mario nitti
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martedì 7 aprile 2015
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un prodotto commerciale divertente
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Nicky Spurgeon è un truffatore, Jess invece è una bionda che capita per caso sulla sua strada. Prima lei, all’inizio volenterosa dilettante, sarà “educata” all’arte della truffa, poi parteciperà ad alcuni colpi più elaborati.
Non capisco alcune critiche molto negative. Siamo di fronte ad un prodotto commerciale: il film vuole divertire, null'altro, e ci riesce.Da una pellicola come questa ci si attende qualche sorpresa, ritmo e un finale non prevedibile. Forse l’ultima caratteristica è quella rispetto alla quale il film è più carente, ma per il resto accontenta lo spettatore che, uscendo dal cinema, si chiede come sia possibile che lui non abbia mai subito una delle tante micro truffe raccontate nel film.
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Nicky Spurgeon è un truffatore, Jess invece è una bionda che capita per caso sulla sua strada. Prima lei, all’inizio volenterosa dilettante, sarà “educata” all’arte della truffa, poi parteciperà ad alcuni colpi più elaborati.
Non capisco alcune critiche molto negative. Siamo di fronte ad un prodotto commerciale: il film vuole divertire, null'altro, e ci riesce.Da una pellicola come questa ci si attende qualche sorpresa, ritmo e un finale non prevedibile. Forse l’ultima caratteristica è quella rispetto alla quale il film è più carente, ma per il resto accontenta lo spettatore che, uscendo dal cinema, si chiede come sia possibile che lui non abbia mai subito una delle tante micro truffe raccontate nel film.
Adatto ad una serata di svago senza pretese.
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eugenio98
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mercoledì 5 agosto 2015
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un divertente gioco di specchi
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La giovane Jess vuole diventare una professionista del borseggio, guidata da Nick, grande truffatore.
Film del crimine, con un sempre grande Will Smith, Focus è la fusione di vari generi cinematografici che prendono a modello il regista Michael Mann e i tanti echi dei suoi film; basti pensare alle suggestive immagini notturne della metropoli, sempre in movimento, in Collateral o in Heat.
Tra le sequenze più entusiasmanti ed esilaranti c’è sicuramente quella dello stadio, concentrato di idee e talenti che si susseguono a ritmo serrato. Ebbene: tale sequenza rappresenta la punta dell’iceberg del film, ovvero il momento più emblematico, che lo spettatore memorizza meglio, ma che non vorrebbe esaurire tutto.
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La giovane Jess vuole diventare una professionista del borseggio, guidata da Nick, grande truffatore.
Film del crimine, con un sempre grande Will Smith, Focus è la fusione di vari generi cinematografici che prendono a modello il regista Michael Mann e i tanti echi dei suoi film; basti pensare alle suggestive immagini notturne della metropoli, sempre in movimento, in Collateral o in Heat.
Tra le sequenze più entusiasmanti ed esilaranti c’è sicuramente quella dello stadio, concentrato di idee e talenti che si susseguono a ritmo serrato. Ebbene: tale sequenza rappresenta la punta dell’iceberg del film, ovvero il momento più emblematico, che lo spettatore memorizza meglio, ma che non vorrebbe esaurire tutto.
Ma, il tutto restante, conta ben poco!
La sceneggiatura risulta spesso insoddisfacente e non pienamente calibrata: il padre del protagonista è bianco, braccio destro di un riccone e spara al figlio; ciò però si rivela solo alla fine, lasciando non stupito bensì spaesato tanto il figlio che lo spettatore. Non c’è traccia non solo di dialoghi maestosi ma anche di elementi che suscitino qualche interesse.
In definitiva lo spettatore riesce a conservare, “focalizzandola”, soltanto la scena suddetta (lo stadio), comprendendo così che, tutto il film, non è altro che un simpatico gioco di specchi, quasi magico, si potrebbe dire: un piccolo stimolo alla psiche umana, addestrata a pensare ciò che altri ci inducono a pensare.
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elgatoloco
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sabato 11 aprile 2020
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film intelligente ma sostanzialmente"freddo"
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"Focus"/Glenn Ficarra, John Requa, 2015, dove i due registi sono anche pienamente autori della sceneggiatura)è un flm certamente intelligente, per come indaga il paradosso, ossia l'arte del"trucco", dell'"imbroglio"di far sembrare qualcosa, che si limita ad apparire ma non è, l'antica quaestio dei sofisti, degli scettici, del budhismo, poi dei paradossi logici, da Aristotele a Leibniz, a Bernard Bolzano, a Frege, Russell etc ,a anche l'antica quaestio ontologica di Descetes, come anche Shakespeare, Loge de Vega, Calderlon de La Parca, Pirandello...Sovviene(non so se Ficarra e Requa lo conoscano, ma forse sì, forse no, poco importa.
