onufrio
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martedì 23 gennaio 2018
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il ritorno di mad max
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Il ritorno al grande schermo di Mad Max avviene nel migliore dei modi. Miller rispolvera il personaggio pur concedendogli poco spazio da reale attore protagonista di questa pellicola ben realizzata con ritmi serrati, incalzanti scene d'azioni accompagnate da una colonna sonora sempre adeguata e da dei costumi e da una scenografia che dà all'occhio.
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emanuelemarchetto
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sabato 18 marzo 2017
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cosa volere di più
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Il regista George Miller torna alla sua creatura originale, realizzando forse il suo capolavoro. Un film totale, dove l'azione la fa da padrone, un'azione vecchio stile, con pochi interventi digitali. La fotografia è fatta di colori caldi e terrosi che sembrano colare dallo schermo, anche se originariamente il regista aveva pensato di utilizzare il bianco e nero. Il montaggio è frenetico, ma puntuale, e non nasconde nulla alla visione.
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Il regista George Miller torna alla sua creatura originale, realizzando forse il suo capolavoro. Un film totale, dove l'azione la fa da padrone, un'azione vecchio stile, con pochi interventi digitali. La fotografia è fatta di colori caldi e terrosi che sembrano colare dallo schermo, anche se originariamente il regista aveva pensato di utilizzare il bianco e nero. Il montaggio è frenetico, ma puntuale, e non nasconde nulla alla visione.
Quello che molti hanno criticato è la sceneggiatura, dicendo che la trama è troppo stiracchiata. In realtà il film è scritto perfettamente, in quanto il mondo che ci si presenta davanti viene raccontato per immagini, dettagli e pochissimi dialoghi messi nel punto giusto: siamo in un futuro post apocalittico dove la società si è riorganizzata in città isolate, ognuna delle quali monopolizza un elemento fondamentale per la sopravvivenza. Le tre città fondamentali sono: Cittadella, comandata da Immortan Joe (Hugh Keays-Byrne), "veterano delle guerre per il petrolio ed eroe della guerra per l'acqua", ha fondato il suo regno sul monopolio dell'acqua e fondato una religione che vede lui come dio, e i suoi guerrieri sottoposti, nati da incesti, quindi tutti malati, sono convinti di poter raggiungere il Valhalla sacrificando la loro vita al sovrano; Gas Town, dove comanda Il Mangiauomini (John Howard), comandante di un'armata formata da "Piromani" (esperti nell'uso di esplosivi) e "Koala" (abili acrobati che si muovono su lunghe aste di metallo). Questa città si basa sul monopolio del carburante, importante quasi come l'acqua in questo futuro, dato che i mezzi di trasporto rappresentano potere e controllo; Bullet Farm, comandata da Il Fattore, controlla il monopolio delle armi, fondamentali per la sopravvivenza in questo mondo ostile. Una volta all'anno queste tre comunità entrano in contatto per degli scambi commerciali. L'Imperatrice Furiosa, serva di Immortan Joe, viene incaricata di portare il carico d'acqua a Gas Town, ma devia per il Luogo Verde, di cui non è sicura neanche l'esistenza.
Non vi dico altro, sta di fatto che la narrazione si sviluppa all'interno di infinite scene d'azione. Questo aspetto può indispettire una parte del pubblico che non ama i film di questo genere. Io mi sento di consigliarlo a chiunque, in quanto siamo davanti ad una vera opera d'arte. I tettagli sono molto importanti per comprendere la mole di lavoro che c'è dietro.
Il film non è un Remake ne un Reboot. È un sequel, anche dal punto di vista concettuale: dopo il futuro distopico del primo capitolo e l'atmosfera post apocalittica del secondo, nel terzo trovavamo un accenno di rinascita della civiltà. In Mad Max: Fury Road troviamo un mondo riorganizzato, dove i più forti schiacciano i più deboli e dove il potere è conquistato subdolamente affamando il popolo. In tutto questo, nel finale viene anche inserito un messaggio ecologista, che non fa mai male.
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dandy
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mercoledì 15 marzo 2017
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una commercialata ipertrofica e nulla più.
