umberto
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giovedì 21 marzo 2019
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captain marvel
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Non conoscendo minimamente il personaggio del fumetto, sono andato al cinema un po' scettico, ma allo stesso tempo curioso, data l'importanza che viene data a questa eroina in vista del capitolo finale degli Avengers. Forse andava fatto prima e non alla vigilia di Endgame dato che, secondo la linea temporale, andrebbe visto per secondo, ma, probabilmente, è stata fatta questa scelta per non far perdere d'interesse le altre pellicole dato che si ha l'impressione che Captain Marvel sia la più forte fra tutti i vendicatori. Nonostante ciò, il film è fatto e collegato bene con tutti gli altri e porta alla luce dei particolari che spiegano degli aspetti importanti e a volte curiosi di tutta la saga.
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Non conoscendo minimamente il personaggio del fumetto, sono andato al cinema un po' scettico, ma allo stesso tempo curioso, data l'importanza che viene data a questa eroina in vista del capitolo finale degli Avengers. Forse andava fatto prima e non alla vigilia di Endgame dato che, secondo la linea temporale, andrebbe visto per secondo, ma, probabilmente, è stata fatta questa scelta per non far perdere d'interesse le altre pellicole dato che si ha l'impressione che Captain Marvel sia la più forte fra tutti i vendicatori. Nonostante ciò, il film è fatto e collegato bene con tutti gli altri e porta alla luce dei particolari che spiegano degli aspetti importanti e a volte curiosi di tutta la saga. Brie Larson, azzeccata per il ruolo, riesce a dare un'aria quasi antipatica, ma al tempo stesso accattivante al personaggio. Colonna sonora seconda solo a quella dei Guardiani della Galassia e segnalazione particolare per il gatto Goose, assolutamente meravigliiso.
Voto: 8,5
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giordano
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giovedì 21 marzo 2019
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captain marvel
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Per me Captain Marvel è un bellisimo film sia da come è strutturata la storia sia il cast. Nel film ci sono un po di cambiamenti rispetto al fumetto perché nel fumetto Mar-Vel è il primo capitan marvel incece nel film Mar-vel è una scienziata, a me questo adattamento mi è piaciuto molto.
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jlkbest72
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mercoledì 20 marzo 2019
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scontatissimo e poco brillante
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Va bene bisognava vederlo prima di avengers... però tutto quest'entusiasmo per sto film davvero non lo capisco. Fury sembra la brutta copia di "Come ti ammazzo il Bodygard" Io ho trovato il film poco brillante e scontatissimo
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lupodelupis
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mercoledì 20 marzo 2019
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il lavaggio del cervello continua
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c'era un tempo in cui si andava al cinema per sollazzo (beninteso, nulla a che spartire con il detestabile critico cinematografico radical-chic e politicamente corretto), voglia di staccare la spina e "vivere le vite altrui". Per le cose serie c'erano libri e la vita vera senza bisogno che qualcuno ci dicesse "il giusto pensare". Poi venne la Disney che è riuscita nell'intento di distruggere l'universo della fantasia per modellarlo (perfino in ambito Star Wars) alla saga del politicamente corretto e infine la Marvel con la saga degli Avengers. Se Black Panther è stata un picco di creatività positiva perchè basato su una storia radicalmente nuova che non aveva bisogno di riscrivere trame e personaggi per inserire a viva forza ogni minoranza, le ultime puntate di spider man prima e di Avengers poi hanno deciso virato il timone sulla barra dell'ideologia petulante.
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c'era un tempo in cui si andava al cinema per sollazzo (beninteso, nulla a che spartire con il detestabile critico cinematografico radical-chic e politicamente corretto), voglia di staccare la spina e "vivere le vite altrui". Per le cose serie c'erano libri e la vita vera senza bisogno che qualcuno ci dicesse "il giusto pensare". Poi venne la Disney che è riuscita nell'intento di distruggere l'universo della fantasia per modellarlo (perfino in ambito Star Wars) alla saga del politicamente corretto e infine la Marvel con la saga degli Avengers. Se Black Panther è stata un picco di creatività positiva perchè basato su una storia radicalmente nuova che non aveva bisogno di riscrivere trame e personaggi per inserire a viva forza ogni minoranza, le ultime puntate di spider man prima e di Avengers poi hanno deciso virato il timone sulla barra dell'ideologia petulante.
Il film avrebbe dovuto essere l'antefatto che spiega la nascita della Shields e un modo per introdurre la futura sostituita della (inimitabile) Scarlett. Ma è andato oltre.
