jacopo b98
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giovedì 24 dicembre 2015
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un capolavoro che ci porta all'essenza del cinema!
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In un futuro imprecisato la Terra è ridotta ad una landa desolata e desertica, attraversata solo da bande armate di folli a cavallo di colossali vetture. La più importante di esse, comandata dal feroce Immortan Joe (Keays-Byrne), ha sede in una cittadella scavata nella montagna, nella quale egli ricerca disperatamente un erede maschio sano, violentando periodicamente le sue cinque concubine predilette. Fuori dalla cittadella i sudditi vivono allo stato bestiale, attendendo l’acqua e il cibo che talvolta il crudele leader rilascia dalla fortezza. L’Imperatrice Furiosa (Theron) aiuta però le concubine e fuggire e inizia così un inseguimento senza tregua in cui Immortan schiererà tutto il suo esercito di folli.
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In un futuro imprecisato la Terra è ridotta ad una landa desolata e desertica, attraversata solo da bande armate di folli a cavallo di colossali vetture. La più importante di esse, comandata dal feroce Immortan Joe (Keays-Byrne), ha sede in una cittadella scavata nella montagna, nella quale egli ricerca disperatamente un erede maschio sano, violentando periodicamente le sue cinque concubine predilette. Fuori dalla cittadella i sudditi vivono allo stato bestiale, attendendo l’acqua e il cibo che talvolta il crudele leader rilascia dalla fortezza. L’Imperatrice Furiosa (Theron) aiuta però le concubine e fuggire e inizia così un inseguimento senza tregua in cui Immortan schiererà tutto il suo esercito di folli. Furiosa sarà invece aiutata dalla “sacca di sangue” ex-poliziotto Max (Hardy) e dal “figlio della guerra” Nux (Hoult), oltre che da un gruppo di conterranee alla ricerca di una nuova casa. George Miller, assieme a Brendan McCarthy e Nico Lathouris, ha riportato in vita la sua storica saga post-apocalittica, con un’operazione che in realtà sa di più di reboot che non di sequel: ma Fury Road non è solo un nuovo capitolo che ben si inserisce nella continuità temporale della saga, ma un’opera eccezionale, assoluta e autonoma. Infatti la verità è che Mad Max: Fury Road ha ben altre ambizioni che limitarsi a continuare le avventure del poliziotto: esso vuole essere una eccezionale riflessione cinematografica sia sul modo di fare cinema (e Miller impartisce vere e proprie lezioni di regia e storytelling qui, ma ne parleremo dopo), sia uno sguardo possente e inventivo su un futuro apocalittico incerto come non mai. Il film infatti è primordiale nelle sue scelte narrative, essendo di fatto il più spettacolare e importante attacco alla diligenza dai tempi di Ombre rosse (1939!): Miller chiude sulla blindo-cisterna i suoi 8 personaggi principali e per quasi due ore i motori non si spengono mai, l’attacco e l’inseguimento non cessa mai, tranne per qualche saltuario rabbocco d’olio e una pausa prima del gran finale, le parole dette non sono molte, a prevalere sono i suoni, i rumori, le esplosioni, gli assalti perfettamente coreografati, una musica rock incessante, spesso eseguita “in diretta” dai folli seguaci di Immortan Joe, rocchettari guerrieri. Eppure, nonostante tutto, il film offre uno straordinario svisceramento dei personaggi, di cui conosciamo il carattere, il passato e l’obiettivo finale, e tutto questo passa tramite sguardi, movimenti, pochissimi dialoghi (scritti “da dio” peraltro). Quindi una narrazione di essenzialità unica, molto implicita, ma assolutamente efficace e coinvolgente: come ha detto Miller lo svisceramento caratteriale e l’azione spettacolare qui avvengono in sincrono. Ogni azione, ogni movimento di macchina diventa quindi non solo fondamentale, ma anche davvero significativo, emozionante, coinvolgente, sia per l’eccezionalità del girato (di spettacolarità superlativa) sia per la continua indagine sui personaggi, sulle loro emozioni. Proprio per questo è un film che va seguito attentamente, per non perdere informazioni preziose che Miller continua a fornirci ininterrottamente ogni secondo per 120 minuti. Il regista si affida inoltre ad un montaggio serrato di ferocia ed impatto unici (grazie anche al sovente sincrono musicale), che riesce a far vedere