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A distanza di 30 anni da "Mad Max oltre la sfera del tuono" Miller torna dietro la macchina da presa con uno scopo ben preciso:riottenere fama e successo riproponendo ciò che lo aveva reso famoso ad un pubblico nuovo.Obbiettivo fin troppo raggiunto.Successo trionfale di pubblico(e addirittura di critica) e ben 6 Oscar su 10 nominations(montaggio;sonoro e montaggio sonoro;scenografie;costumi;trucco e acconciature).90% di scontri,inseguimenti,lotte,stunt,disastri e tragedie varie per mascherare una trama pressochè inesistente(un viaggio d'andata e di ritorno in un deserto,tutto qui).Tecnicamente parlando è ineccepibile naturalmente,anche perchè oggi rispetto a 30 anni fa ci sono i vantaggi offerti dal digitale(ampiamente sfruttati).
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A distanza di 30 anni da "Mad Max oltre la sfera del tuono" Miller torna dietro la macchina da presa con uno scopo ben preciso:riottenere fama e successo riproponendo ciò che lo aveva reso famoso ad un pubblico nuovo.Obbiettivo fin troppo raggiunto.Successo trionfale di pubblico(e addirittura di critica) e ben 6 Oscar su 10 nominations(montaggio;sonoro e montaggio sonoro;scenografie;costumi;trucco e acconciature).90% di scontri,inseguimenti,lotte,stunt,disastri e tragedie varie per mascherare una trama pressochè inesistente(un viaggio d'andata e di ritorno in un deserto,tutto qui).Tecnicamente parlando è ineccepibile naturalmente,anche perchè oggi rispetto a 30 anni fa ci sono i vantaggi offerti dal digitale(ampiamente sfruttati).E come nei film precedenti la violenza esplicita è giustamente limitata.Ma siamo al livello di un sequel roboante e post-apocalittico di "Fast and Furious",con un pizzico di "I mercenari".Le inverosimiglianze abbondano che è un piacere,e così pure gli stereotipi.Hardy è sprecato perchè il suo Max a differenza di Gibson è solo l'ennesimo eroe anonimo indistruttibile e inarrestabile,e non basta l'overdose di sogni,flashback ricorrenti e visioni dei familiari morti a conferirgli spessore.Idem per i personagi femminili.Ci sono le donne di contorno fragili e indifese,quelle un pò più reattive pronte a sacrificarsi se serve,e una Charlize Theron irriconoscibile e priva di un braccio,anch'essa stereotipata come super-donna dura e pura.Megan Gale appare dopo la seconda parte,parla pochissimo ed esce di scena in 10-15 minuti circa:un passo avanti rispetto a quando(non) recitava nei cinepanettoni....Anche i cattivi sono semplicemente.....i cattivi.Immortan Joe ha un look notevole,e basta.Degli altri innumerevoli scagnozzi l'unico a restare impresso è Coma,sorta di musicista appeso a un palco su ruote che schitarra con tanto di casse e amplificatori.Ora,è vero che questi difetti (o almeno parte di essi) c'erano anche nella trilogia originale,ma parliamo del '78-'85.E in quel periodo film così erano una novità assoluta.Oggi di acqua sotto i ponti ne è passata a oceani.E un film ispirato a un film del passato va aggiornato sotto tutti gli aspetti,non solo quello tecnico.Per concludere,la vecchia trilogia di mad Max resta inarrivabile.Questo può andar bene a chi va al cinema per un pò di adrenalina usa e getta,e per sconvolgersi i timpani.
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eleonorapanzeri
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martedì 28 febbraio 2017
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l'amore per la vita in ogni tempo
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Il trailer di questo film non mi convinceva e ho approcciato alla visione in modo scettico e prevenuto, mai mi sono sbagliata così tanto. Mad Max è una distopia fantascientifica pura che ipotizza un mondo ormai al collasso, arido di sentimenti e di umanità. Un pessimismo quello di Miller che spaventa, sgomenta e angoscia, in un film dove ogni singolo particolare è studiato e curato in maniera maniacale. Una sorta di Apocalypto del futuro, dove il mondo subisce una raccapricciante regressione allo stato bestiale, in cui anni di evoluzione hanno solo portato a devastazione e miseria e la domanda che riecheggia come un mantra è: CHI HA DISTRUTTO IL MONDO?