In questo film abbiamo richiami a Top Gun (in salsa femminile e afroamericana per non parlare del gatto chiamato Goose ...), inseguimenti su caccia-astronavi alla Star-Wars IV, combattimenti ed entità alla matrix, etc etc in un continuo deja-vu che sa di riscrittura. Si va oltre il #metoo in quanto totalmente artificioso (vedere l'eccellente Wonder Woman per capire come si scrive un personaggio supereroe femminile) perchè si introducono anche gli alieni profughi e (udite udite) vittime della diaspora (sic!). Ecco questo tassello mancava. Adesso ci mancano solo i testimoni di Geova e i milionari alla Icardi e poi avremo finito.
Samuel L. Jackson ringiovanito al computer per tutto il film ti da un effetto disturbante perché sai come era negli ultimi film e che quello che vedi è un po' strano. Il personaggio della collega/amica top gun è sostanzialmente inutile e messo lì in modo totalmente programmato come quello della bambina.
Fino alla fine ho sperato in qualcosa di dark con il gatto che si mangiava (sic!) metà dei protagonisti, Brie inclusa ... .
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nino pellino
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domenica 17 marzo 2019
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film interessante
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Buon film della Marvel. Trama discretamente interessante
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sabato 16 marzo 2019
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bellissimo
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ragazzi vi consiglio di andare a vedere questa bomba di film
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sabato 16 marzo 2019
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capitan marvel
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Bellissimo film, consigliato.
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inesperto
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venerdì 15 marzo 2019
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thanos avrà pane per i suoi denti...
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Un viaggio nella memoria perduta di Carol Danvers, una pilota dell'aeronautica statunitense incappata sei anni innanzi in un incidente aereo segretissimo insieme al suo mentore, la dottoressa Lawson. Vers, una brillante e vivace guerriera Kree dotata di un'energia straordinaria, va in missione per difendere la sua gente dalla minaccia degli Skrull. Un popolo perseguitato da un nemico potentissimo è costretto ad azioni riprovevoli per trovare la soluzione ai suoi guai. Un giovane ed arguto agente dello S.H.I.E.L.D. combatte una nuova e sconosciuta minaccia al suo pianeta con grande vitalità e speranza. Sono questi i fili della trama che si intrecciano nella storia della potentissima Captain Marvel.
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Un viaggio nella memoria perduta di Carol Danvers, una pilota dell'aeronautica statunitense incappata sei anni innanzi in un incidente aereo segretissimo insieme al suo mentore, la dottoressa Lawson. Vers, una brillante e vivace guerriera Kree dotata di un'energia straordinaria, va in missione per difendere la sua gente dalla minaccia degli Skrull. Un popolo perseguitato da un nemico potentissimo è costretto ad azioni riprovevoli per trovare la soluzione ai suoi guai. Un giovane ed arguto agente dello S.H.I.E.L.D. combatte una nuova e sconosciuta minaccia al suo pianeta con grande vitalità e speranza. Sono questi i fili della trama che si intrecciano nella storia della potentissima Captain Marvel. Un film assolutamente godibile ed all'altezza degli altri del suo filone. Ciò che emerge in particolar modo, e che dà particolare lustro a questo lungometraggio del genere fumettistico, è l'interpretazione della protagonista, già premio Oscar, Brie Larson: eccellente. Anche il sempre ottimo Jude Law contribuisce notevolmente da questo punto di vista.
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loland10
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giovedì 14 marzo 2019
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gatta, sgattona un po' fusa...
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“Captain Marvel” (id., 2019) è il quarto lungometraggio della coppia californiana Anna Boden eRyan Fleck. E’ il ventunesimo film della Marvel Cinematic Universe; scritto dagli stessi registi con G. Robertson-Dworet e J. Schaeffer.
Ironia, autoironia, scherzi, dolcetti, sano equilibrio e politico correct quanto basta per un Marvel che vuoi e (forse) desideri e farsi crogiolare dal sito marchio fedele a se stesso: ecco l’ultimo filmone dalla produzione magniloquente che lascia lo spettatore stordito quanto basta e arzillo perenne quando serve.
Dopo trenta minuti succede poco e quasi…stremato l’orologio si fa guardare, dopo un po’ arriva la guerra intergalattica stile ‘stellari’, il guazzabuglio
E il solito finale dopo i primi titoli di coda, come il solito extra finale (che non è) dopo gli interminabili titoli di schiere di aiutanti, effetti, location, digitalizzazioni, location e non so più contare quant’altro (minuti e minuti.
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“Captain Marvel” (id., 2019) è il quarto lungometraggio della coppia californiana Anna Boden eRyan Fleck. E’ il ventunesimo film della Marvel Cinematic Universe; scritto dagli stessi registi con G. Robertson-Dworet e J. Schaeffer.
Ironia, autoironia, scherzi, dolcetti, sano equilibrio e politico correct quanto basta per un Marvel che vuoi e (forse) desideri e farsi crogiolare dal sito marchio fedele a se stesso: ecco l’ultimo filmone dalla produzione magniloquente che lascia lo spettatore stordito quanto basta e arzillo perenne quando serve.
