aristoteles
|
martedì 20 ottobre 2015
|
i grant
|
|
|
|
Un bel 7,5 per questo film di Payne.
I personaggi sono davvero meravigliosi sopratutto i coniugi Grant.
Quando lei,sulla tomba di un vecchio conoscente,alzandosi la gonna,ricorda,diciamo così,tempi passati,ho riso per ore.
Lui,con tre o quattro risposte concise ma ficcanti,quando parla del matrimonio e della famiglia,semplicemente illumina.
Quasi ad inizio film,nel commentare l'epica visione del monte Rushmore e dei quattro presidenti scolpiti,per me era già diventato un mito.
Si va in giro per l'America,in bianco e nero,per ritornare su vecchi luoghi e ricordare il passato,ma lo si fa con la famiglia,che sono presente e futuro negli occhi di David.
[+]
Un bel 7,5 per questo film di Payne.
I personaggi sono davvero meravigliosi sopratutto i coniugi Grant.
Quando lei,sulla tomba di un vecchio conoscente,alzandosi la gonna,ricorda,diciamo così,tempi passati,ho riso per ore.
Lui,con tre o quattro risposte concise ma ficcanti,quando parla del matrimonio e della famiglia,semplicemente illumina.
Quasi ad inizio film,nel commentare l'epica visione del monte Rushmore e dei quattro presidenti scolpiti,per me era già diventato un mito.
Si va in giro per l'America,in bianco e nero,per ritornare su vecchi luoghi e ricordare il passato,ma lo si fa con la famiglia,che sono presente e futuro negli occhi di David.
Il tutto funziona,accompagnato da una storia molto semplice ma mai banale attraverso una sceneggiatura impeccabile.
Ottima anche la fotografia.
Consigliatissimo,originale,poetico,divertente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
giulio dispenza
|
domenica 20 settembre 2015
|
eccentrica commedia on the road in stile americano
|
|
|
|
Dopo il successo di “Paradiso Amaro”, Alexander Payne decide di cambiare totalmente ambientazione, raccontandoci la storia di Woody Grant (Bruce Dern), vecchio e alcolizzato che dal Montana proverà a raggiungere il #Nebraska per riscuotere quella che lui crede sia una vincita di un milione di dollari. Dopo giorni di tentativi infruttuosi, deciderà infine di accompagnarlo in macchina il figlio David (Will Forte). Durante il viaggio i due si fermeranno al paese natio di Woody, dove ci sarà una vecchia rimpatriata tra amici e parenti e Will riscoprirà suo padre.
Perché vederlo. In un’ambientazione quasi surreale, da commedia on the road in classico stile americano, Payne vuole raccontarci il passivo rapporto tra padre e figlio.
[+]
Dopo il successo di “Paradiso Amaro”, Alexander Payne decide di cambiare totalmente ambientazione, raccontandoci la storia di Woody Grant (Bruce Dern), vecchio e alcolizzato che dal Montana proverà a raggiungere il #Nebraska per riscuotere quella che lui crede sia una vincita di un milione di dollari. Dopo giorni di tentativi infruttuosi, deciderà infine di accompagnarlo in macchina il figlio David (Will Forte). Durante il viaggio i due si fermeranno al paese natio di Woody, dove ci sarà una vecchia rimpatriata tra amici e parenti e Will riscoprirà suo padre.
Perché vederlo. In un’ambientazione quasi surreale, da commedia on the road in classico stile americano, Payne vuole raccontarci il passivo rapporto tra padre e figlio. Un rapporto, logorato negli anni, ma che in occasione di questo bizzarro viaggio verso il Nebraska, riprenderà vigore e vitalità. Accompagnato da una fotografia eccezionale, il film, inizialmente con trama semplice, diventerà sempre più coinvolgente dove Will, riscoprirà e rivalutererà suo padre instaurando così un nuovo rapporto reciproco più solido.