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"Focus"/Glenn Ficarra, John Requa, 2015, dove i due registi sono anche pienamente autori della sceneggiatura)è un flm certamente intelligente, per come indaga il paradosso, ossia l'arte del"trucco", dell'"imbroglio"di far sembrare qualcosa, che si limita ad apparire ma non è, l'antica quaestio dei sofisti, degli scettici, del budhismo, poi dei paradossi logici, da Aristotele a Leibniz, a Bernard Bolzano, a Frege, Russell etc ,a anche l'antica quaestio ontologica di Descetes, come anche Shakespeare, Loge de Vega, Calderlon de La Parca, Pirandello...Sovviene(non so se Ficarra e Requa lo conoscano, ma forse sì, forse no, poco importa...)il paradosso dei mentiori Cretese, ossia quando un Cretese afferma: "Tutti i Cretesi sono mentitori"dove non sappiamo se egli, da buon Cretese, menta, faccia parte del"club dei mentitori"o invece si tiri fuori dal club, ponenendosi come osservatore-affermantee distaccato... estraneo alla querelle-difficle affermarlo. Certo è che tutto il film, dove il"farire selmblant"è prologo indispensabile all'inganno, alla truffa, al raggiro e al borseggio(tutto questo praticano i due protagonisti, maschile e femminile, ma anche gli altri/le altre dell'ambiente in cui sono inseriti...), riesce benissimo, salvo che il"faire semblant"vale meno nella dimsneione delle emozioni, dei sentimenti, al limite in quello meramente behavriostico dei comportamenti, ma anche là, talora, il"Play"è più complesso....Quando, insomma, come quando tra i due protagonisti, "scocca la scintilla", id est l'amore, allora menzogna e inganno sono più difficili da provare e da esprimere. Qui non condivido del tutto quando si dice della"verosimiglianza"di chi(iò protagonista)vive di "inganno intelligent e", truffa, raggioro e poi"ci casca"(falling in love)... No, è possibilissimo che qualche difesa crolli, quando appunto"succede"di innamorarsi, di essere"tapini di fronte all'oggetto d'amore". Succede, si dirà, più che altro agli adolescenti...No, a tutti/e(forse con maggiore prevalenza di "imbranamento"maschile, ma più o meno....tutti/e là). IL fim , non a caso, funziona meglio quando c'è l'agnitio.riconoscimento di quello che sembra essere lo scagnozzo del "grande raggiratore"Garriga(Rodrigo Santoro, decisamente bravo), Owens(Gerald Mc Raney)che invece si rivela essere il padre, altreettanto truquero, del protagonista NickY(un Will Smith in una sua ottima prova)mirabile esempio di agnittio(riconsocimento), eselmento fortissimo del teatro e del cinema migliori di ogni tempo, o quando si inganna un peralro molto intelligente"pollo"cinese con la scelta di un giocatore-portatore di numero, quando il numero gli era stato"propinato"in ogni salsa possibile prima, a "vagonate"piuttosto che , appunto, quando"sccatta la scintilla"tra Nicky e Jess(brabissima Margot Robbie), dove non vale quanto nella famosa chanson di Georges Brassens, "Brave Margot". qui è una Margot oltre sceglia, forse fin troppo. Film intelligente e valido, ma very cool, come detto sopra. El Gato
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nino pell.
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lunedì 16 marzo 2015
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bravi gli attori, avvincente la trama
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Il film racconta la storia di Nick Spugeon, abile genio delle truffe, capace di distrarre l'attenzione delle vittime durante l'azione del raggiro, attraverso una serie di movimenti fisici perfetti ed infallibili. Questa pellicola mi ha sicuramente trasmesso un'impressione positiva grazie alla bravura e all'esperienza recitativa dell'attore Will Smith, il quale riesce a conferire al protagonista della trama un aspetto accattivante, vivace ed interessante. Brava naturalmente anche la co-protagonista, ossia la efficace collaboratrice bionda di nome Jess, interpretata dall'attrice Margot Robbie, la quale si dimostrerà fino all'ultimo fedele e innamoratissima di Nick. Sicuramente una certa ammirazione ho provato per quanto attiene l'aspetto della sceneggiatura che dona alla storia una serie di situazioni rocambolesche, intricate che trasmettono calore e spessore a questo film.
