Titolo originale | Mavi Dalga |
Anno | 2015 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Turchia, Paesi Bassi, Grecia, Germania |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Merve Kayan, Zeynep Dadak |
Attori | Ayris Alptekin, Onur Saylak, Baris Hacihan, Albina Ozden, Nazli Bulum Begüm Akkaya, Sude Aslantas, Derya Durmaz, Cüneyt Yalaz, Sefa Tokgoz, Fehime Seven, Tulin Ozen, Banu Fotocan, Sabahattin Aysavki, Nilufer Akin, Nurhayat Boz, Neslihan Acar, Görkem Türkes, Sedat Kalkavan, Hazal Kaya. |
MYmonetro | 3,05 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 27 marzo 2015
CONSIGLIATO SÌ
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Deniz e le sue amiche appartengono alla buona borghesia della provincia turca. Tra poco per loro si tratterà di scegliere l'università e di iniziare una vita fuori dalla casa paterna. Deniz non vede l'ora. Non sa bene cosa scegliere, non sa bene chi amare, se il coetaneo Kaya o il professore Firat, non sa se optare per Istanbul, con le amiche, o per Ankara. Tutto quello che sa è che ha un bisogno impellente di affermare la sua diversità e la sua autonomia.
Scritto e diretto da due donne nate in Turchia che hanno studiato cinema in America, The Blue Wave ha l'andamento molle dell'estate e dell'età di passaggio, in cui si vorrebbe che tutto accadesse subito ma non accade ancora e quando finalmente accade si è come impreparati, nonostante la lunga attesa. È un film che ha l'inquietudine del prima della rivoluzione, per quanto in questo caso il cambiamento in vista sia piccolo e personale, non parli a nome di altri, o solo di un'età. Mentre lo sguardo langue, i discorsi si ripetono e così i percorsi, tra casa e scuola, l'animo è in tumulto, vibra e scalcia, e il film coglie alla perfezione questo ossimoro tra apparenza e interiorità, uno spleen che è ansia di liberarsi e insieme già nostalgia per il guscio, caldo ma stretto.
Attorno a Deniz, alle sue amiche e ai ragazzi che frequentano, più a parole che nei fatti, il mondo sembra respirare con la stessa alternanza d'idee, la stessa incertezza. L'energia elettrica che va e viene, l'erogazione del gas a singhiozzo, se da un lato vanno ad intensificare il senso di precarietà della stagione narrata, dall'altro regalano alla protagonista l'avventura dell'imprevisto. I momenti di buio sono in realtà squarci che illuminano la quotidianità di Deniz, lasciando entrare i primi assaggi della vita adulta.
C'è un'eco di Sofia Coppola nell'empatia con cui le autrici entrano in contatto, tramite l'obiettivo cinematografico, con il loro giovane cast, specie nelle zone di silenzio, nelle metà spezzate delle frasi, nei desideri che restano nascosti. Deniz e le amiche, nella bella sequenza finale sulla spiaggia, lamentano, cantando, che nessuno si accorge di loro, ma Zeynep Dadak e Merve Kayanz le vedono benissimo e ce le restituiscono non invisibili, come si sentono le ragazze a quell'età, ma trasparenti come realmente sono.
Deniz e i suoi amici, che sono stati a separati per l'estate, hanno molto da dirsi e raccontarsi. Mentre gli adulti sono impegnati con la loro vita professionale, Deniz e le sue amiche sono ancora confusi circa i loro piani universitari. Attraverso le preoccupazioni della loro routine quotidiana, fanno progetti per il futuro e le sfide che si ritrovano davanti sono davvero gravose e insidiose. Deniz desidera una vita che è diversa da quella dei suoi amici.