N-Capace

Film 2014 | Drammatico, +16 80 min.

Anno2014
GenereDrammatico,
ProduzioneItalia
Durata80 minuti
Regia diEleonora Danco
AttoriEleonora Danco .
Uscitagiovedì 19 marzo 2015
DistribuzioneBibi Film
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 3,05 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Eleonora Danco. Un film con Eleonora Danco. Genere Drammatico, - Italia, 2014, durata 80 minuti. Uscita cinema giovedì 19 marzo 2015 distribuito da Bibi Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,05 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 8 giugno 2015

Istintivo e lucido, il primo film di un'autrice teatrale che lavora da sempre sugli intrecci di materia ed emozioni. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, 1 candidatura a Globi d'oro,

N-Capace è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato sì!
3,05/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,10
CONSIGLIATO SÌ
Un coraggioso esperimento linguistico in equilibrio fra autenticità e finzione e un'efficace mappa per raccontare il presente.
Recensione di Paola Casella
Recensione di Paola Casella

Eleonora Danco, autrice e regista teatrale al suo debutto cinematografico, si aggira fra Roma e Terracina vestita di bianco, talvolta in pigiama (con letto annesso), talvolta drappeggiata da una sorta di tunica romana (con in mano un piccone). E fa domande a tutti, soprattutto a suo padre, che risponde infastidito difendendo a spada tratta la sua privacy. Danco interroga il nostro Paese concentrandosi sui suoi due estremi anagrafici: da un lato i giovani e giovanissimi, dall'altro i vecchi e vecchissimi. Le sue domande riguardano i grandi temi della vita - a cominciare dalla morte e dalla possibilità che esita un aldilà - ma anche i problemi della contemporaneità, raccontati nel loro divenire. Così la violenza domestica ritorna nelle parole di un'anziana picchiata per una vita dal marito e in quelli di una ragazza che conosce coetanee malmenate dai fidanzati; la questione del lavoro parte dallo sfruttamento minorile raccontato da un'anziana e atterra alla pizzeria dello zio dove un ragazzo presta servizio dopo la scuola. In mezzo, naturalmente, ci sono tutte le facce contemporanee della disoccupazione giovanile.
Le domande di Eleonora portano l'eco delle inchieste pasoliniane, ma ciò che le distanzia dal sondaggio paragiornalistico è la decontestualizzazione di matrice teatrale. La regista e autrice colloca i suoi intervistandi in luoghi insoliti, creando attorno a loro una coreografia surreale che ha l'effetto di ottenere dai "soggetti" una verità meno condizionata dalla presenza della cinepresa. I suoi interrogativi assumono il ruolo di una sfida, soprattutto nei confronti della figura paterna, e assottigliano il confine fra curiosità e provocazione.
Quel che emerge è un ritratto della contemporaneità in cui passato e presente rivelano una insospettabile continuità (perlopiù in negativo) ma anche quel gap nella trasmissione del sapere (anche solo contadino) che ha lasciato un vuoto cosmico nella percezione di sé e del mondo fra i più giovani. Un vuoto che è prima di tutto culturale (devastante il rapporto fra i ragazzi e la scuola) e poi esistenziale. Ad affrancare la narrazione dalla pesantezza sociologica è l'ironia che appartiene tanto all'intervistatrice quanto agli intervistati - soprattutto gli anziani.
Il punto più debole del film è, paradossalmente, l'eccesso di presenza fisica della Danco, che aggiunge ad una narrazione già fortemente personale (nelle domande, nelle messinscena) alcuni monologhi in voce fuori campo e parecchie immagini di se stessa "teatralizzata" nel contesto urbano e marino. La potenza delle immagini di N-capace, comprese quelle che vedono la regista protagonista, resta comunque fuori discussione: lei immersa in una vasca in mezzo ai biscotti Gentilini, il primo piano della vecchia contadina in mezzo agli ulivi e ai pomodori, il quadro surreale con i due astronauti fra melanzane e i peperoni strategicamente piazzati, l'anziana signora con intorno le scarpe abbandonate (nere, non rosse, per una volta).
N-capace è un coraggioso esperimento linguistico in equilibrio fra autenticità e finzione e un'efficace mappa per raccontare il presente. È anche un affresco postmoderno che mescola arti figurative e inchiesta, performance art e cinema. Un'ibridazione utile - e forse necessaria - per raccontare in modo nuovo questa Italia, oggi.

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N-CAPACE disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 11 aprile 2015
dimmiunacosabella

Il film di Eleonora è un film bello e poetico.E sincero Una delle ultime frasi che Anima in Pena pronuncia è: “Ho tutta questa memoria negli occhi che mi salva” E’ qui la chiave di lettura di tutto il film. Salvarsi, attraverso la memoria. Anche se è un percorso doloroso, straziante. Ma i ricordi sono lì, ti strattonano, non puoi non ascoltarli. Bisogna scendere negli abissi.

lunedì 1 dicembre 2014
mattiabertaina

N-capace, come a dire, “capace, ma anche incapace”. Un viaggio tra Roma e Terracina quello di Eleonora Danco, attrice ed autrice di teatro alla sua opera prima, presentata in concorso alla 32ma edizione del TorinoFilmFestival. La Danco si muove con disinvoltura, avvolta a volte in un pigiama, a volte in una tunica, ponendo domande ai due estremi anagrafici che popolano la terra laziale: da un lato [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Una donna tutta in bianco come un fantasma si aggira per strade e campagne tra Roma e Terracina. Ogni tanto imbraccia un piccone e si scaglia contro brutture architettoniche come il muro dell'Ara Pacis di Richard Meier o il nuovo mercato di Testaccio. A volte dà in escandescenze e magari batte la testa contro una lavagna, in grembiule, come se fosse un personaggio del Ferdydurke di Gombrowicz e si [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

"Noi tutti siamo capaci e incapaci". Dunque, N-Capace, scritto, diretto e interpretato da Eleonora Danco, due menzioni speciali al 32° Torino Film Festival. Già autrice, regista e performer teatrale, nell'esordio al cinema si ritaglia il ruolo di Anima in pena, che viaggia tra Terracina e Roma cercando la tregua con il padre e il permesso della madre per fare il bagno al mare.

NEWS
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mercoledì 18 marzo 2015
 

L'opera prima di Eleonora Danco, N-Capace, già vincitrice di due menzioni speciali all'ultimo Torino Film Festival, ha ricevuto l'importante riconoscimento del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: "Una [...]

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