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Il film racconta la storia di Nick Spugeon, abile genio delle truffe, capace di distrarre l'attenzione delle vittime durante l'azione del raggiro, attraverso una serie di movimenti fisici perfetti ed infallibili. Questa pellicola mi ha sicuramente trasmesso un'impressione positiva grazie alla bravura e all'esperienza recitativa dell'attore Will Smith, il quale riesce a conferire al protagonista della trama un aspetto accattivante, vivace ed interessante. Brava naturalmente anche la co-protagonista, ossia la efficace collaboratrice bionda di nome Jess, interpretata dall'attrice Margot Robbie, la quale si dimostrerà fino all'ultimo fedele e innamoratissima di Nick. Sicuramente una certa ammirazione ho provato per quanto attiene l'aspetto della sceneggiatura che dona alla storia una serie di situazioni rocambolesche, intricate che trasmettono calore e spessore a questo film. E poi soprattutto il grande colpo di scena finale (sempre immancabilmente presente in ogni pellicola del genere che si rispetti) che mi ha sorpreso e spiazzato e di cui, per rispetto di chi non ha ancora visto questo film, preferisco non rilevare. Concludo ribadendo: bravi gli attori, avvincente la trama.
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barone16
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martedì 30 giugno 2015
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focus rapisce l'attenzione
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Livello mediocre nei dialoghi ma è comunque una pellicola che si presta bene davanti al pubblico. Ironia pungente e scaltri trucchi criminali formano un binomio vincente. Le location sono azzeccate e anche la trama non è male, con colpi di scena inaspettati. Film divertente e convincente.
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soviet rossija
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domenica 8 marzo 2015
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50 sfumature di will smith
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Pellicola decisamente scontata,particolarmente lenta e quasi pigra ma particolare. Si tratta,in fin dei conti,di una commedia criminale piuttosto calma e serena con pochi colpi di scena e un cast limitato. La trama mostra parecchi vizi formali pur essendo ben articolata e arricchita dall'umorismo,spesso sarcastico e piccante,dei personaggi e dall'ilarità ricercata di molte scene. A dare risalto al film stanno sicuramente l'interpretazione atipica di un Will Smith posato,sarcastico,furbo e molto molto romantico anche se abbastanza ambiguo nella parte del truffatore imbattibile in grado di sfruttare la psicologia umana a suo vantaggio e di Margot Robbie sensuale(seppur velatamente),spiritosa e,soprattutto,innamorata.
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Pellicola decisamente scontata,particolarmente lenta e quasi pigra ma particolare. Si tratta,in fin dei conti,di una commedia criminale piuttosto calma e serena con pochi colpi di scena e un cast limitato. La trama mostra parecchi vizi formali pur essendo ben articolata e arricchita dall'umorismo,spesso sarcastico e piccante,dei personaggi e dall'ilarità ricercata di molte scene. A dare risalto al film stanno sicuramente l'interpretazione atipica di un Will Smith posato,sarcastico,furbo e molto molto romantico anche se abbastanza ambiguo nella parte del truffatore imbattibile in grado di sfruttare la psicologia umana a suo vantaggio e di Margot Robbie sensuale(seppur velatamente),spiritosa e,soprattutto,innamorata. Uniche scene(vagamente) movimentate sono la sequenza della fallimentare truffa iniziale ai danni di Will Smith,le comparse scurrili del compare persiano obeso di Will Smith,lo scambio di battute tra Owens e Mallow nell'appartamento di quest'ultimo,la sequenza finale piuttosto drammatica(ma conclusa da una happy end un po' priva di logica) oltre alle brevissime scene del bar dove un Will Smith finto-sbronzo,irriverente e spaccone ricorda l'ormai,apparentemente,abbandonato ruolo tipico dell'attore. Tutto sommato ne esce un film discreto e romantico,venato di umorismo brillante ma non troppo leggero e una commedia lodevole in alcune rare parti;in cui però si notano evidenti mancanze di grinta e originalità che nemmeno Il poliedrico e,ancora una volta,emotivamente impegnato Will Smith riescono a colmare. Un film adatto ad una serata scialla in compagnia o per chi apprezzò i personaggi di Smith in Hitch e Sette Anime.
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