In un deserto globale il mostruoso Immortal Joe fonda un impero assoluto accaparrandosi il controllo di tutte le risorse, tra cui la più importante, l'acqua, dando vita ad un regno di miseria e terrore.
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Il trailer di questo film non mi convinceva e ho approcciato alla visione in modo scettico e prevenuto, mai mi sono sbagliata così tanto. Mad Max è una distopia fantascientifica pura che ipotizza un mondo ormai al collasso, arido di sentimenti e di umanità. Un pessimismo quello di Miller che spaventa, sgomenta e angoscia, in un film dove ogni singolo particolare è studiato e curato in maniera maniacale. Una sorta di Apocalypto del futuro, dove il mondo subisce una raccapricciante regressione allo stato bestiale, in cui anni di evoluzione hanno solo portato a devastazione e miseria e la domanda che riecheggia come un mantra è: CHI HA DISTRUTTO IL MONDO?
In un deserto globale il mostruoso Immortal Joe fonda un impero assoluto accaparrandosi il controllo di tutte le risorse, tra cui la più importante, l'acqua, dando vita ad un regno di miseria e terrore. Una corte degli orrori quella di Joe, composta da sub umani, malati e invasati. Quello che l'anima cela in Mad Max l'aspetto mostra, senza trucchi o inganni. L'accanimento terapeutico portato all'estremo, destinato chiaramente alla sola elitè ed il resto della popolazione schiava e disperata. Le donne tornano ad essere bestie da macello e da riproduzione, come una mandria di giumente da monta. Sembra impossibile ribellarsi o fuggire, oltre alla cittadella vi è solo morte e sabbia. Una bellissima e combattiva donna, Furiosa, raggiunta una posizione di prestigio ha in mente un piano, salvare le povere e bellissime mogli di Immortal Joe, conducendole in un fantomatico luogo sicuro, il posto verde, la casa delle molte madri. Inizia così una corsa contro il tempo, in un mondo in cui resta ben poco se non quella poca tecnologia fredda e meccanica. Aiuterà Furiosa il sensuale e solitario Max, che porta sulla coscienza i fallimenti del suo lavoro e le anime delle persone che non è riuscito a salvare. Adrenalinico, emozionante, ironico e raccapricciante. Un film studiato nel minimo dettaglio, a partire dai nomi dei personaggi fino alla fotografia ed allo struggente binomio tra osceno e sublime. Impeccabile il cast, i costumi e la colonna sonora. Una trama che non si incarta mai e un epilogo equo e struggente in un mondo dove l'amore può essere solo provato intensamente e non vissuto poiché troppi sono i peccati da scontare.
SOLO FANTASCIENZA?
Può darsi, ma ditemi... secondo voi
chi ha distrutto il mondo o lo sta facendo proprio ora?
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luca1968
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martedì 5 luglio 2016
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storia orribile, regia eccezionale
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Quando ero un ragazzino, alla scoperta del cinema, impazzivo per i primi due Mad Max, anzi Interceptor (il terzo era una porcheria). Quando è uscito questo nuovo capitolo, la storia non mi interessava più e ho evitato di vederlo al cinema (ormai non vado più almeno una volta alla settimana, come un tempo): avevo ragione al 50%. La sceneggiatura è persino peggiore dei film originali e Tom Hardy (che normalmente mi piace tantissimo) è la bruttissima copia di Mad Mel (Gibson). Da un lato una interpretazione fiacca e ben poco convinta, dall'altro un personaggio completamente diverso da quello dei primi film. Impacciato e praticamente inetto, alla fine è praticamente solo una spalla per Charlize Theron, vera protagonista, che ruba la scena a tutti.
