Il reboot del remake USA del cult di Shimizu. L'idea resta valida ma col tempo ha perso la sua carica. Recensione di Rudy Salvagnini, legge Veronica Bitto.
di A cura della redazione
2004: Fiona Landers lascia Tokyo per rientrare negli Stati Uniti. 2005: la vita della coppia formata da Faith e William Matheson è turbata dalla grave demenza senile della donna. 2006: la poliziotta Muldoon, vedova con un figlio, deve occuparsi del caso di una donna trovata morta in avanzato stato di decomposizione. Intanto una maledizione aleggia su chiunque venga in contatto con una casa al 44 di Reyburne Drive.
Ju-On: Rancore è stato un film epocale, che ha rafforzato l'egemonia giapponese nel panorama horror, generando una serie di seguiti e un fortunato remake americano. L'idea resta valida, ma ha perso la sua carica originaria.
Nicolas Pesce, giovane regista horror emergente, si adopera al meglio per creare un mood spettrale e inquietante, ma il film non va oltre una ripresa corretta e solo in parte coinvolgente di tematiche fin troppo sfruttate.
In occasione dell'uscita al cinema di The Grudge, Veronica Bitto interpreta la recensione di Rudy Salvagnini.