Perché non vederlo. Oltre ad essere ben interpretato e ben scritturato, il film prenderà tutte le connotazioni di una pellicola di cinquanta anni fa con vecchi ambientazioni e tempi lunghissimi . Essendo girato anche in bianco e nero, e con pochissimi “colpi di scena”, soprattutto all’inizio il film è facile che possa annoiare lo spettatore, concentrando interamente la sceneggiatura sul l’apatico e passivo Woody.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giulio dispenza »
[ - ] lascia un commento a giulio dispenza »
|
|
d'accordo? |
|
xerox
|
giovedì 3 settembre 2015
|
assolutamente da vedere!
|
|
|
|
BELLISSIMO!!! Bianco e nero; l'America dei grandi spazi, dei grandi silenzi; l'America delle highways e dei motels; l'America che non ha un pelo di Hollywood; la gente vera, l'AMERICA VERA! Cosa pretendere di più?
|
|
[+] lascia un commento a xerox »
[ - ] lascia un commento a xerox »
|
|
d'accordo? |
|
il gabbiano
|
lunedì 4 maggio 2015
|
un viaggio introspettivo nell'america desolata
|
|
|
|
Dopo i successi più che meritati conseguiti con "Paradiso amaro" e "Sideways", Alexander Payne torna alla carica con una deliziosa commedia on the road in bianco e nero, ambientata nell'entroterra statunitense. Il vecchio strampalato Woody Grant (Bruce Dern), irremovibilmente convinto di aver vinto alla lotteria, intraprende un viaggio per le strade del Nebraska per incassare la vincita, accompagnato dal comprensivo secondogenito (Will Forte) e contro il parere della polemica moglie (June Squibb) e del figlio maggiore. Il viaggio però riserverà un tesoro molto più importante: quello del rigenerato rapporto tra padre e figlio, che impareranno a conoscersi, apprezzarsi e confortarsi molto più di quanto abbiano mai fatto prima.
[+]
Dopo i successi più che meritati conseguiti con "Paradiso amaro" e "Sideways", Alexander Payne torna alla carica con una deliziosa commedia on the road in bianco e nero, ambientata nell'entroterra statunitense. Il vecchio strampalato Woody Grant (Bruce Dern), irremovibilmente convinto di aver vinto alla lotteria, intraprende un viaggio per le strade del Nebraska per incassare la vincita, accompagnato dal comprensivo secondogenito (Will Forte) e contro il parere della polemica moglie (June Squibb) e del figlio maggiore. Il viaggio però riserverà un tesoro molto più importante: quello del rigenerato rapporto tra padre e figlio, che impareranno a conoscersi, apprezzarsi e confortarsi molto più di quanto abbiano mai fatto prima. Perché dietro all'ostinata intenzione di Woody di incassare la vincita della lotteria c'è il desiderio puro e spontaneo di lasciare qualcosa di importante ai proprio figli, un'eredità che gli permetta di essere ricordato come un buon padre. Il modo in cui Payne riesce a conciliare tanta purezza di sentimenti in un contesto secco e arido come il Nebraska e i suoi abitanti, è un qualcosa di impressionante. Una pellicola dai ritmi lenti che però mantiene vivo l'interesse nello spettatore. Sceneggiatura molto poetica, Bruce Dern e June Squibb calati alla perfezione nei loro ruoli per nulla semplici, ed egregio il lavoro di regia. Un film piacevole che fa riscoprire dei sentimenti sopiti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a il gabbiano »
[ - ] lascia un commento a il gabbiano »
|
|
d'accordo? |
|
maggie69
|
lunedì 20 aprile 2015
|
non la solita americanata...
|
|
|
|
Una poesia. E per fortuna nessun "Ti voglio bene" é svolazzato, fino alla fine!!!! Bravissimo Dern!!!
La frase della ex di David che l'ha lasciato: "lasciamoci o sposiamoci, badta che ci muoviamo" merita il premio per l'orrore... sarebbe stata ancira meglio se avesse detto "sposiamoci o lasciamoci o facciamo un figlio"... per fortuna lui non é mai stato convinto. Quei due o tre dialoghi tra padre e figlio sul matrimonio sono mitici... film davvero piacevole...