in 5 minuti quello che in un'altra occasione ne avrebbe richiesti 10. Dal punto di vista registico Miller è instancabile: il ritmo non cessa mai, i movimenti di macchina sono più estremi che in un film di Michael Bay, e il fatto che tutto ciò che si vede nel film sia stato fatto realmente (i velivoli sono reali, come esplosioni, coreografie ed acrobazie) rende tutto davvero impressionante. La cosa che colpisce è che un regista di settant’anni giri in modo più “cazzuto” che un giovincello in erba di trenta e questa è la sostanziale spiegazione del perché egli quest’anno merita un Oscar per la regia. La scelta delle inquadrature è compiuta con cura, dato anche l’innato intento estetico e l’esplicita estetica di natura pittorica (evidente specialmente nelle scene della tempesta di sabbia, una delle sequenze più belle, nel senso di belle da vedere, che io abbia mai visto). La fotografia di John Seale predilige colori bollenti quali il giallo e il rosso, e pare non conoscere le mezze misure, come dimostrano le magnifiche scene notturne, sostanzialmente blu. Indimenticabili le musiche di Junkie XL, di impatto e adeguatezza uniche. Infine per concludere il vero capolavoro del film è la sua incisività dovuta a delle atmosfere eccezionali, stabilite in pratica soltanto con l’uso dell’immagine: tutta la questione della dittatura di Immortan Joe ad esempio non ci viene spiegata assolutamente da nessuno, ma la intuiamo e la comprendiamo vedendo le immagini potenti dei suoi figli deformi, delle sue schiave a cui viene succhiato il latte dai seni, del suo popolo sofferente ed implorante. Stesso discorso vale per gli iconici veicoli, creazioni di genialità visiva assoluta, piene di dettagli ammirevoli che catturano l’attenzione dello spettatore. Infine a livello tematico è una riflessione profetica su un futuro incerto, in cui è sempre più difficile comprendere quale sia la decisione migliore da prendere. E anche in questo si dimostra un’opera eccezionalmente moderna ed attuale, capace, con due sole, esemplari frasi di riassumere tutto il dilemma del nostro tempo. Le riporto in seguito:
Il mondo crollava… e ognuno di noi a suo modo era a pezzi… difficile capire chi fosse più folle: io, o gli altri…
Dove dobbiamo andare, noi che vaghiamo per questa terra devastata in cerca di una versione migliore di noi stessi?
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floyd80
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domenica 6 dicembre 2015
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spettacolare
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Spettacolare, non servono parole, non servono tanti aggettivi, non servono sermoni, non servono lungaggini, perché questa pellicola non ne ha bisogno, in questo film tutto è spettacolare dagli effetti speciali, alle scene d'azione (ci sono gli stuntman!), dalla fotografia satura, agli attori, per non parlare delle musiche ah...già e la regia?
Spettacolare.
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Spettacolare, non servono parole, non servono tanti aggettivi, non servono sermoni, non servono lungaggini, perché questa pellicola non ne ha bisogno, in questo film tutto è spettacolare dagli effetti speciali, alle scene d'azione (ci sono gli stuntman!), dalla fotografia satura, agli attori, per non parlare delle musiche ah...già e la regia?
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kammo
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martedì 13 ottobre 2015
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wow!
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Quando l'adrenalina vera incontra l'arte! Film incredibile, se visto al cinema può lasciare letteralmente a bocca aperta.
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kyotrix
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domenica 27 settembre 2015
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staccate il cervello quando lo guardate!
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Mah...tutto azione, tutto una corsa e combattimento. La trama consiste in una fuga e un ritorno, TUTTO QUI? Max sembra quasi un personaggio secondario. Poi, ha perso la parola? Nulla viene spiegato, i suoi incubi (solo flashback), la situazione post apocalittica. Nella seconda parte mi stavo per addormentare tra un botto e l'altro.
