Titolo originale | La Palmira: Ul film |
Anno | 2013 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia, Svizzera |
Regia di | Alberto Meroni |
Attori | Diego Bernasconi, Francesca Bernasconi, Rodolfo Bernasconi, Simona Bernasconi, Michael Betti Federico Caprara, Germano Porta, Flavio Sala, Valerio Sulmoni. |
Uscita | giovedì 8 maggio 2014 |
MYmonetro | 2,67 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 aprile 2014
Una divertente commedia in dialetto ticinese (lombardo).
CONSIGLIATO NÌ
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Nel piccolo borgo di Mendrisio (Canton Ticino), l'attempata e risoluta Palmira tiene le fila della vita di gran parte dei cittadini: del marito Enrico, benevolo quanto scansafatiche, come della cognata Miglieta, novantenne che vuole soltanto poter leggere le Sacre scritture durante le messe officiate da Don Mirko, ambiguo parroco assistito da Ersilia, perpetua dedita al pettegolezzo più sfrenato. L'arrivo in paese del Circus Beck, coordinato da un pomposo direttore e dalla sua avvenente assistente, e la scoperta di un inestimabile tesoro d'arte innescheranno una serie di tragicomiche conseguenze.
Girato in dialetto ticinese, con sottotitoli in italiano, La Palmira ul film è il punto di approdo della decennale esperienza teatrale della Compagnia Comica di Mendrisio, costituita all'inizio degli anni Settanta da Gianna e Rodolfo Bernasconi. Di contro a quanto si potrebbe pensare, non si tratta della ripresa di un vecchio spettacolo tirato a nuovo, ma di una storia inedita, scritta appositamente per il cinema in cui i numeri degli attori-tipi, molto armoniosi tra loro, si prestano a dar vita ad un lavoro dallo specifico linguaggio filmico. Grazie alla competente regia di Alberto Meroni, infatti, la sceneggiatura di Diego Bernasconi, pur settata su un intreccio semplice e prevedibile, assume credibilità, prende aria, scartando il dilettantismo. Piccolo e "famigliare", La Palmira ul film sceglie di mettere in scena un ambiente paesano, con le sue vecchine arzille e chiacchierone, la piazza e la chiesa, l'ingenuità che ha la meglio sull'arrivismo di chi viene da fuori una struttura chiusa quanto rassicurante. Pur all'interno del panorama delle opere a basso budget, il film risulta indirizzato ad un pubblico ancora più specifico, a quanti conoscono il lavoro della Compagnia Comica di Mendrisio oppure hanno dimestichezza con i codici del teatro en travesti di assimilabili gruppi teatrali: gli altri potrebbero non entrare in sintonia con la dimensione volutamente inverosimile, con la rigida struttura composta a "scenette", con gli assoli dei vari personaggi che rimandano a un passato correlato a stretto giro con la "terra d'origine".
Prima dei titoli di coda, a lato dei quali scorrono gli errori fatti sul set, una partecipazione straordinaria dei Legnanesi, altra celebre compagnia teatrale en travesti, chiude la storia. Poco esportabile, anche per la presenza (necessaria) dei sottotitoli, eppure generalmente compiuto.
È un film che va preso con semplicitâ e genuinità, perchè gli autori hanno preso i protagonisti di una compagnia comica dialettale amatoriale e ne hanno fatto un film che nella Svizzera italiana è stato il film più visto del 2013.