|
|
[+] lascia un commento a maggie69 »
[ - ] lascia un commento a maggie69 »
|
|
d'accordo? |
|
mareincrespato70
|
giovedì 2 aprile 2015
|
un padre e un figlio: viaggio intimo
|
|
|
|
Film struggente e intriso di acuta sensibilità: Alexander Payne si conferma regista pregevole, alfiere di un certo cinema autoriale statunitense che ci riconcilia con il talento narrativo. Storia intensa, affresco della provincia americana immersa negli ambienti paesaggistici e sociali così lontani da New York: qui l'epicentro del racconto è appunto tra il Montana e lo Stato del Nebraska. [+]
Film struggente e intriso di acuta sensibilità: Alexander Payne si conferma regista pregevole, alfiere di un certo cinema autoriale statunitense che ci riconcilia con il talento narrativo. Storia intensa, affresco della provincia americana immersa negli ambienti paesaggistici e sociali così lontani da New York: qui l'epicentro del racconto è appunto tra il Montana e lo Stato del Nebraska.
Film malinconico con un bianco nero che fa da cornice poetica ad una storia che ci parla, a tutto tondo, di rapporto filiale, di quel groviglio di sentimenti, sensazioni e di non-detto che attraversa e innerva il rapporto reciproco tra un padre e un figlio. Pretesto per questo stupendo racconto, un fantomatico biglietto con una presunta vincita di un milione di dollari: la testardaggine di papà Woody Grant (grande la prova d'attore di Bruce Dern), la sua presenza-assenza mentale e fisica ispireranno la pietas filiale del secondogenito David (interpretato da Will Forte). Presente-passato-futuro si intrecciano in un confronto genitori-figli con lo stuolo di parenti, amici e conoscenti ad arricchire e colorire, spesso in maniera inquietante, lo scenario: lo stile di Payne, nel paesaggio provinciale e sconfinato di quest'America profonda, è personale e intimistico, ma risuonano familiari atmosfere, situazioni e intelligenti gags, a volte quasi surreali, stile fratelli Coen.
Cinema di qualità, attori perfettamente integrati nella parte, una sensazione di amara malinconia con il tempo che scorre, ma che attraverso il suo inesorabile fluire non impedisce di ricostruire storie, affetti, situazioni per scolpire poi la lezione definitiva: la vera eredità che ci rende più ricchi non ha a che fare con il denaro, ma con i valori che implicano il rispetto degli altri, anche attraverso il silenzio parlante dell'amorevole compassione che implica il volersi bene veramente.
Nebraska è un'efficace, autorevole, amorevole lezione di vita che scandaglia il semplice registro quotidiano di esistenze comuni; e, per questo, autentiche nella loro icastica rappresentatività. Un film che mi ha emozionato tanto, piccolo grande gioiello.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mareincrespato70 »
[ - ] lascia un commento a mareincrespato70 »
|
|
d'accordo? |
|
luigi chierico
|
giovedì 12 marzo 2015
|
una grande prova
|
|
|
|
Un gioiello per i cultori del Cinema,quello di Bergman,di Dreyer del neorealismo.
Se è vero,come è vero,che da giovani il futuro è roseo,così è altrettanto vero che col passare del tempo il presente è solo grigio,il futuro buio.Il film con il suo grigiore rispecchia il corso del tempo,non ci sono luci e sole ma ombre e strade deserte.
Tutto il film è affidato alla bravura dei quattro principali interpreti della famiglia di Woody Grant(Bruce Dern),David(Will Forte),Kate(June Squibb),Ross(Bob Odenkirk).
Il carico degli anni che rende curvo l’anziano Woody non lo ha privato delle illusioni, dei sogni,della generosità e dell’amore.Basta poco a fargli credere ancora nella fortuna, la dea bendata che può bussare alla porta in ogni momento della vita.
[+]
Un gioiello per i cultori del Cinema,quello di Bergman,di Dreyer del neorealismo.
Se è vero,come è vero,che da giovani il futuro è roseo,così è altrettanto vero che col passare del tempo il presente è solo grigio,il futuro buio.Il film con il suo grigiore rispecchia il corso del tempo,non ci sono luci e sole ma ombre e strade deserte.
Tutto il film è affidato alla bravura dei quattro principali interpreti della famiglia di Woody Grant(Bruce Dern),David(Will Forte),Kate(June Squibb),Ross(Bob Odenkirk).