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Quando ero un ragazzino, alla scoperta del cinema, impazzivo per i primi due Mad Max, anzi Interceptor (il terzo era una porcheria). Quando è uscito questo nuovo capitolo, la storia non mi interessava più e ho evitato di vederlo al cinema (ormai non vado più almeno una volta alla settimana, come un tempo): avevo ragione al 50%. La sceneggiatura è persino peggiore dei film originali e Tom Hardy (che normalmente mi piace tantissimo) è la bruttissima copia di Mad Mel (Gibson). Da un lato una interpretazione fiacca e ben poco convinta, dall'altro un personaggio completamente diverso da quello dei primi film. Impacciato e praticamente inetto, alla fine è praticamente solo una spalla per Charlize Theron, vera protagonista, che ruba la scena a tutti. Dall'altra parte, la regia è impressionante, soprattutto se si considera che George Miller ha ormai 70 anni: le scene degli inseguimenti (cioè quasi tutto il film) sono incredibilmente spettacolari e la fotografia è da urlo. Insomma: voto del cervello 1, voto degli occhi 5, media 3.
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khaleb83
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martedì 10 maggio 2016
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eccellente
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Questo film ha dialoghi ridotti a meno che all'osso e una trama assolutamente prevedibile. Eppure è, tenendo conto del genere, un capolavoro.
Perché ci sono fillm in cui le esplosioni servono a coprire la mancanza di parlato, e film in cui le esplosioni sono il parlato. Un modo differente di comunicare, efficace, assolutamente funzionale a quello che si propongono. Intrattenimento, adrenalina, ma senza rinunciare a mostrare qualcosa che semplicemente è andata storta, che ha lasciato il mondo in preda al delirio più assoluto.
C'è qualche leggerezza? Sicuramente. Probabilmente la più grande è il non voler dare spessore al protagonista, che un po' ne avrebbe beneficiato rendendo l'interpretazione di Hardy memorabile, mentre ce lo ritroviamo un po' sotto tono per gli standard cui ci ha abituato (tranne vistose eccezioni, sempre in grado di comunicare molto anche dietro i ruoli più abbrutiti e meno loquaci), o l'inserimento di alcuni personaggi femminili sinceramente evitabili (sia nell'economia della trama, come quello di Magen Gale, sia per l'incapacità dell'interprete, come nel caso di Rose Huntington-Whiteley).
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Questo film ha dialoghi ridotti a meno che all'osso e una trama assolutamente prevedibile. Eppure è, tenendo conto del genere, un capolavoro.
Perché ci sono fillm in cui le esplosioni servono a coprire la mancanza di parlato, e film in cui le esplosioni sono il parlato. Un modo differente di comunicare, efficace, assolutamente funzionale a quello che si propongono. Intrattenimento, adrenalina, ma senza rinunciare a mostrare qualcosa che semplicemente è andata storta, che ha lasciato il mondo in preda al delirio più assoluto.
C'è qualche leggerezza? Sicuramente. Probabilmente la più grande è il non voler dare spessore al protagonista, che un po' ne avrebbe beneficiato rendendo l'interpretazione di Hardy memorabile, mentre ce lo ritroviamo un po' sotto tono per gli standard cui ci ha abituato (tranne vistose eccezioni, sempre in grado di comunicare molto anche dietro i ruoli più abbrutiti e meno loquaci), o l'inserimento di alcuni personaggi femminili sinceramente evitabili (sia nell'economia della trama, come quello di Magen Gale, sia per l'incapacità dell'interprete, come nel caso di Rose Huntington-Whiteley). Ma questo non incide molto sul bilancio complessivo di un film che è fatto di suggestioni potenti e prepotenti, che parla alla pancia più che alla testa e che non va giudicato male per questo, perché lo fa come nessun altro ha saputo fare negli ultimi anni. Il tasso adrenalinico è ininterrotto, soffocante come dovrebbe essere, gli scenari inimitabili, i deliri in fuoco e lamiera di Miller assolutamente reali davanti agli occhi.
Un film assolutamente da non perdere, finché si ha ancora la capacità di perdersi nella pellicola. Ironicamente, un film "non per tutti".
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niccol� martini
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lunedì 29 febbraio 2016
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azione pura
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Capolavoro d azione e colori
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fedeleto
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domenica 7 febbraio 2016
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corsa verso la redenzione
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In un futuro apocalittico domina un messia che promette il valhalla a soldati folli.Max e furiosa si ribelleranno a questo dominio guidando un autocisterna di benzina,ma la lotta sarà all ultimo respiro.George Miller (interceptor,l olio di lorenzo)riprende la saga di mad max dopo 30 anni,tante cose sono cambiate,a partire dal roccioso Tom Hardy non certo all altezza di Mel Gibson,la storia non proprio originale,e girarlo tutto on the road rischia di appesantire,anche se tra esplosioni e inseguimenti l adrenalina scorre a fiumi.Scenari bizzarri,violento quanto basta ,Charlize Theron combattiva e brava.Senza infamia e lode consigliato solo agli amanti del genere action.