Positivi gli effetti, le scene di azione, e la ricreazione dei veicoli speciali.
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alenefertiti
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lunedì 21 settembre 2015
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una corsa tutto fumo e niente arrosto
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Uno dei film e sequel peggiori degli ultimi tempi! Mai annoiata tanto in un cinema, tutto il film consiste in una corsa forsennata che a metà film fa retrofront per continuare nello stesso modo. Una vera delusione per chi come me ha amato Mad Max. La trama banale un'escamotage per poter usare effetti speciali e ingaggiare una corsa forsennata tra mezzi pesanti. Per non parlare del protagonista che sfoggia in tutto il film una sola espressione e ha solo due battute in tutto il film. L'unica nota positiva di tutto il film le belle fanciulle rinchiuse nella cisterna
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william
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domenica 20 settembre 2015
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ottimo
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kaly7
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mercoledì 9 settembre 2015
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capolavoro, per il genere
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Come può un film essere bellissimo solomente con una manciata di dialoghi?.. La risposta guardatela voi stessi! VA VISTO! Stop! Buona visione!
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oscar77
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martedì 8 settembre 2015
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deludente
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deludente è l'unica parola adatta a questa pellicola.ovviamente non è così sotto tutti gli aspetti.la recitazione è buona e Hardy, anche se "strano", mi ha convinto nella parte di Max.bellissime alcune sequenze, come quella in mezzo ai tornado e comunque gli inseguimenti sono mozzafiato però...
partiamo dalla trama, piuttosto oscura e , come oramai è tristemente di abitudine, dà troppe cose per scontate senza spiegarle.in questo film si fatica davvero a capire la storia.inoltre i flashback sono chiari solo a chi ha visto il primissimo della serie Interceptor, quindi per chiunque altro è buio totale.il resto della trama resta comunque ostico, confusionario e molto slegato, inoltre presenta dei madornali errori di sceneggiatura.
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deludente è l'unica parola adatta a questa pellicola.ovviamente non è così sotto tutti gli aspetti.la recitazione è buona e Hardy, anche se "strano", mi ha convinto nella parte di Max.bellissime alcune sequenze, come quella in mezzo ai tornado e comunque gli inseguimenti sono mozzafiato però...
partiamo dalla trama, piuttosto oscura e , come oramai è tristemente di abitudine, dà troppe cose per scontate senza spiegarle.in questo film si fatica davvero a capire la storia.inoltre i flashback sono chiari solo a chi ha visto il primissimo della serie Interceptor, quindi per chiunque altro è buio totale.il resto della trama resta comunque ostico, confusionario e molto slegato, inoltre presenta dei madornali errori di sceneggiatura. ad esempio Furiosa (Theron) chiede a Max il suo nome e lui non risponde, quando poi si ritrovano con le vecchie madri della protagonista, una delle anziane esclama "ora che Max è con noi ,siamo al sicuro" o qualcosa di simile, ma Max il nome non l'ha detto, confermando poi la cosa alla fine del film ,dove rivela il nome.questo è solo un esempio.
passiamo al design, in alcuni punti, ricalca la vecchia serie, in altri è in contrasto con l'ambiente stesso, come ad esempio una mega cassaforte stile banca, lucidissima, all'interno della caverna/covo del cattivone di turno, meccanismi vari che sembrano "troppo perfetti" alcune auto veramente troppo belle e lucide, insomma, siamo lontani anni luce dalle città (più credibili) fatte di rottami, emblema della vecchia serie.parere personale, ma il chitarrista sul blindato dei cattivi è irritante.
per concludere,alla fine il film è composto principalmente da due lunghissimi inseguimenti (uno all'andata e uno al ritorno) s-collegati da sequenze prive di senso e, cosa veramente sconcertante, in realtà la protagonista è Furiosa, perché in sostanza Max è quasi un elemento marginale.
no, decisamente non ci siamo, dal momento che Miller è l'autore della vecchia serie, c'era decisamente da aspettarsi di più.
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liuk!
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sabato 5 settembre 2015
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vergognoso
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Amanti di Mad Max state lontani da questa nefandezza.