Il carico degli anni che rende curvo l’anziano Woody non lo ha privato delle illusioni, dei sogni,della generosità e dell’amore.Basta poco a fargli credere ancora nella fortuna, la dea bendata che può bussare alla porta in ogni momento della vita.
Basta una delle tante pubblicità del tipo che tutti riceviamo,“complimenti lei ha vinto”,
a far illudere il fanciullo che è in noi e che col passare degli anni è sempre più fanciullo, a far credere, coma una volta alla Befana. Basta una sola caramella ed una carezza a far portare il sorriso su un volto dalle tante rughe che il tempo con le illusioni ha segnato.Un suo“Grazie”è grande come il mondo e può riempire il cuore di un figlio.
Nell’intima e profonda convinzione di quello che ha ricevuto Woody induce moglie e figli ad affrontare un viaggio per ritirare la somma che ritiene di aver vinto.Dissuadere un vecchio può portarlo alla morte con la più terribile verità“Nessuno più mi crede,nessuno più mi capisce,nessuno più mi ama”.
Così Woody Grant con la bisbetica e loquace moglie Kate, col generoso figlio David e il saggio figlio maggiorenne Ross,intraprende il viaggio della speranza e dell’illusione. Per raggiungere Lincoln nel Nebraska dal Montana,la famiglia Grant, passa dal paese natale di Woody.La prima visita al cimitero tra le tombe dei propri cari dove la signora Kate riconosce tante persone e per tutte ha da dire la sua o“anche lui è qui”.
L’incontro nella cittadina con tutti gli anziani che hanno conosciuto in passato c’è una immediata cordiale e festosa accoglienza al milionario.Quanti amici si rincontrano se tutto va bene,quanti se ne perdono se tutto va male.Dietro gli abbracci e battimano si nasconde in tutti l’interesse a sfruttare la situazione.Tutti vantano diritti e crediti e il rispetto e l’amicizia si trasformano in invidia,odio sino a raggiungere la violenza e,di fronte all’amara verità,la cattiveria,il discredito e la derisione. Nelle mani di Woody non rimane che un pezzo di carta.Tutto sembra perso quando invece c’è da raccogliere un gran maggior premio da “Vincitore”,c’è l’amore grande del figlio minore David,che da bambino sembrava un principe di porcellana,un bacio dallo“stupido idiota”il senso del rispetto e dell’accondiscendenza di David per il riscatto del generoso padre (vi volevo lasciare qualcosa).Woody torna a casa guidando il suo furgone,Kate non c’è a proibirglielo,”Non ha l’Alzheimer,crede in quel che gli dice la gente”.Non è un film di vecchi per vecchi,no è per i giovani che diventeranno vecchi come i loro genitori e nonni.
Malinconia e tristezza accompagnano l’intera proiezione, ricordi struggenti insieme ad avvoltoi,Kate osserva:”Di solito gli avvoltoi girano attorno dopo che si è morti”,ed aggiungo:quando si diventa ricchi.Ottima la prestazione di Bruce Dern e June Squibb, buona degli altri, bella e suggestiva la fotografia del silenzio e della memoria.Bella la colonna sonora.Ecco un capolavoro senza ombra di dubbio;un gioiello va visto non descritto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luigi chierico »
[ - ] lascia un commento a luigi chierico »
|
|
d'accordo? |
|
epassp
|
giovedì 19 febbraio 2015
|
bello
|
|
|
|
Bel film, ottimamente recitato dai protagonisti e bella ambientazione. In maniera semplice mette in risalto gli aspetti umani più veri e reconditi che possono emergere in circostanze inaspettate.
|
|
[+] lascia un commento a epassp »
[ - ] lascia un commento a epassp »
|
|
d'accordo? |
|
samn97
|
sabato 10 gennaio 2015
|
capolavoro che scava la vita e i rapporti filiali
|
|
|
|
La cosa che più salta all'occhio di Nebraska di Alexander Payne è il bianco e nero: scelta indubbiamente interessante, e fin dal primo momento capiamo che stiamo guardando qualcosa di davvero serio. Con straordinarie regia e fotografia, questa peculiarità del film scava negli occhi di tutti i personaggi, senza il colore ad addolcire la malinconia e l'amaro che segnano ogni ruga del viso degli anziani, su cui spesso si sofferma l'occhio del regista. L'espressività è alle stelle, ed è solo ponendo questa base che possiamo ascoltare una storia così importante: i temi affrontati - attraverso una straordinaria sceneggiatura - sono infiniti, tanto da farmi affermare senza paura che sia un quadro meravigliosamente completo sull'esistenza umana e - perchè no - il suo senso.
