravvivere è solo Sentinel Prime, che guida il suo popolo a vivere sotto la superficie del suolo. Scomparsa la Matrice del Comando, l’Energon smette di fluire e solo il lavoro dei minatori, robot privi dell’ingranaggio che consente di trasformarsi, permette di estrarre le risorse residue sottoterra. La speranza è che Sentinel, in uno dei suoi viaggi in superficie, riesca a ritrovare la Matrice e restituire la speranza a Cybertron. Dopo aver saturato l’immaginario collettivo con una lunga serie di film dedicati ai Transformers, l’evoluzione del franchise ha seguito nuove vie: un gradevole e nostalgico spinoff per teenager, Bumblebee, e una sorta di prequel e possibile reboot della saga, Transformers – Il risveglio. Con Transformers One si torna al cinema di animazione e quindi al formato da cui tutto era cominciato, nei lontani anni ’80, quando la Hasbro decise di commissionare a degli scrittori di fantascienza una storia che rendesse più appetibili i pupazzetti da vendere ai ragazzi. La trama elementare e prevedibile mina alla base il coinvolgimento dello spettatore, per nulla agevolato da una grafica piatta, incomparabile rispetto alle impressionanti evoluzioni CGI dei film prodotti da Spielberg. Recensione ❯
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Un continuo flirt con l'eccesso, che intende comunicare attraverso il linguaggio della contemporaneità e delle nuove generazioni. Horror, Thriller - USA, Gran Bretagna2024. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una trama "inusuale" per il regista Shyamalan che ha scelto Josh Hartnett come protagonista. Espandi ▽
Cooper sembra il papà perfetto: accompagna la figlia Riley al concerto del suo idolo, Lady Raven, e fa di tutto per rendere la serata speciale. Almeno finché non scopre che l'evento non è altro che una trappola tesa dall'FBI per catturare il Macellaio, un serial killer implacabile ed efferato. Ma Cooper sa benissimo di chi si tratti. Avrà la meglio l'istinto paterno o l'istinto di sopravvivenza?
Dopo il fallimento di L'ultimo dominatore dell'aria, la carriera di M. Night Shyamalan si è sempre più connotata come una successione di esperimenti in produzioni di media grandezza: "piccoli" film, per lo standard di un blockbuster, in cui sperimentare, applicando un metodo da Ai confini della realtà o da Alfred Hitchcock presenta, trasformando i film in altrettante sessioni di laboratorio. Recensione ❯
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Tre amiche (Joan, Alice e Rebecca), i loro mariti, compagni e amori nelle diverse variazioni del sentimento. Espandi ▽
La Francia, come è noto, è la patria del marivaudage, quella forma teatrale in cui l’intreccio d’amore assumeva forme leggere, eleganti e al contempo anche molto raffinate. Il cinema ha trovato tra i suoi profondi cultori Eric Rohmer e oggi ha in Mouret il più qualificato estimatore.
È con grande sensibilità che vengono descritti e sviluppati i protagonisti legati da reciproca conoscenza che è data da legami di coppia, di amicizia oppure generati da nuovi incontri. Ognuno ha un mondo interiore ed affettivo che spesso si trattiene dal rendere noto, per i più diversi motivi, a chi è più vicino. Mouret ne osserva i nascondimenti, le rivelazioni, le fughe in avanti e il bisogno di stabilità spesso in agguato e desideroso di vantare la propria sussistenza.
Lo fa senza mai giudicare, piuttosto mettendosi a fianco di ognuno di loro disposto ad ascoltarne le ragioni e a comprenderne gli errori che sono dettati dal bisogno di dare un nuovo senso a quella parola (Amore) che si riteneva ormai definita e che invece presenta continuamente nuove possibili letture. Recensione ❯
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Un divertente (e non solo) film girato quasi a budget zero. Espandi ▽
Antonino inanella un colloquio di lavoro dopo l’altro nessuno dei quali lo porta ad un lavoro che abbia o un senso o una remunerazione accettabile. Nel frattempo sopravvive in una coabitazione con un amico che però si rifiuta di prestargli una somma ad integrazione di quella che lui ancora possiede: un euro e quaranta centesimi. Un film sincero, divertente, ricco di occasioni di riflessione su una società che ha sempre meno spazio per il futuro dei giovani. Ha diversi pregi questa opera prima di Antonino Giannotta, cinefilo con 69.000 follower. Quello che fa più notizia (e lo ha già fatto) è il sapere che è stato girato in una settimana durante il periodo pasquale con un budget dalla folle cifra di 1200 euro. La vera notizia è però quella che si tratta di un bell’esordio a cui non mancano né la professionalità della scrittura né la proprietà del linguaggio cinematografico.Giannotta e Lapo Mamoli Aprile, suo cosceneggiatore hanno centrato il bersaglio ed ora si trovano dinanzi al compito più difficile: realizzare un secondo film che sia all’altezza del primo. Recensione ❯
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