Anno | 2017 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 58 minuti |
Regia di | Luca Contieri |
Uscita | giovedì 12 ottobre 2017 |
Distribuzione | Mescalito Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 29 gennaio 2019
Il racconto in prima persona di un viaggio a piedi fatto dal Duomo di Milano a Roma San Pietro seguendo la Via Francigena. In Italia al Box Office Le energie invisibili - Da Milano a Roma in cammino ha incassato 8,9 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Luca Contieri e Mimmo Lanzafame decidono di raggiungere Roma a piedi partendo da Milano. Vogliono lasciarsi alle spalle tutto quello che di veloce ci condiziona ogni giorno. Il film è il racconto del loro viaggio.
La prima reazione che può cogliere lo spettatore interessato alle documentazioni di viaggi può essere quella del 'deja vu'. Le vie percorribili camminando sono già state affrontate con abbondanza di interventi colti e con spirito di scoperta da, solo per fare l'esempio più noto, Rumiz e Scillitani.
Perché proporre un'ulteriore visione? Perché questa è una modalità particolare di sguardo. Contieri e Lanzafame non hanno inizialmente motivazioni di ordine spirituale o ideologico. Vogliono solo cercare una (lunga) pausa dal ritmo frenetico e misurare la propria resistenza alla fatica (uno dei due ha anche un problema al ginocchio).
Gli incontri che hanno lungo la via Francigena (la strada di pellegrinaggio affrontata per la prima volta dal vescovo Sigerico partito da Canterbury per raggiungere Roma) mutano progressivamente questa prospettiva e aprono il loro sguardo nei confronti di quelle energie che vanno oltre al visibile e che possono essere ri-scoperte solo se ci si concede una possibilità di 'staccare' dal quotidiano incontrando realmente il territorio e le persone. I due pellegrini hanno lo straordinario pregio (straordinario perché oggi sempre più raro) di guardare ai propri compagni di viaggio senza pregiudizi e senza filtri ideologici. Incontrano persone che compiono il percorso per motivi religiosi e offrono loro lo stesso spazio e lo stesso ascolto che danno a chi invece è ateo o si è messo in cammino in ricerca anche solo di se stesso.
Alcune figure inevitabilmente spiccano ma perché è la loro personalità ad essere travolgente. Non si possono dimenticare la 'mitica' Lucia, sempre disponibile a condividere ciò che ha con chi ha bisogno, o Alberto che cammina da anni e pensa positivo con la convinzione che in questo modo otterrà ciò che gli è necessario per andare avanti. Le energie invisibili si presenta così in controtendenza all'effetto che la democratizzazione del mezzo (cioè la disponibilità di mezzi di ripresa e di montaggio alla portata di molti) spesso produce. Troppe volte avere una camera in mano porta dei presunti filmmakers a credersi registi. Senza avere nulla purtroppo da comunicare. In questo caso invece la materia c'è ed è trattata con tatto e coerenza narrativa.