[+]
La cosa che più salta all'occhio di Nebraska di Alexander Payne è il bianco e nero: scelta indubbiamente interessante, e fin dal primo momento capiamo che stiamo guardando qualcosa di davvero serio. Con straordinarie regia e fotografia, questa peculiarità del film scava negli occhi di tutti i personaggi, senza il colore ad addolcire la malinconia e l'amaro che segnano ogni ruga del viso degli anziani, su cui spesso si sofferma l'occhio del regista. L'espressività è alle stelle, ed è solo ponendo questa base che possiamo ascoltare una storia così importante: i temi affrontati - attraverso una straordinaria sceneggiatura - sono infiniti, tanto da farmi affermare senza paura che sia un quadro meravigliosamente completo sull'esistenza umana e - perchè no - il suo senso. Eccezionale l'accostamento registico/fotografico che passa dai primi piani ai desolati paesaggi on the road: tutto sembra essere semplice e scarno nel film, ma è solo così che possiamo elevarci ad un piano superiore, è infatti il viaggio a rappresentare simbolicamente la vastità dell'interiorità umana. Payne riesce ad indagare con forte impatto visivo tutti i tratti dei rapporti, curati nei minimi dettagli e rappresentati nudi, senza virtuosismi e abbellimenti. La storia è un continuo chiaroscuro, e il messaggio d'amore filiale che ci offre distrugge liricamente ogni clichè di banalità, proponendo anche un nuovo modello di bellezza. Un sorriso amaro accompagna continuamente lo spettatore nella visione.
Una nota speciale meritano le interpretazioni fuori dal comune degli attori, specialmente quelle di Bruce Dern e June Squibb. Lui è il pilastro del film, è infatti per il suo personaggio che partiamo per questo viaggio dal Montana al Nebraska, ed è con la sua mente non più lucida, ma incredibilimente ingenua (Ha l'Alzheimer suo padre? / No,crede a quello che gli dice la gente.) che possiamo comprende l'importanta del suo messaggio d'amore. A June Squibb va riconosciuta una grande responsabilità: pur essendo non protagonista ha avuto davanti a sè sequenze di grande complessità alle quali aggiungere un'amara e dissacrante tragicomicità. Tutti i tasselli vanno ad unirsi nella scena del cimitero (a mio giudizio la migliore del film assieme a quella finale nella redazione e subito dopo), la sola in cui la Squibb prende personalmente in mano il testimone.
Toccante, visivamente potente, lirico, poetico, meraviglioso: il film di Payne è un capolavoro, tra i migliori film del 2013.
E' un piacere che l'Academy Award abbia con grande professionalità e puntualità riconosciuto la sua grandezza con sei candidature all'Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore a Bruce Dern, miglior attrice non protagonista a June Squibb, miglior sceneggiatura e miglior fotografia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a samn97 »
[ - ] lascia un commento a samn97 »
|
|
d'accordo? |
|
pressa catozzo
|
martedì 3 giugno 2014
|
us today
|
|
|
|
US TODAY è la testata di un quotidiano statunitense. Questa volta lo utilizziamo per introdurre questa opera. Non siamo negli anni 50 ma nel 2014, un'america di contradizioni dove tra conflitti religiosi, stordirsi con l'alcool e un affannato bisogno di sopravivenza causa l'illusione di condividere o sognare una ricchezza cercata tutta la vita. Se si esce dalle grandi città quella è l'america che trovi. Il nostro protagonista prima di terminare la sua esistenza vuole lasciare dei beni materiali non avendo potuto dare quelli affettivi. Un B&N che non ha il fascino della pellicola ma sempre intrigante. Ottimo da consigliare.
|
|
[+] lascia un commento a pressa catozzo »
[ - ] lascia un commento a pressa catozzo »
|
|
d'accordo? |
|
|