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tyler durden 76
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domenica 7 febbraio 2016
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un deserto ricco d'azione e colori
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Film d'azione più che buono, spettacolare e visionario, e dai colori del deserto che non possono che colpire al centro del cuore lo spettatore . Certo questo MAd Max candidato a 10 premi Oscar, mi pare proprio un esagerazione e forse la dice lunga sulla stagione cinematografica... Nel complesso, seppur siano film diversi, gli ho preferito The Martian!
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raysugark
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martedì 2 febbraio 2016
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mad max fury road
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Il regista e il creatore della leggendaria trilogia post-apocalittica Mad Max, George Miller sarebbe sicuramente ritornato con Mel Gibson a realizzare il quarto capitolo di Mad Max. Però nella pre-produzione ci sono stati moltissimi problemi, dove dopo l'accadimento dell'undici Settembre c'è stato un grosso crollo al dollaro causando problemi al budget della pellicola e Mel Gibson ha scontrato problemi nella vita privata. Dopo aver diretto Happy Feet e Happy Feet 2, nel 2015 George Miller riesce finalmente a realizzare Mad Max Fury Road con protagonisti Tom Hardy nel ruolo di Max Rockatansky e Charlize Theron nel ruolo dell'imperatrice Furiosa. Tom Hardy come Max Rockatansky sorprendere pienamente riuscendo a riprendere quel carattere feroce, quanto Mel Gibson mostrava nella trilogia precedente.
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Il regista e il creatore della leggendaria trilogia post-apocalittica Mad Max, George Miller sarebbe sicuramente ritornato con Mel Gibson a realizzare il quarto capitolo di Mad Max. Però nella pre-produzione ci sono stati moltissimi problemi, dove dopo l'accadimento dell'undici Settembre c'è stato un grosso crollo al dollaro causando problemi al budget della pellicola e Mel Gibson ha scontrato problemi nella vita privata. Dopo aver diretto Happy Feet e Happy Feet 2, nel 2015 George Miller riesce finalmente a realizzare Mad Max Fury Road con protagonisti Tom Hardy nel ruolo di Max Rockatansky e Charlize Theron nel ruolo dell'imperatrice Furiosa. Tom Hardy come Max Rockatansky sorprendere pienamente riuscendo a riprendere quel carattere feroce, quanto Mel Gibson mostrava nella trilogia precedente. Charlize Theron calza benissimo da Furiosa, come figura forte sia emotivamente che volontariamente alla ricerca della redenzione. In questo quarto capitolo di Mad Max a differenza della trilogia precedente, rilascia un marchio da donare speranza alle mogli e al popolo del tiranno Imortan Joe. Dal budget di 150 milioni di dollari incassa 375 milioni di dollari, grazie al talento sia di George Miller che della troupe riuscendo a realizzare dietro le quinte una grandissima lavorazione che ha richiesto tempo. Gli effetti speciali sono stati realizzati da rilasciare a bocca aperta allo spettatore, specialmente nelle scene di scontri alle macchine, della tempesta e infine nelle parti di grandissima follia. Il make-up e i costumi regalano una perfetta maschera per gli attori, completando l'aspetto dei personaggi. La fotografia dona i colori e le luci, da rispecchiare le atmosfere di grande intensità. Il montaggio riesce a rendere la pellicola scatenata, spettacolare, folle ed emozionante in tutta la sua durata. La colonna sonora di Junkie XL accompagna perfettamente l'atmosfera di pura follia, di cui viene mostrato in tutta la durata della pellicola. Il suono elettronico della chitarra e il rimbombo ritmico della batteria rimane appiccicata nei momenti di pura adrenalina, facendo rimanere lo spettatore incollato sulla poltrona. Contemporanea la colonna sonora riesce ad accompagnare anche le scene più emozionanti, sia di epicità che di grande drammaticità. Mad Max Fury Road è uno dei migliori film del 2015.
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