Anno | 2020 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Spagna |
Durata | 119 minuti |
Regia di | Salvador Calvo |
Attori | Luis Tosar, Álvaro Cervantes, Anna Castillo, Moustapha Oumarou, Miquel Fernández Ana Wagener, Nora Navas, Issaka Sawadogo, Josean Bengoetxea, Belén López, Emilio Buale, Iván Mendes, Djédjé Apali, Adam Nourou. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 20 gennaio 2021
Tre diverse storie s'intersecano per raccontare il dramma che vivono milioni di persone costrette a migrare. Il film ha ottenuto 13 candidature e vinto 4 Goya,
CONSIGLIATO N.D.
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Il dramma dell'emigrazione dall'Africa, il tema dei crimini ambientali e del bracconaggio, il desiderio di raggiungere l'Europa e sfuggire ad un destino di crudeltà e sangue: tutto questo è il film spagnolo, Adù, che intreccia tre storie dove i protagonisti finiscono per incontrarsi cambiando definitivamente il loro destino. Per la regia di Salvador Calvo e la sceneggiatura di Alejandro Hernández è una delle grandi sorprese del botteghino in Spagna.
Dopo numerose serie per la tv spagnola e tantissime collaborazioni anche con Telecinco, canale televisivo di proprietà dell'italiana Mediaset, Salvador Calvo è passato al cinema con il film d'esordio 1898: Los ultimos de Filipinas (uscito nelle sale sul finire del 2016) dove è raccontato l'episodio di uno storico assedio presso un distaccamento spagnolo proprio nelle Filippine con la guerra tra gli Stati Uniti e la Spagna a fare da sfondo.
Ancora una volta Salvador Calvo si immerge nella storia, ma questa volta non guarda al passato coloniale del suo paese come in 1898: Los ultimos de Filipinas e invece preferisce raccontare il presente e le sue contraddizioni. La trama di Adù riesce ad unire la carcassa di un elefante morto dalle zanne strappate, con il tentativo di un bambino di sei anni di arrivare in Europa e la pressione delle persone in fuga dalla tormentata area sub-sahariana per dare vita a un micidiale e complesso cocktail.
Adù è un bambino di 6 anni che cerca di raggiungere l'Europa fuggendo dal Camerun insieme alla sorella di pochi anni maggiore. Un ambientalista non molto lontano dall'aeroporto dove si svolge il suo tentativo di fuga cerca di combattere il bracconaggio, ma anche di capire meglio le ragioni della figlia appena arrivata dalla Spagna. Il terzo elemento del film inizia a Melilla, città autonoma spagnola nel coste del Marocco dove la guardia civil deve fronteggiare una folla furiosa che sogna di raggiungere la penisola iberica. I destini di tutti questi personaggi inconsapevoli e ben distanti l'uno dell'altro finiranno per incrociarsi. Mentre su ognuno di loro incombe lo sguardo profondissimo di Adù.
Per il cast Salvador Calvo si riaffida come in 1898 ancora una volta a Alvaro Cervantes, mentre nei panni del piccolo Adù troviamo Moustapha Oumarou alla sua prima volta al cinema. Partecipa al film anche un attore spagnolo molto famoso come Luis Tosar dalla solida esperienza internazionale (ha lavorato con Jim Jarmusch in The Limits of Control e con Michael Mann nel film dedicato a Miami Vice). Tra le attrici Belen Lopez, Ana Wagener e Nora Navas, tutte molto note in patria.
Film come "Adù" ne sono stati prodotti a grappoli negli ultimi anni. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: uomini bianchi europei più o meno egoisti se non violenti (specialmente la Polizia). Uomini e donne africani più o meno di animo nobile e sognatore. Però ci sono anche degli africani cattivi: i poliziotti, guardaunpò.