Dopo trenta minuti succede poco e quasi…stremato l’orologio si fa guardare, dopo un po’ arriva la guerra intergalattica stile ‘stellari’, il guazzabuglio
E il solito finale dopo i primi titoli di coda, come il solito extra finale (che non è) dopo gli interminabili titoli di schiere di aiutanti, effetti, location, digitalizzazioni, location e non so più contare quant’altro (minuti e minuti...), la scrivania, la targa Marvel, il silenzio e il gatto (premio come non protagonista...) che sale sopra, guarda scruta,...pensa di essere ancora sul set. Ed ecco che si chiude il giro...per questa volta.
I fumetti Marvel scavano sempre il fondo, raschiano bene il barile, aggiustano a piacere il piatto. Servono bene la misure delle porzioni (con bis a volontà…), avvolgono lo spettatore, chiosano con intelligenza, usano un sarcasmo pop, arrivano per piacere e riescono a smaliziare anche il non avveduto. Per chi conosce fumetti e capitoli a memoria fa fuori di giuggiole, per altri che vogliono passare il tempo il biglietto ha il suo perché, per altri ancora (che poi sono pochi o molti è tutto relativo) la voglia di già visto e rivisto balza subito adombrando in se una certa noia. Per carità la sensazione può essere soggettiva e molto personale, certo è che all’uscita rimane il fumetto e poco altro (anche se la confezione è di quelle da vetrina).
Impero Kree, Skrull e destini opposti, Nick Fury e S.H.I.E.L.D., Talos e la scatola nera, la dottoressa Wendy ovvero Mar-vell, un oggetto immaginario, il Tesseract, la perdita di un occhio e una scatola in regalo, un(a) felino(a) molto particolare che visita molti luoghi e ha strane ‘fusa’, fino alla fine per chi aspetta tutti (ma proprio tutti) i titolo di coda.
Montagne di fuoco in distanze siderali, mani di fuoco e pugni goldrake, skrull e titani, intelligenze superiori e voli super galattici.
Amori e ricordi, visi lunghi e orecchie sfacciate, miste lune e pianeti, distruzioni e fughe, lacerazioni e titoli.
Restyling e refrain, rivolution e involution, ritorni e intorno(i), madre e figlia, eroina e bambina, fumi e stelle cadenti.
Veste e riveste, visto e non rivisto, veemente e vacillante, voluminoso e vuoto, vistosamente colorato.
Efficacemente distruttivo, effettivamente infuocato, Enterprise fastoso, festosamente fumettistico.
Linearmente facile, lungaggini per prossimo, laconicamente avanti, lungo per altri e corto per il futuro, felino avanti che l’inquadratura si oscura.
Lavato e levigato, lisciato e lineare, lungo il filo della memoria di un bambino in sogno perenne, Aspettando il prossimo sonno e sogno.
“Ti sei chiesta perché gli aerei hanno forma di un uccello…?”. Ecco che l’’inciampo può essere doppio per volare e darsi al volo, per non pensare al sesso degli angeli o forse il doppio senso è involuto.
“Non siamo soli”. Ecco che la frase di allarme è solo indicativa, basta girarsi, è vero Nick, ma gli incontri diventano ‘molto ravvicinati’ (come non pensare a ‘Noi non siamo soli’ frase di lancio tra le altre di ‘Close Encounters of the Third Kind” -1977- di S. Spielberg) e le paure si vincono giocando bene e con il gatto tra le mani…
Brie Larson, (Carol, Vers, Captain Marvel) giostra bene con i suoi poteri ma si ha la sensazione di non ‘accasarsi’ completamente e bene per il proprio vantaggio. Sbadatamente eroina e viso non istrionico.
Samuel L. Jackson)Nick Fury), il più ironico, il guastafeste o il meglio pagato per essere ‘caduto’ bene tra le braccia (accoglienti) della Marvel (Studios).
Annette Bening(Suprema Intelligenza/Mar-Vell/Wendy) ci piglia e accipiglia, forse accipicchia per il nome e la dimostrazione che la Mar-Vell non scherza.
Jude Law(Yon-Rogg): ecco che il nostro attore (preferito?!) si adegua al cerchio o circo Studios Kree. Da A.I. (Artificial Intelligence, 2001) a Y.R. (personaggio a cui bada) il passo è breve e anche il congruo cachet.
Regia a coppia, collaudata senza sbavatura e con i crismi supereroi-ci.
Voto: 6/10 (**½). –non si voglia, non si vuole, non va bene, ad ognuno il suo voto-
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mercoledì 13 marzo 2019
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ma
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