Tra lo splatter ed il semicomico, il reboot lancia un'onta sugli splendidi capitoli di Mel Gibson, trasformando il tenebroso personaggio di Max in un gigante muto, un mezzo troglodita attorniato da bellezze sanguinolente e deformi di ogni tipo. Megan Gale nuda su un palo in mezzo al nulla é il simbolo di questa pellicola, difficile aggiungere altro. Lasciamo, quindi, perdere la inesistente trama e la totale mancanza di continuità con il vero (e unico) Interceptor, che purtroppo si disintegra tra due camion verso il finale.
Buttiamoci allora in un necrologio.
Addio V8 e addio Max, scomparsi nel 1985, vi ricorderemo per sempre.
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Amanti di Mad Max state lontani da questa nefandezza.
Tra lo splatter ed il semicomico, il reboot lancia un'onta sugli splendidi capitoli di Mel Gibson, trasformando il tenebroso personaggio di Max in un gigante muto, un mezzo troglodita attorniato da bellezze sanguinolente e deformi di ogni tipo. Megan Gale nuda su un palo in mezzo al nulla é il simbolo di questa pellicola, difficile aggiungere altro. Lasciamo, quindi, perdere la inesistente trama e la totale mancanza di continuità con il vero (e unico) Interceptor, che purtroppo si disintegra tra due camion verso il finale.
Buttiamoci allora in un necrologio.
Addio V8 e addio Max, scomparsi nel 1985, vi ricorderemo per sempre.
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themaster
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venerdì 4 settembre 2015
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settima arte bitches !!!!!!!
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Una postilla sui Mad Max precedenti a questo va fatta,il primo è un bel b-movie,con delle scene d'azione per il budget fantastici,ma che secondo me soffriva di qualche calo di ritmo qua e la nonostante fosse un film ibrido molto bello,il secondo è un capolavoro della storia del cinema,con un budget stavolta più alto ma non esorbitante con cui Miller ha fatto veramente un lavoro eccelso,mentre il terzo,il più spielberghiano della trilogia è una mediocrata incredibile,con un inseguimento finale riciclato anche se comunque bello da guardare e una Tina Turner insostenibile sia nell'interpretazione che nella colonna sonora con l'orrenda We Don't Need Another Hero che è insentibile,una colonna sonora troppo invadente rispetto agli altri e una tamarrizzazione esagerata del protagonista,per il resto gli altri lavori di Miller a parte Happy Feet 1 e 2 sono tutti memorabili e ben fatti,ma con questo Mad Max Fury Road si ritorna alle origini,prima di tutto la gente non capisce una sega e lo considera un reebot mentre invece è un seguito ufficiale e quarto capitolo della saga,quindi reboot 'sta fava ma va beh.
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Una postilla sui Mad Max precedenti a questo va fatta,il primo è un bel b-movie,con delle scene d'azione per il budget fantastici,ma che secondo me soffriva di qualche calo di ritmo qua e la nonostante fosse un film ibrido molto bello,il secondo è un capolavoro della storia del cinema,con un budget stavolta più alto ma non esorbitante con cui Miller ha fatto veramente un lavoro eccelso,mentre il terzo,il più spielberghiano della trilogia è una mediocrata incredibile,con un inseguimento finale riciclato anche se comunque bello da guardare e una Tina Turner insostenibile sia nell'interpretazione che nella colonna sonora con l'orrenda We Don't Need Another Hero che è insentibile,una colonna sonora troppo invadente rispetto agli altri e una tamarrizzazione esagerata del protagonista,per il resto gli altri lavori di Miller a parte Happy Feet 1 e 2 sono tutti memorabili e ben fatti,ma con questo Mad Max Fury Road si ritorna alle origini,prima di tutto la gente non capisce una sega e lo considera un reebot mentre invece è un seguito ufficiale e quarto capitolo della saga,quindi reboot 'sta fava ma va beh.
è un film di immagini che non parla per spiegoni e dialoghi esasperati ma che dice tutto ciò che c'è da dire con la regia,con il montaggio,con la fotografia,con la recitazione degli attori che vivono veramente stavolta di pochi sguardi e venti battute ognuno,la critica che sento fare nei confronti di questa pellicola è la trama inesistente,mentre invece esiste eccome,solamente che è semplice,lineare ma offre numerosi spunti di riflessione che,come ogni regista capace dovrebbe saper fare,sono inseriti in sottotesto e sfido chiunque a riuscire a non trovarli,abbiamo innanzitutto un mondo che come afferma lo stesso Max è composto da cani randagi,ovvero persone completamente fuori di testa che non fanno altro che vagare e vagare in cerca di benzina,cibo e acqua,vediamo ciò che resta del mondo che è impazzito e il protagonista che ne incarna lo specchio,si sa,lui è diventato un cane randagio in seguito alla morte della moglie e del figlio e solamente dopo è avvenuta l'apocalisse,abbiamo un cattivo,Immortan Joe che è immediatamente iconico,un uomo che esercita una forma di governo dittatoriale e considerato dai suoi sudditi,i figli della guerra,come un Dio e qui abbiamo,tra questi figli della guerra un Nicholas Hoult che regala a noi stolti spettatori una performance incredibile che un chiunque Robert Pattinson o Zach Efron vari si potrebbero solo sognare,qui interpreta appunto uno sgherro di Immortan Joe che,convinto di andare nel Valhalla per i servizi resi si lancia in un'inseguimento senza fine che durerà fino alla fine del film. Charlize Theron è la vera protagonista del film ed è centrale per tutta quanta la durata,cosa che ho trovato davvero molto interessante.
C'è la cosa bellissima di come queste donne nella società di Immortan Joe siano trattate come dei meri oggetti per "fabbricare" bambini e latte materno per nutrire i figli della guerra e tutto il film ruota attorno a Charlize Theron che cerca di portare in salvo le mogli di Immortan Joe,vediamo quindi come il film sia prettamente femminista,cosa che non si può fare altro che gradire,inoltre Max è trattato come fosse proprio un cane perchè parla pochissimo,come negli altri film del resto e per quaranta minuti ha questa museruola che gli copre metà del volto,sbaglia a sparare e deve cedere il fucile alla Theron,quindi il protagonista viene messo in secondo piano risultando comunque cazzuto ma mai al centro dell'attenzione,cosa che dopo tre film era più che lecita.
Parlando del lato tecnico del film non si può far altro che tesserne le lodi e chi lo ha definito bayano e mal fatto probabilmente non ha gusto estetico o ha visto il film sbagliato,la fotografia è spettacolare (rovinata dal 3d),la regia e il montaggio contengono una trovata geniale e innovativa ad ogni scena e anche a livello scenografico,di messa in scena,effetti speciali e stuntmen siamo messi benissimo,nulla risulta pacchiano o fittizio,nulla è lasciato al caso e si fa pochissimo uso di effetti visivi (che ancora oggi molti idioti confondono con gli effetti speciali),il montaggio è sì veloce ma non risulta mai disorientante tranne che in un paio di situazioni,inoltre la scelta di inserire la colonna sonora in tempo reale ed in scena è un colpo di genio incredibile.
In sintesi Mad Max Fury Road è un film su cui si potrebbe discutere per ore e ore,sulla potenza della regia,sulla genialità della messa in scena e sulla qualità complessiva,altrettante ore potrebbero essere spese a parlare delle implicazioni etiche del film e dei suoi messaggi in sottotesto,Fury Road è cinema allo stato puro e chi dice che è brutto,che è mal girato ed è mal fatto è meglio che lasci perdere il cinema e si trovi qualche altro hobby è un film perfetto che mescola adrenalina,emozioni,la cattiveria tipica di Miller e delle trovate a livello estetico e coreografico veramente innovative,un film che è uno dei momenti di cinema più alti di questo 2015,di un regista che come ammesso da Joe Dante è un settantenne che ha insegnato a questi incapaci che girano The Avengers 2 come si fa un film d'azione,d'ora in poi chiunque vorrà girare un film action/thriller,sci fi e fantasy dovrà fare i conti con questo capolavoro,da seppellire vivo chi dice che è brutto. Voto 10/10
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[+] applausi!
(di susanvance)
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